SEMINARIO SUI NUOVI MEDIA E LA CULTURA SARDA: IL PROGETTO ELABORATO DAI GIOVANI DEL CIRCOLO "QUATTRO MORI" AD OSTIA (ROMA) DAL 22 AL 24 FEBBRAIO


riferisce Enzo Pisano

La comunicazione contemporanea è scandita da un flusso ininterrotto digitale che sta cambiando l’approccio e la fruizione delle informazioni attraverso i new media e la interattività. Le culture si incontrano in rete e nei medie sfidando il rischio della globalizzazione e dell’appiattimento mediatico nelle versioni semplicistiche di Google e Wikipedia dove il riduzionismo nozionistico mostra un sapere spesso effimero e superficiale. Il rischio sempre in agguato è quello della perdita delle identità e della omologazione nel vortice della globalizzazione. La cultura sarda forte di una propria specificità deve accogliere la sfida di una nuova ridefinizione delle proprie modalità comunicative ed espressive, accettando le sollecitazioni proposte dalle nuove tecnologie. Se da un lato l’interconnessione globale ci aiuta ad uscire dall’isolamento per affacciarci sul mondo, se non si attua una nuova alfabetizzazione mediatica che consenta di parlare della propria terra e della propria cultura utilizzando adeguatamente i nuovi codici della comunicazione contemporanea innestati nella koinè sarda, rischiamo di perdere o svilire la nostra specificità culturale e linguistica.

Francesco Casu L’esperienza nell’ambito della comunicazione multimediale ha permesso a Francesco Casu di riscoprire e raccontare le proprie radici culturali attraverso i più svariati format e supporti tecnologici messi al servizio della identità sarda. Sono nate così le mostre ed i musei multimediali sulla letteratura, sulla musica e sulla lingua con allestimenti interattivi dove il visitatore può vivere un’esperienza multiforme, ricca di stimoli sensoriali e di sinestesie che rendono la fruizione particolarmente coinvolgente. La rete gli ha offerto la possibilità di creare il portale Tiscali Arte, che ha diretto per più di cinque anni, con punte di oltre 60.000 contatti e visite al giorno, suscitando un dibattito culturale che non è stato limitato alla sola Sardegna, poiché è stato all’epoca il sito d’arte più cliccato in Italia ed ha ottenuto il premio www Il sole 24 ore. Le sue successive esperienze professionali lo hanno visto impegnato a creare una serie di siti e musei interattivi, dedicati al patrimonio poetico, letterario, musicale, ambientale ed enogastronomico della Sardegna. Fra le molte esperienze di giovani operatori culturali attivi in Sardegna, il suo profilo è sembrato uno dei più idonei per contribuire a creare un rinnovamento generazionale all’interno del circolo, allo scopo di avvicinare i giovani sardi o discendenti di sardi che vivono in Continente a quelli che vivono nell’isola.

Il seminario Partendo dalla considerazione che la rete è uno strumento molto importante per vincere l’isolamento, e tenendo conto del rischio della perdita della memoria di matrice orale di cui la Sardegna è particolarmente ricca, si vuole mostrare in che modo le nuove tecnologie possono divulgare, valorizzare e mantenere vivo quel complesso di tradizioni fatto di numerosi codici espressivi. Se il rischio della perdita della memoria è già presente fra le nuove generazioni di residenti nell’isola, esso è ancora più forte per chi vive al di fuori della Sardegna. L’idea del seminario nasce dal desiderio di avvicinare, o riavvicinare, i giovani sardi o discendenti di sardi, al proprio humus identitario attraverso i linguaggi delle nuove tecnologie e dei media, che se declinati in maniera attrattiva e rigorosa al contempo, possono riaccendere l’amore e il contatto con le proprie origini.

La struttura modulare del seminario La prima parte di carattere introduttivo serve a presentare una breve panoramica di alfabetizzazione multimediale ed interattiva che inconsciamente tutti possediamo ma che spesso non siamo in grado di sistematizzare consapevolmente. Tale introduzione serve anche a mettere in luce la rivoluzione digitale che sta cambiando l’assetto comunicativo, affrontando il passaggio dal linguaggio lineare del libro e del film alla logica interpolativa dell’ ipertesto e dell’ipermedia. Subito dopo si parlerà, attraverso l’esemplificazione di elementi presi da differenti progetti già sviluppati e collaudati, di come si scrive per immagini e testi attraverso la sceneggiatura e cosa significa scrivere uno storyboard interattivo dove l’utente compie delle selezioni conoscitive attraverso le interfacce grafiche (dvd, dvd-rom, portali web, motori di ricerca etc..) A particolare rilievo verrà dato alla esperienza delle realizzazione degli expò multimediali ed interattivi attraverso i quali la Sardegna si racconta attraverso modalità percettive che coinvolgono tutti i sensi del visitatore/fruitore (come ad esempio i diffusori olfattivi che restituiscono i profumi e gli aromi così unici della terra sarda utilizzati nel progetto allestito presso la BIT di Milano). Al termine di questa parte propedeutica si mostrerà come la cultura sarda può essere raccontata attraverso modalità interattive e di come poter parlare i linguaggi della contemporaneità, senza perdere la propria identità, ma al contrario amplificandola. A tale proposito si mostreranno le esperienze già ampiamente sperimentate attraverso i seguenti progetti:

– Abitare il libro (mostra multimediale sulla letteratura sarda) Video estratti ed infopoint multimediali su Sergio Atzeni, Antonio Gramsci,Salvatore Satta, Montanaru, Grazia Deledda …

– Abitare la musica (mostra multimediale sulla musica sarda) e L’enciclopedia Multimediale della Musica Sarda : Launeddas, Organetto, Canto a Chitarra, Poesia improvvisativa, canti religiosi …

– L’Enciclopedia multimediale della musica tradizionale sarda

– Il museo del vino della Sardegna: raccontare i sapori attraverso i new media

– Le fiabe di Maria Lai: raccontare attraverso animazioni 2d e 3d metafore artistiche sulla identità e sul

senso più profondo della tradizione aperta al futuro

– L’opera di Salvatore Cambosu diventa ad Orotelli un progetto innovativo di Casa Museo interattivo e

di Parco letterario con suoni e proiezioni notturne

– Expò di Shangai (proiezione degli spot realizzati per la Regione Autonoma della Sardegna)

– La BIT di Milano (allestimento del 2011 curato come design e digital media)

– “Viaggio in Barbagia” Docu-fiction trasmessa sul canal SKY Marco Polo

– Comunicare la storia: Progetto Torri costiere multimediali e Il museo multimediale del medioevo in Sardegna a Las Plassas

La parte conclusiva del seminario sarà dedicata al discorso sul ruolo dei social network per la divulgazione di un volto nuovo, o poco conosciuto della Sardegna. Nel corso del seminario si lavorerà anche alla costruzione di una finestra social sulla Sardegna da mettere in rete e da utilizzare come piattaforma per uno scambio di idee e per sviluppare progetti inerenti ai temi affrontati nel corso del seminario. Per poter consentire la partecipazione di giovani provenienti anche da altre località, si è pensato di svolgere il seminario dal venerdì pomeriggio alla domenica mattina in quattro sessioni dal 22 al 24 febbraio 2013: venerdì pomeriggio ore 16.00-20.00 sabato mattina ore 10.00-13.00 / sabato pomeriggio ore 16.00-20.00 domenica mattina ore 10.00-13.00 Progetto elaborato dal gruppo giovani del Circolo Quattro Mori con la collaborazione di Paolo Scarnecchia.

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