DOPO QUASI 40 ANNI, TORNA LA PROCESSIONE DI SANT’EFISIO DA ORISTANO A THARROS

COCCHIO S. EFISIO A THARROS NEL PRIMO NOVECENTO


di Gian Piero Pinna

Dopo quasi quarant’anni di sospensione, si ripeterà, la  tradizionale processione della statua di Sant’Efisio, da Oristano a Tharros, che pare avesse avuto inizio nel 1913, ad opera di un devoto di cui ancora si conserva il nome, “signor Andrea”, così era conosciuto da tutti e sospesa nel 1974.  “Si è voluta rispolverare l’antica tradizione – ha detto il parroco don Gian Franco Murru – perché rifacendoci ad antichi documenti custoditi nel Vaticano, si sa che il legionario Efisio, approdò effettivamente a Tharros, intorno al 303 d.C., inviato in Sardegna dall’imperatore Diocleziano per perseguitare i cristiani. Del fatto, si trova riscontro anche in una passio di Sant’Efisio, ritrovata nell’archivio arcivescovile di Cagliari, risalente al 1500, in cui vengono riportati particolari storici e geografici più precisi, circa il rapporto tra il Martire e l’oristanese. Pare che la flotta romana, spinta dalla tempesta, sia sbarcata a Tharros, e qui Efisio, che si era già convertito al cristianesimo, decise di combattere contro i barbari pagani. La stessa chiesa di Sant’Efisio di Oristano, pare che sia stata edificata dagli abitanti di “Su Brugu”, con materiale recuperato a Tharros, da dove “portaiant sa perda a carros”. Enrico Fiori, anima delle tradizioni popolari del quartiere, ha auspicato la ricostruzione dell’antico cocchio, rifacendosi a vecchie foto che sono state ritrovate, per trasportare il santo con l’ausilio dello stesso cocchio trainato dai buoi. La processione avrà luogo il 20 settembre, alle 16,30, con partenza su un camioncino dalla Chiesa parrocchiale. Sono previste soste nella basilica della Madonna del Rimedio e nella Pieve di Santa Maria a Cabras, prima di raggiungere la Chiesa di San Giovanni di Sinis. Alle 18,00 triduo in preparazione della festa e Santa Messa, animata dal coro “Sa Pintadera”, diretto dal maestro Costantino Mirai.

Domenica 22 settembre, festa di Sant’Efisio, nella chiesa parrocchiale: alle 08,00 Santa Messa, replica alle 10,30, animata dal coro parrocchiale e inaugurazione dell’anno catechistico, mentre nella Chiesa di San Giovanni di Sinis, nella stessa giornata, alle 16,30 celebrazione dei  vespri e partenza per il trasporto del simulacro a Oristano.  Alle 17,30, è previsto l’arrivo dei fedeli presso la lottizzazione Cualbu, da cui il corteo processionale, percorrendo  via Tirso, piazza Roma, via Mazzini, piazza Mariano, via Vittorio Veneto, raggiungerà il sagrato della Chiesa di Sant’Efisio, dove verrà celebrata la Santa Messa, animata dal coro parrocchiale.

Il programma civile, prevede per giovedì 19 settembre, a conclusione della cerimonia religiosa, ballo sardo in piazza, con l’organetto di Vanni Masala, nel piazzale antistante la chiesa di San Giovanni di Sinis. Sabato 21 settembre, per i festeggiamenti che si svolgeranno nel rione di “Su Brugu”, dove è ubicata la parrocchiale di Sant’Efisio, alle 21,30 concerto del gruppo “Cantautori italiani “bayMalinda Mai”, in progetto Oblivion. Degustazione piatti tradizionali. Domenica 22 settembre, alle 21,30 esibizione del gruppo folk “Città di Oristano” con “is Currilleris de su brugu”, “gli Scalzi di Cabras” e il gruppo “Tradizioni Popolari Macomer”. Ballo sardo in piazza: all’organetto Vanni Masala, e degustazione di piatti tradizionali.

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