NON LAMENTATEVI E NON SCORAGGIATEVI: L'ULTIMO APPELLO DI PAPA FRANCESCO E' PER I GIOVANI


Un vero e proprio bagno di folla: nel Largo Carlo Felice e in via Roma, ultima tappa della visita di Papa Francesco a Cagliari, non si sono radunati solo i giovani, chiamati appositamente per questo appuntamento finale, ma tutti i fedeli e i pellegrini della Sardegna. Un coro di ragazzi ha accompagnato i lenti spostamenti della papamobile, mentre mani e bandierine si alzavano al cielo per salutare il pontefice che ha più volte accarezzato i bimbi e sfiorato le mani dei fedeli. “Dopo tanti anni da quando ho sentito la vocazione accanto al Signore non mi sono pentito, perché mi sento forte, ma voi pensate che io sia Tarzan? No, mi sento forte perché nei momenti più bui, nel peccato, nella fragilità, ho guardato Gesù e lui non mi ha lasciato da solo, fidatevi di lui che non vi delude mai”. Papa Francesco lo ha raccontato ai giovani sardi durante il suo incontro con loro a Cagliari. “Niente lamentele, niente scoraggiamento, niente buttarsi giù, niente andare a comprare consolazioni di morte, niente di tutto questo, andate avanti con Gesù, lui non fallisce mai, lui non delude, lui è leale, pregate per me e la Madonna vi accompagni”. Con queste parole il Papa ha concluso il suo incontro con i ragazzi sardi a Cagliari dopo aver risposto ad alcune domande. In un passaggio precedente il Papa aveva chiesto ai ragazzi “voi seguite la dea Lamentela? Vi lamentate continuamente come in una veglia funebre? Un giovane non può fare questo, la dea Lamentela è un inganno che fa prendere la strada sbagliata”. Il Papa ha poi ricordato che spesso “quando si perde la speranza” si va a trovare un po’ di tranquillità e di pace” nel luogo sbagliato. Capita in questi casi di incontrare “mercanti di morte – ha detto – quelli che vendono morte e vi offrono una strada per quando voi siete tristi, senza speranza, senza fiducia. Per favore – ha aggiunto rivolgendosi direttamente ad ogni ragazzo – non vendere la tua gioventù a questi che vendono morte, voi capite di cosa sto parlando, tutti voi mi capite, per favore, non fatelo”.

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Un commento

  1. Il lamento ci può anche stare (quando uno è allo stremo!), l’importante è non scoraggiarsi!

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