CON IL DESIDERIO DI CONFRONTARSI CON IL MONDO, L'ESPERIENZA A MADRID DI FRANCESCA DEFRAIA E MORENO LOI

Moreno e Francesca a Madrid


di Luciano Cadeddu

Si sono conosciuti nella spiaggia del Poetto di Cagliari, sette anni fa, in occasione di una festa in riva al mare, tra una bibita e un panino, Francesca Defraia e Moreno Loi. Questi i nostri amici sardi, uniti dal desiderio di continuare a vivere l’esperienza della loro vita, fuori dall’isola.  Lei, 33 anni, di Quartu S.Elena, con alle spalle esperienze di lavoro nel campo delle telecomunicazioni, in procinto di partire per la Gran Bretagna, per lavorare e per approfondire il suo inglese.  Lui, 32 anni, di Elmas, già vivendo in Spagna da 3 (giovanissimo, iniziò a lavorare scoprendo la passione per la cucina, il Trentino è stata la sua messa a “fuoco”, nel vero senso della parola, fra i fornelli…). Nei giorni che seguirono all’incontro nella spiaggia, capirono che, forse, una nuova e differente tappa della loro vita, e i loro progetti, avrebbero avuto un cambio di rotta…  Infatti, passata la vacanza, Francesca parte per Londra e Moreno ritorna a Madrid, però con il forte desiderio di continuare l’amicizia …. Cosi, distanti fisicamente l’uno dall’altra, il telefono e internet per mesi furono il mezzo attraverso il quale il loro legame si fece poco a poco più stretto.   Ogni giorno che passava, nuove prospettive si aprivano per i due amici, disegnando scenari inaspettati, al punto che, Francesca, un bel giorno, rifece le valigie  comprando un biglietto di sola andata per Madrid, abbandonando un bel lavoro che nel frattempo aveva trovato nella capitale inglese. La scelta di vivere a Madrid, conferma Francesca, non la rimpiange, anzi, intraprendente come lei é, immediatamente trovó lavoro come arredatrice di interni/esterni, in uno dei migliori negozi della capitale spagnola, dandole nuove soddisfazioni, confermate dagli apprezzamenti che continuamente riceveva. E Moreno, nel frattempo, insieme a Marco Borzi, marchigiano trentacinquenne, trapiantato nella capitale spagnola da pochi anni (i due si erano conosciuti quando lavoravano nel locale madrilegno “La vita é bella”), decisero che era ora di mettere in piedi un progetto che avevano maturato, quello di montare una pizzeria (grazie ai risparmi e a prestiti personali, dicono, nemmeno un euro fu richiesto alle banche).   Del resto, l’unione fa la forza, e la decisione di mettere in piedi un’attività, di qualità, nella Madrid che ancora viveva il boom economico degli anni felici, funzionò immediatamente. Un anno e mezzo di ricerche (ammettono che, per localizzare il posto giusto, bisogna avere anche una buona dose di fortuna), e finalmente, nella centralissima piazza di Lavapiés, nel cuore della Madrid popolare (di un tempo), in uno dei quartieri che hanno già un futuro assicurato, aprirono la pizzeria “Fratelli d’Italia”.  E, dopo tre anni di attività, é diventata un punto di richiamo culinario del quartiere, e vanta oggi un’invidiabile clientela (il 60% sono italiani…).   E, come molto spesso succede, a Francesca e Moreno, un regalo della vita diede loro la gioia di crearsi una famiglia con l’arrivo di Fabio (oggi ha 4 anni), splendido e vivace bambino, che dialoga passando agevolmente dallo spagnolo all’italiano (i genitori promettono di insegnargli il sardo). Mentre Marco (all’età di 20 anni  visse e lavorò tra l’Irlanda e la Scozia, dice che, lì, i suoi migliori amici erano spagnoli…), è padre di due altrettanto splendidi bimbi.  Ma il successo da solo non si ottiene, tanto il lavoro dietro le spalle (nella pizzeria lavorano in sette, Francesca, Marco e Moreno, oltre ad altri 2 italiani e 2 filippini, questi ultimi, bravissimi nel preparare le paste al forno e i dolci…), ed oggi, con orgoglio, possono affermare di riuscire a dormire sonni tranquilli.   Mentre chiudo il taccuino che mi ha permesso di prendere le note per scrivere poi l’articolo, chiedo a Francesca e a Moreno se pensano di ritornare, un giorno, a vivere e a lavorare in Sardegna. Lei, mi risponde, forse…, lui, decisamente, mi dice, solamente vivendo fuori dell’Isola riesco ad amarla, se ritornassi, non sarebbe più la stessa cosa…

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