"SU BALLU TUNDU" IN NOME DI ANDREA PARODI: IMPRESA DA GUINNESS DEI PRIMATI CON 262 PERSONE SULL'ALTOPIANO DEL GOLGO CHE INSCENANO L'ANTICA DANZA

 
di Nino Muggianu – Nuova Sardegna

 “Su ballu tundu prus mannu ‘e su mundu” (il ballo tondo più grande del mondo ) è stato ballato da 262 persone nell’altopiano del Golgo. A mettere nero su bianco, il notaio di Tortoli Gianluigi Cornaglia coinvolto per la speciale occasione dall’ideatore dell’insolito record, Gìangiacomo Pisu , pilota di lungo corso nel porto di Arbatax, presidente dell’Accademia dei Nuraghi, in collaborazione con l’Unesco Ogliastra. La manifestazione alla quale hanno partecipato oltre 600 persone è stata incoraggiata anche dall’amministrazione comunale di Baunei che ha partecipato insieme con il sindaco Salvatore Cabras. «Un ballo da Guinness in un territorio da Guinness come il Supramonte di Baunei, nel suo scenario più peculiare che è l’altopiano di Golgo». L’idea covata per parecchio tempo da Pisu si è concretizzata nello spiazzo antistante la chiesa di San Pietro. «Si voleva fare una dedica ad Andrea Parodi come “balente” della Sardegna – dice Giangiacomo Pisu – Una persona che ha insegnato ai sardi ad amare la Sardegna e a lottare fino alla fine per quello in cui si crede. Soprattutto è stata una dedica a tutti i sardi che in questo momento stanno soffrendo e si trovano in difficoltà». Un messaggio di solidarietà e un modo singolare per stare vicino a chi soffre, fatto attraverso il ballo. Durante la manifestazione è stata ricordata la cooperante sarda, Rossella Urru con la speranza che il ballo sia di auspicio per la sua liberazione. «Una dedica anche a tutta la Sardegna e ai sardi». Un evento che ha richiamato centinaia di persone nel posto più gettonato dagli escursionisti di mezzo mondo, nel cuore del territorio baunese. Punto iniziale del famoso “Selvaggio Blu” uno dei percorsi più suggestivi del pianeta come di recente ha ricordato anche la stampa americana in un ampio servizio di un inviato. «Sono contentissimo, hanno partecipato persone di tutte le età , il più giovane è nato nel 2011 mentre il ballerino più anziano era del 1932». A dettare i tempi del ballo, due musicisti, Alex di Barisardo e Alfio di Baunei con la loro fisarmonica elettronica. Alle prime note della musica conosciuta da tutti i sardi, è partito il gran ballo, un’immagine di grande effetto. Il momento più emozionate, l’ingresso nel cerchio umano di un gruppo di ragazzi che hanno danzato a loro volta sventolando la bandiera dei quattro mori. Poi l’omaggio ad Andrea Parodi. «Naturalmente – precisa Pisu – si è ballato il vecchio ballo nuragico, quello originale, attorno al menir. Qualcuno ne ha approfittato anche per indossare il costume sardo riservato alle grandi occasioni; poco importa se la temperatura sfiorava i 40 gradi. «Abbiamo premiato chi è arrivato da più lontano – dice Pisu – . Il premio, che consisteva in un biglietto aereo, è andato ad un gruppo di ragazzi e ragazze arrivato dalle Awai dall’isola Mawi. Loro avevano già organizzato un gemellaggio con la Sardegna e con la loro presenza hanno voluto rendere omaggio ad Andrea Parodi».

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