SCELTI I FINALISTI DEL "FESTIVAL VISIONI SARDE": VERRANNO PROIETTATI AL CINEMA LUMIERE DI BOLOGNA IL 27 FEBBRAIO


di Bruno Culeddu

La Cineteca di Bologna ha annunciato gli otto finalisti della  sezione Visioni Sarde inserita nel 20° concorso nazionale per corto e mediometraggi Visioni Italiane.

La scelta è caduta su SOGNO DI MEZZA ESTATE di Nunzio Caponio, UN ATTO DI DOLORE di Joe Bastardi, JOVID di Silvia Piazza, 070 di Ugo D’Eramo e Alessandro Stabilini, LA VITA ADESSO di Salvatore Mereu, BELLA DI NOTTE di Paolo Zucca,  BUIO di Jacopo Cullin e Joe Bastardi, DAL PROFONDO di Valentina Pedicini

Tutte le opere selezionate saranno proiettate il 27 febbraio a Bologna sullo schermo del Cinema Lumière.

Dalle ore 18.30 è possibile vedere:
 – SOGNO DI MEZZA ESTATE) di Nunzio Caponio. In una magnifica spiaggia della Sardegna, una coppia cerca invano di rilassarsi.

 – UN ATTO DI DOLORE di Joe Bastardi. Giorgio, giovane sacerdote, indaga sulla vita di don Mattias, un prete conosciuto ai tempi del seminario e ora noto per storie di abusi.
– JOVID di Silvia Perra. Ragazzo afgano immigrato in Italia vivrà in maniera del tutto personale la notizia di un attentato rivendicato dai Talebani.
– 070 di Ugo D’Eramo, Alessandro Stabilini. 070 è il nome di una pizzeria/kebab di Cagliari nella quale Karim e Souad offrono lavoro a Federico, un ragazzo italiano.

Dalle ore 20.15 saranno proiettati:

– LA VITA ADESSO  di Salvatore Mereu. Luca ha dieci anni e vive solo con il padre malato.
Proiezioni 27 Febbraio ore 20.15
 – BELLA DI NOTTE di Paolo Zucca. D.H. Lawrence, viaggiatore e antropologo, indaga sulla figura mitologica dell’Accabadòra in un cupo paese della Sardegna dei primi del ‘900.
–  BUIO di Jacopo Cullin, Joe Bastardi. Vincenzo, giovane uomo disincantato nei confronti dell’amore, si confida con Mario che lo coinvolge in un viaggio fuori programma.
–  DAL PROFONDO di Valentina Pedicini. Il documentario ribalta le prospettive mostrando come a 500 metri sotto il livello del mare si nasconda la vita.

La giuria qualificata ad assegnare il premio alle due migliori opere è composta da:  Marcello Fois (presidente),  Alberto Masala, Bruno Mossa,  Tonino Mulas e Bruno Culeddu.

La giuria che invece  assegnerà il premio “Giovani FASI” è costituita da  Giancarlo Palermo (presidente), Chelu Deiana,  Mattia Lilliu e  Anna Manca.

La cerimonia di premiazione si terrà domenica 2 marzo.

L’organizzazione del Festival presenterà inoltre altre tre opere nate in Sardegna.

 

Sempre il 27 febbraio dalle 18.30 sarà presentato  IO SONO QUI di Mario Piredda, vincitore del Primo Premio Sezione “Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna”. Per noi è un gradito ritorno in quanto l’opera risultò vincitrice del concorso “Storie di emigrati sardi” indetto dalla FASI nel 2009.

IO SONO QUI.Giovane sardo in cerca di lavoro, decide di emigrare e di arruolarsi come soldato volontario in Kosovo.

Alle ore  ore 22.15 sarà proiettato per la Sezione  “Visioni Italiane” TRANSUMANZA di Salvatore Mereu.  Dopo una giornata passata a transumare al seguito dello zio, Elias ha un solo sollievo: guardare il cielo e sognare altri luoghi. La pellicola è la nuova versione del corto commissionato dalla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia assieme ad altri noti e notissimi autori di ogni parte del mondo, le settanta edizioni del Festival.

Quale evento speciale  la Cineteca presenterà, mercoledì 26 alle ore 20.00  TUTTE LE STORIE DI PIERA di Peter Marcias. L’opera è già stata presentata con successo e interesse  al Torino Film Festival.

Visioni Sarde è un’iniziativa nata dalla FASI con il sostegno di alcuni Circoli:  ACRASE di Roma, ACSIT di Firenze, Bruno Cucca di Portoferraio,  Eleonora d’Arborea di Pesaro,  Grazia Deledda di La Spezia,  Grazia Deledda di  Pisa, Il Gremio di Roma, Peppino Mereu di Siena, Quattro Mori di Livorno, Quattro Mori di Ostia, Sardegna di Bologna e Sardegna di Como. L’intento è quello di promuovere la scoperta di nuovi talenti  sardi, di sostenerne la valorizzazione nonché di offrire loro la possibilità di farsi conoscere da un pubblico sempre più vasto

Per tale motivo la scelta è caduta su un festival storico considerato la migliore ribalta per i registi del futuro.

Visioni Italiane nasce nel 1994 per dare spazio a tutti quei lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati dai giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione. Gli anni Novanta hanno visto il proliferare in Italia di tanti piccoli festival che, dopo poche edizioni, hanno chiuso i battenti: ciò non è accaduto a Visioni Italiane perché la Cineteca di Bologna ha creduto fosse importante dare spazio in modo continuativo alle opere dei giovani autori, seguendo il loro cammino professionale e offrendo un luogo di confronto con altri autori e con il pubblico.

Il Festival si terrà dal 26 febbraio al 2 marzo a Bologna, Cinema Lumière, Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b.

Da non perdere. 

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