COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PER LA CONTINUITA' TERRITORIALE DELLA SARDEGNA: CHIEDIAMO UN INCONTRO URGENTE AL MINISTERO DEI TRASPORTI


del Comitato per la Continuità Territoriale della Sardegna

Mentre tutte le associazioni di categoria confermano in questi giorni quanto il nostro Comitato denuncia ormai da mesi, cioè il drammatico calo di presenze turistiche nella nostra regione fino a punte negative del 60% nelle ultime due stagioni, siamo costretti a prendere atto che, mentre il tempo passa, nulla si è fatto e nulla si sta facendo per evitare che, per la stagione 2013, si possa sperare che la situazione rientri alla normalità.

Da operatori sappiamo che il caro traghetti è stato alla base del crollo del settore turistico della nostra terra, da operatori assistiamo ad un immobilismo intollerabile e alla mancanza di prospettive perché la situazioni ritorni alla normalità con tariffe ancora oggi esorbitanti e senza prospettive immediate perchè ritornino su livelli nuovamente accessibili a tutti. Nessuna novità si intravede sul fronte Flotta Sarda dopo l’approvazione in Consiglio Regionale della legge che ne ha previsto la costituzione, mentre anche l’assessore al Turismo Crisponi, proprio questi giorni, ha inteso lanciare il grido d’allarme che proviene dal settore, perchè tutti gli indicatori prevedono per il 2013 una stagione ancor più drammatica e disastrosa di quelle appena trascorse.

Noi continuiamo a temere che non si stia percependo nella reale misura la gravità di ciò che sta avvenendo nella nostra terra, con il tracollo nel breve volgere di poche stagioni del settore economico trainante che, senza un immediato intervento, si tradurrà con la perdita di migliaia di posti di lavoro e la chiusura di centinaia di aziende e strutture ricettive.

Di fronte alla gravità del momento riteniamo INTOLLERABILE, INACCETTABILE  E GRAVISSIMO che non si sia mai aperto un tavolo tecnico di confronto fra il Ministero dei Trasporti, la Regione Sardegna e gli armatori. Un tavolo tecnico che porti tutte le parti in causa a confrontarsi,  ad analizzare le criticità che hanno portato a questa situazione intollerabile di isolamento della nostra terra e all’aumento indiscriminato delle tariffe. Avvertiamo con preoccupazione una rigidità di posizioni preconcette che continuano a non portare al dialogo fra le parti in questo momento vitale per le sorti della nostra terra.

Preso atto di queste rigidità che decisamente non capiamo e non riteniamo funzionali al bene della Sardegna e dei sardi, abbiamo inteso scrivere direttamente al Ministero dei Trasporti CHIEDENDO CON FORZA DI ESSERE CONVOCATI, nella persona del Ministro o del sottosegretario competente, per manifestare l’esigenza di un’azione decisa del Governo per rimuovere gli ostacoli della nostra insularità, perché si capisca in quali condizioni di drammaticità  estrema stanno operando migliaia di aziende sarde, perché si prenda atto che il nostro diritto alla mobilità e al collegamento col resto del mondo, pur costituzionalmente riconosciuto, è oggi totalmente e intollerabilmente disatteso!

Vogliamo sperare che la forza delle ragioni e della gravità di quanto sta accadendo nella nostra terra non imponga, ancora una volta, che il popolo sardo debba scendere in piazza per rivendicare diritti sacrosanti e costituzionali oggi intollerabilmente disattesi.   

 

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