LE PRECISAZIONI DEL PRESIDENTE DELL'I.S.R.E. IN RISPOSTA ALLE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE FIRINO

nella foto l'autore dell'articolo, Presidente ISRE


di Bruno Murgia

Sento il dovere di fare alcune precisazioni in merito alla dichiarazione dell’Assessore Firino sulla vicenda dei finanziamenti all’ISRE, apparse sugli organi di stampa. Intanto sono convinto che da parte dell’Assessorato e della Giunta attuale non ci sia stato alcun atteggiamento punitivo nei confronti dell’Istituto. D’altra parte la stessa Giunta ha espresso un giudizio largamente positivo sull’attività svolta dall’Ente nel 2013, come risulta dalla delibera della Giunta del 25 giugno 2014, n. 23/12, e sulla sua capacità di spesa.

Ma soprattutto ritengo necessario precisare quanto segue in ordine alla mancata attività programmatoria: sul contributo ordinario per il 2013 l’ISRE ha subito una decurtazione di un milione di euro, (circa il 30% in meno rispetto al 2012) che ha messo l’Istituto nelle condizioni non poter programmare alcuna attività. Il Consiglio Regionale con la legge 26 luglio 2013, n. 8, ha riattribuito all’ISRE la cifra decurtata di un milione di euro ripristinando in sostanza il contributo del 2012.Per l’adozione della variazione di bilancio conseguente al nuovo quadro finanziario l’Istituto ha atteso la ricostituzione del nuovo Collegio dei Revisori avvenuta con DPGR n. 123 del 19 settembre 2013. La delibera di variazione, la n. 8 del 27 settembre 2013, citata, è diventata esecutiva in data 4 novembre 2013.

Circa i trasferimenti delle risorse relative ai contributi, al 31 dicembre 2013, è stato disposto il pagamento di complessivi euro 1.792.506,64: poco più del 50% del contributo assegnato all’Ente. Del milione di euro ripristinato sono stati di nuovo decurtati 500.000,00 euro in conseguenza delle restrizioni del patto di stabilità. Questo lo scenario istituzionale, amministrativo e finanziario nel quale l’Ente si è trovato a operare nel 2013.

Riassumendo, per buona parte del 2013 l’ISRE è rimasto senza organi di governo: fino a maggio senza Consiglio d’amministrazione, che appena insediatosi ha immediatamente nominato il Comitato tecnico scientifico, cui spetta la programmazione delle attività dell’Ente; fino a settembre senza Revisori dei Conti, ciò che ha determinato l’impossibilità di approvare il conto consuntivo del 2012 nei tempi ordinari. Di fatto l’Ente ha potuto governare le risorse del bilancio 2013 quando l’anno era pressoché finito e dunque no ha avuto la possibilità di programmare le attività, e di impegnare correttamente le risorse. All’origine delle difficoltà attuali dell’Ente c’è dunque un grave ritardo nella ricostituzione degli organi di governo.

Ho sentito il dovere di rappresentare la reale situazione finanziaria dell’Istituto che presiedo: sostanzialmente chiediamo che l’Assessore e la Giunta, anche nel quadro delle attuali direttive del governo regionale in tema di politiche per la cultura, individuino le modalità di ripresa delle attività di un Ente virtuoso e riconosciuto internazionalmente per la qualità della sua attività museale e di ricerca demoetnoantropologica e visuale. In questa ottica restiamo a disposizione per tutti gli approfondimenti necessari.

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