DAL 15 AL 19 LUGLIO, LA KERMESSE CHE PARLA DI SARDEGNA A STAGNO (LI) CON L’ASSOCIAZIONE “QUATTRO MORI” DI LIVORNO


riferisce Antonio Deias

Un angolo di Sardegna dal 15 al 19 luglio 2015 dopo il grande successo dello scorso anno, l’Associazione Culturale Sarda “Quattro Mori” di Livorno torna ad ospitare le antichissime tradizioni sarde con una kermesse di 5 giorni all’insegna della gastronomia, dello spettacolo e dello scambio culturale. Ormai il caldo la fa da padrone, tanto d’averci fatto dimenticare i lunghi mesi d’acqua che hanno caratterizzato quella che una volta si chiamava primavera.  Così, in ogni angolo della città e del Territorio livornese, nascono come funghi feste e sagre per la gioia di grandi e piccini. ‘’La Festa della Sardegna’’, questo il titolo scelto, è l’appuntamento estivo che l’Associazione Culturale Sarda ‘’ Quattro Mori ’’ ha organizzato a Stagno (LI), dal 15 al 19 luglio, tutte le sere con ingresso libero. Questa manifestazione, come ricorda il presidente Antonio Deias, ha avuto il supporto del Comune di Collesalvetti, di Livorno e della stessa Provincia.
Nel corso delle serate si potranno degustare piatti della cucina tipica sarda ed anche di quella toscana. Quella che avrà luogo a Stagno (LI) sarà una festa particolare caratterizzata dai colori, suoni, canti e pietanze sarde, nonché diversi stand espositivi che richiameranno l’artigianato i prodotti e le bellezze naturali dell’isola ‘’. L’Associazione, che quest’anno festeggia il suo ventunesimo anniversario, essendo stata costituita il 29 novembre del 1994, ha fra gli scopi principali quello di riunire i Sardi residenti fuori dall’ Isola e gli amici dei Sardi, rinsaldare i vincoli di solidarietà fra corregionali, tenere vivi i legami affettivi con la Sardegna, promuovere la conoscenza e la valorizzazione della lingua sarda, dei valori storici, ambientali e folcloristici della Sardegna. Ecco quindi che le serate di Stagno (LI) serviranno a consolidare queste finalità, sotto il simbolo dei Quattro Mori che unisce Livorno alla Sardegna.

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