IL COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PER LA CONTINUITA' TERRITORIALE DELLA SARDEGNA (PRESENTE ANCHE IN FACEBOOK CON 6.600 ISCRITTI)


di Fabrizio Steri

Avremmo voluto con sincerità festeggiare anche noi l’arrivo delle due nuove navi su Cagliari della Tirrenia targata CIN, se non fosse che, pur in presenza di un miglioramento qualitativo delle navi, continuiamo a non avere alcuna garanzia sul miglioramento della situazione sul fronte tariffe.

Ai sardi non possono certo bastare i giochi di prestigio e le furbesche operazioni di marketing evocando eroi del passato o la Madonna protettrice dei naviganti, per poter ritenere superata la fase critica dei trasporti con l’impennata dei prezzi partita a Gennaio del 2011, con un cartello fin troppo evidente fra le compagnie, che ha portato al dimezzamento delle presenze turistiche in Sardegna in appena due stagioni e a danni incalcolabili all’intera economia isolana.

Basta affacciarsi sul sito della Nuova Tirrenia, targata CIN, per verificare subito che, al di là degli entusiasmi e delle belle parole spese da Onorato e Morace, le tariffe sono ancora oggi quelle insostenibili che, da un anno e mezzo, stanno isolando la Sardegna e distruggendone l’economia.  

Per la tratta GENOVA – PORTO TORRES, con partenza il 03 agosto e rientro il 18 Agosto, cabina quadrupla per famiglia di 4 persone, 2 adulti e 2 bambini sotto i 12 anni, con utilitaria gruppo 1 al seguito (la più economica) il sistema di prenotazione, al netto delle  promozioni imposte dall’Antitrust, ci presenta ancora oggi il conto vergognoso di 1.283,20 euro!  Cioè tariffe più che doppie rispetto a quelle che il mercato offriva fino al 2010 e che dimostrano come il diritto alla continuità territoriale dei sardi sia ancora lontano dall’essere riconquistato.

Tutto ciò è assolutamente intollerabile tenuto conto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella delibera dello scorso mese di Giugno in cui accordava il proprio parere favorevole alla privatizzazione Tirrenia imponeva, al punto E, con effetto immediato, il ritorno alle tariffe del 2009 riconoscendo solo un piccolo aumento derivante dalla variazione del costo del carburante negli ultimi tre anni.

Se le disposizioni dell’Antitrust fossero rispettate ci troveremmo di fronte a preventivi non superiori ai 600 euro visto che, per una famiglia con macchina al seguito, la spesa media della traversata, sino al 2010, non superava i 500 euro! Insomma chi di dovere dovrà al più presto imporre e chiedere il rispetto delle nette e chiare disposizioni fissate dall’Antitrust affinchè CIN si attenga a tutte le disposizioni della delibera e non solo a quelle di comodo.

Non è un caso che in mezzo ai tanti proclami, nel giorno della festa, il patron della Nuova Tirrenia abbia glissato l’argomento caro tariffe, replicando  con un “benvenuti a bordo” offensivo dell’intelligenza di tutti i sardi.

Noi continueremo la nostra battaglia fino a che non sarà risolto il vero nodo che non è, oggi, la qualità delle navi, ma un caro tariffe che, congiunturalmente legato agli effetti della crisi economica, sta provocando danni incalcolabili all’intera economia della Sardegna.

E in questa battaglia siamo felici di poter contare sull’apporto dei Sindaci della Sardegna, attraverso l’ANCI e il suo Presidente, che ci stanno supportando e che ogni giorno di più avvertono la drammaticità della situazione, nonché sull’apporto della FASI, l’Associazione dei circoli sardi di tutta Italia, con la quale si è creato un fruttuoso connubio “battezzato” con la nostra partecipazione al Convegno sulla continuità territoriale tenutosi Domenica a Bologna.

Con i Sindaci, con i sardi di “dentro” (residenti) e con i sardi di “fuori” (emigrati) stiamo costruendo un fronte unico, forte e compatto, che si opponga con vigore a questa situazione di isolamento intollerabile della nostra terra.        

 

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7 commenti

  1. Sandro Atzeni

    Scusami, non ci conosciamo se non attraverso fb ed Elisa Sodde che ha curato la presentazione del mio libro. Pensando al fatto che questo nuovo colpo basso del costo dei traghetti sia stato una batosta alla nostra economia turistica, ho avuto il classico colpo di fulmine. Molte attività ricettive sulla costa hanno letteralmente buttato giù i prezzi dalla primavera, prevedendo un notevole calo delle presenze anche a causa dei trasporti perchè giustamente il turista desidera avere l’auto al seguito per potersi spostare ed il costo del traghetto sarebbe proibitivo. Gli albergatori e tutti coloro che lavorano nel turismo potrebbero riportare leggermente su i listini e mettere un’auto a disposizione di chi la chiedesse. Per avere le auto a disposizione basta accordarsi con una concessionaria auto, quelle che hanno i magazzini pieni di veicoli invenduti adoperando lo stesso sistema che si usa per le auto “di cortesia” cioè con un’auto in prestito quando si ha la propria in officina. Qualche centinaio di chilometri in più non rovinerà le auto ma porterebbe una boccata di ossigeno sia alle attività ricettive che alle concessionarie d’auto, si tratta semplicemente di stipulare accordi. I costi dovrebbero venire inglobati nel pacchetto vacanze e non superare il prezzo pieno prima degli sconti. Non mi risulta che alcun albergatore abbia avuto un’iniziativa del genere e magari ci puoi tirare fuori un buon articolo ma è anche possibile, ed è messo in conto, che quest’idea sia una sciocchezza. Spesso le idee semplici possono avere risultati inaspettati.

  2. Massimiliano Perlato

    Ciao Sandro, innanzitutto piacere di conoscerti. Guarda l’idea è buona e interessante. ti assicuro che già diversi miei conoscenti utilizzano questo percorso per le loro vacanze in Sardegna: biglietto low cost + noleggio auto a Cagliari. Risparmio assicurato. Per una coppia giovane e dinamica è sicuramente una soluzione. Ma penso anche al nostro bacino d’utenza che è quello degli emigrati.. Quelli che vivono lontano dalle grandi città o all’estero in nazioni come Germania, Olanda, Svizzera. Magari si muovono con bambini e il bagaglio è sempre ampio ed ingombrante. Li riconosci al porto con le loro auto stivate all’inverosimile e ancor più quando lasciano l’isola. Per loro questa soluzione è impensabile. Basta pensare che per viaggiare low cost, il bagaglio è unico e tutto il resto lo paghi a peso d’oro. Il problema per chi va in Sardegna minimo 15 giorni sta proprio lì: che il viaggio in aereo ti limita.

  3. Sandro Atzeni

    Ecco, il bagaglio è l’elemento che mi è sfuggito, è evidente che non sono riuscito ad immedesimarmi in una famigliola con bambini in partenza per le vacanze. Bene, pensavo di avere partorito l’uovo di colombo ma era già considerato che potessi avere fatto i conti senza l’oste. Sarà per un’altra volta. Lieto di avere scambiato due chiacchere con te. Buone vacanze.

  4. Fabrizio Steri

    Ciao Sandro. Obiettivamente l’idea non è male e può essere da stimolo per gli operatori per trovare sempre nuove soluzioni e nuove scappatoie per sfuggire, però, a un problema che rimane insoluto e sempre li: il caro traghetti. Sono un operatore e, in quanto tale, sto toccando con mano ciò che sta avvenendo. In più nel ruolo di fondatore del Comitato per la continuità territoriale, sto venendo a contatto con centinaia di aziende e operatori del settore e i numeri, nel giro di sole due stagioni, sono sempre più drammatici per l’intero comparto turistico e, quindi, per l’intera economia della Sardegna. Ma, oltre ad essere operatori, siamo anche SARDI. E in quanto sardi e non egoisti da avere il paraocchi e preoccuparci solo dell’aspetto economico e del business, la battaglia è più profonda e più ampiamente sociale; almeno io così la sto vivendo. Non è sopportabile questo affronto ai sardi che preclude loro una delle due sole possibilità di raggiungere la propria terra: quella marittima. Siamo di fronte ad un cartello vergognoso tirato su dalle compagnie navali per un disegno che continua ad essere non facilmente decifrabile ma, soprattutto, insopportabile: Tirrenia pubblica e ora Tirrenia privata, ha goduto e continuerà a godere di 72 milioni di euro annui pubblici per garantire la continuità territoriale dei sardi e, sia la Tirrenia pubblica che quella privata continuano ad usare strategie di mercato e ad applicare tariffe esorbitanti eludendo totalmente le finalità di questi finanziamenti! Ancoira ieri, allegato al comunicato stampa di cui sopra, ho inviato a Massimiliano così come a tutti gli organi di stampa, un preventivo per una famiglia di 4 persone con piccola utilitaria al seguito ed è venuto fuori un preventivo mostruoso di 1.283, 20 euro! Ormai è diventata, oltrechè una battaglia per difendere migliaia di posti di lavoro nel turismo, una battaglia di civiltà, di dignità, di rispetto del popolo sardo che non può più tollerare oltre questi soprusi! Una compagnia che riceve finanziamenti pubblici copiosi non può permettersi di presentare tariffe così assurde, impensabili, fuori da ogni logica di mercato. Quando vado in giro per convegni e manifestazioni ormai dico sempre: NON E’ PIU’ ACCETTABILE ESSERE ITALIANI SOLO PER I DOVERI E NON ESSERLO ANCHE PER I DIRITTI! E’ storia del mondo che il rispetto si guadagna sul campo e questa vicenda lo dimostra abbondantemente. Ecco: è arrivato il momento di FARCI RISPETTARE! Con le buone o con le cattive.

  5. Antonella Di Luzio

    Nella mia pagina fb ho pubblicato l’articolo di Panorama Sardo dedicato al V Congresso Fasi, potreste condividerlo su questo blog. Inoltre ricordo che ero presente a Bologna come moderatrice del convegno sulla continuità territoriale. Antonella Di Luzio

  6. mario giuseppe

    ciao,grazie per avermi dato l’opportunità di entrare in rubrca.Sono responsabile FASI di un circolo,ma purtroppo in tutte le riunioni che facciamo esprimiamo i nostri malumori ,dissensi,sono tutte belle paole ma noto con sommo dispiacere che NESSUNO ci ascolta.Han fatto la flotta sarda per carità va bene anche se a giorni alterni, ma non basta e ci fa anche risprmiare abbiamo persino i nostri governanti che non ci danno una mano sia a livello nazionale (vedi vendita Tirrenia) ma anche a livello Regionale.Noi parliamo per i turisti ma bisogna pensare anche a chi lavora ed è obbligato a prendere la nave.Giustamente come diceva l’amico che mi ha preceduto occorre FARSI RISPETTARE fra un pò la nostra cara Sardegna diventerà terrà di nessuno senza prospettive di lavoro ,di turismo ecc. grazie e scusate se mi sono dilungato.

  7. Salve!
    per un’ indagine relativa alle presenze turistiche nel nord Sardegna, Vi chiedo cortesemente se qualcuno di voi è in possesso dei dati relativi ai flussi turistici con i dati statistici degli anni 2010-2011-2012.
    Ringraziandovi anticipatamente, ed in attesa di un Vs.gentile riscontro, porgo cordiali saluti.
    Mesa Immobiliare srl
    Manila Salvati

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