DAL 2 OTTOBRE, "SA PRAZZA", UNO SPETTACOLO PER RACCONTARE LA VALENZA SIMBOLICA DELLA PIAZZA IN SARDEGNA


dall’Associazione Arte per il Circuito Regionale Teatro Etnico

Sa prazza”, uno spettacolo per raccontare la valenza simbolica della piazza in Sardegna 

(dal 2 ottobre, nel CIRCUITO REGIONALE TEATRO ETNICO )

 L’Associazione ARTE presenta lo spettacolo intitolato SA PRAZZA in programmazione in Sardegna dal 2 OTTOBRE nel CIRCUITO REGIONALE TEATRO ETNICO.

La trama di Sa prazza (La piazza) della compagnia Gramsc Teatro, si svolge al centro di una “vera” piazza nella quale due attori sembrano dirigersi verso una donna, immobile, con l’aria di andare tutta da sola per conto suo. Nella piazza passano tutti e gli argomenti che emergono dalle conversazioni diventano storie condivise da tutti. In particolare… nell’intreccio, c’è un personaggio che sosta ogni giorno su una panchina, ed osservando lo spettacolo della vita descrive la funzione storica e sociale del luogo: dal Foro romano alla piazza nel Medioevo.

Sa prazza è uno spettacolo iper-realistico, perché lo spazio rappresentato coincide con il luogo teatrale e  dove gli attori rappresentano se stessi, compiono azioni teatrali che coincidono con il luogo reale in cui essi potrebbero agire quotidianamente. Così, come nel teatro degli antichi, l’azione si sposta anche nel luogo della fruizione e consente la partecipazione dello spettatore (e in questo senso la sua importanza) all’interno della relazione teatrale. 

Sa prazza è un progetto drammaturgico d’avanguardia che analizza il significato che ha avuto nel tempo “la piazza” di un paese, di una città della Sardegna, per i suoi abitanti. Lo spettacolo è inserito nel CIRCUITO REGIONALE TEATRO ETNICO organizzato dall’associazione ARTE con la collaborazione delle associazioni locali, e rappresenta un viaggio attraverso il teatro dentro la Sardegna, con la proposta di un teatro storico, di documenti drammaturgici, un teatro che sviscera gli aspetti sociali più importanti, la cui forza consiste nel rivolgersi direttamente a tutti i sardi, per raccontare e per dibattere sulla realtà dell’isola.

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