PIENONE A ZURIGO PER IL "CONCERTO PER L'EPIFANIA": IL CLASSICO APPUNTAMENTO D'INIZIO ANNO DEL CIRCOLO "EFISIO RACIS"


di Francesco Salis

 

Un prezioso ed unico contributo operato dall’ Associazione culturale sarda di Zurigo, per far conoscere tra la collettività italiana momenti della nostra storia culturale e musicale.

Anche quest’anno, il salone della Missione Cattolica italiana di Zurigo, ha ospitato il tradizionale “Concerto di Natale”, ribattezzato “Concerto per l’Epifania”, essendo stato spostato al 6 gennaio 2013. L’organizzazione perfetta e tempestiva attuata dal Circolo sardo “Efisio Racis” di Zurigo ha reso possibile lo svolgimento di questa manifestazione molto attesa, alla quale è accorso un pubblico numerosissimo che ha gremito la sala fino all’ultimo posto; spettatori provenienti sia dalla comunità sarda, sia da quella italiana e anche svizzera. Lo spettacolo, offerto dal Circolo sardo di Zurigo in collaborazione con la Federazione dei Circoli sardi in Svizzera, è stato aperto con un breve saluto da parte del Presidente onorario Domenico Scala. Dopodiché un trio formato da Stefano Lai (flauto dolce), Ignazio Atzori (violino) e Antonia Hösli-Caflisch (violoncello) ha eseguito musiche del barocco italiano e spagnolo: Andrea Falconieri – Ciaccona; Antonio Vivaldi – Concerto in sol minore, Alessandro Scarlatti – Sonata, Tomaso Albinoni – Concerto in la minore, Cristóbal Galán – tre brani. Interessante e particolare era la musica di Cristóbal Galán, maestro spagnolo che lavorò tra il 1653 e il 1656 a Cagliari come cantore, organista e maestro di cappella. Nell’occasione Stefano Lai ha illustrato al pubblico la vita musicale e culturale della città di Cagliari (e di altre città sarde come Sassari, Alghero e Iglesias) nel ‘600, spiegando così in quale contesto il maestro Galán lavorò nel suo breve soggiorno cagliaritano. Galán, molto apprezzato a Cagliari, fece, dopo il suo rientro in Spagna, una carriera strepitosa fino a diventare maestro della cappella reale a Madrid. Il pubblico, interessato e attento, ha avuto così la possibilità di conoscere un’altra pagina quasi sconosciuta della storia culturale e musicale della Sardegna. La bravura dei concertisti (due sardi e una con radici italiane), che collaborano con istituzioni culturali di rilevanza nazionale ed internazionale è stata segnata dai continui e scroscianti applausi del pubblico entusiasta che, alla fine ha più volte chiamato i tre interpreti alla ribalta con intensi applausi. I musicisti hanno ringraziato suonando il famosissimo brano “Non potho reposare” come bis. Dopo il concerto è stato offerto un rinfresco, dove il pubblico, il Direttivo del Circolo “Efisio Racis” e i musicisti hanno potuto degustare prodotti caratteristici della ricca e prelibata tradizione dolciaria e agroalimentare sarda e brindare con Vermentino o Prosecco all’anno nuovo.

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2 commenti

  1. Sono interessato a ritrovare il mio ex allievo Ignazio Atzori grande violinista. potete aiutarmi? Marco Ravasio Prof.di musica da camera al conservatorio di Milano

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