IL DOTTOR PAOLO FRESU, TROMBETTISTA E PSICOLOGO: LAUREA HONORIS CAUSA ALLA BICOCCA DI MILANO. UN RICONOSCIMENTO PER IL MUSICISTA COME PROMOTORE CULTURALE

 

Paolo Fresu


 
di Pasquale Porcu *

Il prossimo 27 marzo, l’Università di Milano-Bicocca conferirà a Paolo Fresu la laurea magistrale honoris causa in “Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei comportamenti economici”. Un riconoscimento attribuito al jazzista sardo, su proposta del dipartimento di Psicologia dell’Ateneo, «per i risultati raggiunti nella sua pluriennale carriera di musicista, per l’attività di diffusione della cultura legata alla musica jazz e per la promozione culturale di Berchidda (il paese natale di Fresu, ]n.d.r.) e del nord della Sardegna tramite l’attività dell’associazione culturale Time in Jazz», organizzatrice dell’omonimo festival internazionale (venticinque edizioni all’attivo) di cui Paolo Fresu è ideatore, fondatore e direttore artistico. Il musicista si sente « felice e onorato dell’importante riconoscimento dell’Università della Bicocca di Milano» e commenta la notizia dal luogo in cui si trova in questi giorni in vacanza per trascorrere un po’ di relax insieme alla sua famiglia. Paolo Fresu, infatti, è in procinto di volare a New York dove terrà alcuni concerti nel tempio del jazz, Blue Note, insieme a Omar Sosa e prima di affrontare una tournèe negli Stati Uniti. «Devo essere sincero– dice Paolo Fresu– non mi aspettavo un tale riconoscimento accademico. Anche perchè, mi hanno spiegato, la procedura per attribuire una laurea honoris causa è molto complessa: l’approvazione del senato accademico, l’autorizzazione da parte del Ministero… Insomma, ho avuto, finora, molti premi e perfino delle cittadinanze onorarie. Ma una laurea è diversa. Oltrettutto, come si legge nella motivazione, è un riconoscimento non solo alla mia attività di musicista ma soprattutto per quella di stimolatore e organizzatore culturale in seno alle differenti attività di Time in Jazz e anche dei Seminari di Nuoro». «Il fatto che ci sia una università importante che si sia occupata di Time in Jazz e di noi di Berchidda – dice il trombettista– dimostra come la cultura sia ancora un bene prezioso per il nostro Paese. Anche perchè smentisce e ribalta quel che sosteneva a suo tempo il ministro Tremonti secondo il quale “con la cultura non si mangia”. L’esperienza di Berchidda evidenzia come Time in Jazz sia una risorsa culturale ma anche economica e soprattutto sociale. In particolarità per la comunità berchiddese che ha saputo costruire un festival che ha 25 anni di storia e che rappresenta, ormai, un monumento. E i monumenti sono importanti perchè hanno incisa, spesso, una data da ricordare e perchè in essi si riconoscono le comunità. E nessuno li butta giù a meno che non succedano fatti storicamente molto traumatici (pensiamo alla caduta di Saddam Hussein). Monumenti, cioè, come beni capaci di unire, stimolare e suggerire importanti riflessioni per la nostra società e soprattutto per il mondo giovanile». «La laurea honoris causa dell’università di Milano– continua Fresu– è un riconoscimento anche a tutti coloro che mi hanno aiutato e sostenuto in questi lunghi venticinque anni. Grazie a Time in Jazz, alle alte professionalità che al suo interno si sono formate e a quel volontariato che lo sostiene dimostrando quanto l’impossibile possa divenire possibile». «Spero– prosegue il musicista– che questo riconoscimento possa incoraggiare l’attività di quanti, in tanti paesi della Sardegna, pensano che la cultura sia un bene che merita di essere diffuso. Un premio a quanti non si vogliono rassegnare al declino non solo economico e a chi pensa che i valori non sono solo quelli che dalle metropoli arrivano nelle periferie, ma anche il contrario».

Ma come nasce questa laurea? Da qualche anno, risponde Fresu, «a Berchidda, per seguire il festival, vengono, tra gli altri, degli studiosi dell’università di Milano che, in maniera assolutamente discreta, hanno scrutato, analizzato, studiato Time in Jazz e tutto quello che questa manifestazione rappresenta nel territorio. E quindi l’aspetto ambientalista, il rapporto dei musicisti con la comunità berchiddese, la valorizzazione delle chiese campestri e così via. La proposta di conferirmi la laurea honoris causa viene da quel dipartimento dell’università di Milano Bicocca». «Il senso del conferimento della Laurea Honoris Causa a Fresu” – dice Eraldo Paulesu, ordinario di Psicologia Fisiologica e Psicobiologia nel dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, che di Fresu farà la laudatio – è quello di premiare sì l’artista, ma soprattutto l’operatore culturale, e con lui il modello di promozione del benessere attraverso la cultura. L’esperienza di Fresu e dell’Associazione Time in Jazz rappresentano un utile caso di studio per operatori culturali, docenti e studenti di diversa estrazione (psicologia, sociologia, economia, musicologia) e curiosità culturale». Oltre agli interventi istituzionali, il programma della cerimonia del 27 marzo in Aula Magna prevede anche l’esecuzione di A solo, Concerto per tromba, flicorno, e multieffetti, che Paolo Fresu proporrà al termine della sua lectio magistralis. Nata nel 1998, l’Università di Milano-Bicocca (32 mila iscritti) è un ateneo multidisciplinare con un’offerta didattica articolata in 66 corsi di studio, tra corsi triennali e magistrali, distribuiti in sette diverse aree disciplinari: economico-statistica, giuridica, medica, psicologica, sociologica, scientifica e della formazione.

* Nuova Sardegna

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Un commento

  1. Roberta Murroni

    e io che per avere una laurea mi pago le tasse. avrei preferito gliela avessero data in etnomusicologia..

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