di Francesco Mula
Quaresima e Settimana Santa.
Con le quaranta ore…. Domenica,Lunedi e Martedi finisce il carnevale.
Il mercoledi delle ceneri ( Mercuris delissiu-su Mamentommo ) inizia la via crucis per
l’oratorio delle Anime venerdi per l’oratorio del Rosario, sabato per l’oratorio di Santa Croce e via cosi per tutte le sei settimane di Quaresima.
Ogni oratorio per l’ocasione porta il Simulacro della ” Madonna”( le Anime e Rosario);
Santa Croce il simulacro del Cristo( Tziommo ” L’ecehomo) la prima settimana quello dell’orto degli ulivi ( su’e s’uliva ) la seconda Gesù Catturato ( S’arrestatu ) la terza Gesù flagellato ( Su è sa trumba ) la quarta Gesù incoronato di spine e percosso con le canne ( Su’e sa Cannita ) la quinta Gesù caricato dalla croce ( Su’e sa Rughitta) .
La sesta Settimana si celebra “Nei rispettivi oratori ” la messa detta de sos Dolores.
Mercoledi nelle anime Venerdi a Santa Croce, Sabato nel Rosario.
Alla fine di queste messe si raccolgono le offerte che serviranno per coprire le spese della Settimana Santa, sempre in occasione di queste messe ,ciascun priore sceglie i confratelli che porteranno su brossolu ( la bara del Cristo morto ) quelli del Oratorio delle ” Anime “, la Madonna quelli del Oratorio del ” Rosario “, la Croce quelli dell Oratorio di “Santa.Croce “.
C’è un detto” che ormai si rippropone da secoli e secoli nei rispettivi Oratori” ( Chie picata Sa Maria a sa chircca at’ a picare Su Sarvadore a S’incontru ) ” traduzione in Italiano” ( chi prenderà la Madonna alla ricerca del Cristo,prenderà il Salvatore a Pasqua ).
Questo per quanto riguarda il venerdi Santo.
Il giovedi Santo gli stessi confratelli, prenderanno posto durante la lavanda dei piedi ( Messa in Coena Domini ) nel seguente ordine: 4- confratelli delle Anime ” Sos de su Brossolu( Culla in limba ) 6- di S.ta.Croce ( sos de sa maria ” in limba “) piu priore e vice priore.
Il venerdi ultimo di Quaresima,gli stessi prenderanno la Croce il venerdi Santo, due del Rosario ossia priore e vice priore “questi ultimi comanderanno le processioni del venderi santo fino a Pasqua” Questo avveniva durante la Quaresima.
Domenica delle Palme
Nella Chiesa di San Giacomo ” Patrono di Orosei ” vengono distribuiti i rami di palma e di ulivo, si fa la processione uscendo dalla parte laterale della chiesa fino al portone principale ( Sa porta manna “in limba )
Il “Prete ” bussa per tre volte alla porta ( Su tolliteporta ” in Limba ” )
per l’occasione si intona il seguente canto ( Gotzos ” in Limba ” )
Gotzos de Dominica e Pramma
E cun zelante vervore
Clamat su Re Davide
Sas portas aperite
pro chi’intre su segnore
Si svolgeva un dialogo tra il sacerdote all’esterno della chiesa e il cantore all’interno piu precisamente un capellano venuto da fuori per l’occasione della Settimana Santa ( in genere un frate passionista ) Una volta che le porte vengono spalancate continua il canto.
Gerusalemme ditzosa
Sas portas as apertas
Ca sas ditzas sun tzertas
in s’intrada gososa
e chin pompa lustruosa
Hachet su Redentore
Ma prestu depet passare
custa festa lustruosa
in pena Ororosa
prestu si haya mutare
e prestu hata a mutare
Questu gosu in dolore
Sas portas aperite
Pro ch’intre su Segnore .
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Martedi Santo
Si svolgeva la processione de sos tziomos ( dei misteri dolorosi )
partecipano oltre a ” S.ta Croce, le confraternite delle Anime e del Rosario per l’occasione si cantano ( Sos Gotzos de sos Tziommos )
I° Gesu nell’orto degli ulivi ( su’e suliva )
Pruite angustiadu
Segis in cuss’ortu
pro dare cuffortu
S’anghelu est abbassatu
e Bos hat portatu
Vasu è dolore
mortales rigores
hat annunziadu
2° Gesu Caturato ( S’arrestu )
Pruite Bos Caturan
iscribas e fariseos
pruite sos ebreos
morte bos procuran
de Bos dare Juran
Orrorosa morte
da’e tottu sa corte
Segis inghiriadu
3° Gesu flagellato ( Su’e sa trumba )
Pro te m’ispozesin
de sa vestitura
in colunna dura
pro te mi lighesin
ozzotas mi desin
semiza seschentos
mentes disatentos
cust hant operadu
4° Gesu incoronato di spine ( su’e sa cannitta )
Pro te de ispinas
coronan sa testa
de me achen festa
moffas peregrinos
iras serpentinos
in fattu e vaeddu
tottu su creveddu
Tenzo penetradu
5° Gesu caricato della croce ( su’sa rughita )
Pro te vajulende
sa rughe abrazesi
in terra ruesi
pro te trapassende
trumbitas sonende
Soldados currende
sa petras pianghende
Su sentenziadu ( Il sentenziato )
Mamma mi sichiat
chi penas penas severas
in totu sas petras
su sambene luchiat
e cando intendiat
sos forte clamores
tremendos dolores
s’alma l’han trapassadu
Durante il cammino tra un mistero e l’altro si intonava lo ” Stabat mater ” eseguito dai confratelli delle anime.
Giovedi Santo
Nelle chiese aperte al culto,si preparano i sepolcri.
Ossia il letto di morte addobati con ” Sos Nenneres ” ( Semi di fagioli,di lino,grano e lenticchie fatti germinare al buio )
I sepolcri dei tre oratori vengono infioriti a seconda del colore dell’oratorio.
Santa Croce Bianco,con dei Biancospini selvatici e garofani. Le campane suonano a gloria come per Natale. Il Crocifisso di S.ta Croce entra in Chiesa col manto delle feste grande.
La messa in coena Dimini la messa piu lunga infatti,iniziava il giovedi Santo e finiva il Sabato Santo.
Durante le messa viene eseguita la lavanda dei piedi ( Su lavabus ” in limba ) alla quale prendono parte quatro confratelli delle Anime, come detto in precedenza, quelli che prendono,la bara del cristo morto ( Su brossolu ” in limba ” ) sei di Santa Croce, quattro che prenderanno la Maria il giovedi e la Croce il venerdi Santo priore e vice priore, due del Rosario priore e vice priore, che comanderanno le celebrazioni dal ” Venerdi ” fino a ” Pasqua “.
Ultimata la celebrazione viene cambiato “Il manto del Cristo “, la sera si fa la visita alle sette Chiese, per ogni chiesa si cantano sos gotzos de sos Sepurcros.
Oh vizzu meu istimadu
Mortu chin tantu rigore
Sette ispadas de dolore
Su coro m’han trapassadu
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Oh vida mea accabada
in sas menzus allegrias
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Oh si cun tegus Maria
esserat crucificadu
Oh si a mie sa lanzada
trapasserat su costadu.
Ultimata la visita alle sette Chiese nella sacrestia si prepara il tavolo per ” Sa suchena-in limba ” ( cenacolo ), a sa suchena prendono parte i cinque consiglieri, i quatro confratelli che fanno la lavanda dei piedi, priore e vice priore e il depositario piu il sacerdote. La cena consiste in un pesce per ciascuno componente, un pezzo di pane e tre foglie di erba ” amara” e un bichiere di vino; Oppure in cambio del pesce minestra di anguille.
Prima del pasto si fa la lettura del Vangelo Secondo Giovanni e si recitava il Miserere.
Venerdi Santo
E’ ancora buio; verso le quattro del mattino portano dai rispettivi Oratori le processioni pro sa chirca ( alla ricerca ),non si intonano inni ma per ogni una delle sette chiese si recitava il ” pater aver gloria . Sempre di mattina i sacrestani vanno per i campi a raccogliere i fiori di primavera ( Sa pruinca ) che servirà per l’adobbo de su brossolu.
S’incravamentu
Verso le due di pomeriggio il priore è vice priore si recano negli oratori delle Anime e del Rosario per invitare al rito de s’incravamentu, de s’iscravamentu e de sinterru.
Si bussa per tre volte alla porta e una volta entrati si esclama ( Siamo venuti per chiedere cortesemente se date aiuto per sepellire un povereto) una volta otenuta la risposta i quatro confratelli delle Anime e il priore e vice priore del Rosario unitamente al priore e vice priore di S.ta Croce, raggiungono L’oratorio si S.ta Croce, e procedono a S’incravamentu ( S’incravamentu viene eseguito a porte chiuse) e solo da quei confratelli ( prima di procedere si recitava il pater noster, poi recitando il miserere il cristo viene inchiodato alla croce.Ultimato s’incravamentu viene posta davanti all’entrata una croce, con appogiate le insegne ” Bastoni lunghi con in cima il simbolo di ogni oratorio” del priore e del vice priore di Santa.Croce.
Queste insegne verranno consegnate al priore e vice priore del Rosario.
Poiche esendo morto Gesù sarà la Madonna a prendere le insegne di Comando. ( Le insegne verranno ridate a Santa.Croce la matina di Pasqua a S’incontru)
S’iscravamentu
Nell’oratorio di Santa.Croce si procede a ” S’iscravamentu” ( deposizione dalla croce)
1° Si fa la lettura del Vangelo secondo Giovanni
Post haec autem ragavit Pilatum Joseph ab Arimatea “Eo quod esset discepulus, jesu accultus. Et permisit Pilatus venite ergo,et tullit corpus. Venit autem Nicodemus qui venerat ad jesum nocte primum ferens mixturam myrrae e oloes quasi libras centum.
Acceprunt ergo corpus jesy et ligaverunt illud linteis cum oramatibus sicut mos est judeis sepelire.
Monumentum novum in quo nondum quisquom positus erat ibi ergo propter cevem judaearum qui inzta erta monumentum poveritum jesus.
2° Su cantore narata.
Frates et sorres benide
cum su coro humiliadu
de dogni culpa et peccadu
de coro bos repentire
in emenda proponide
de como pro dogni die.
3° Sos corfarios de sas beneitas Animas petin su pirmissu a sa Maria, si parana in denantis.
Su cantore narat.
Humilmente pedimus
chi sa cara nos mustredas
no ischimus chie siedas
si sa cara non bidimus
in sa cara connoschimus
sas bostras oenalidades.
Su cantore Narat.
Non mi nent chi beneita
inter sas feminas seo
pro chi so a su chi creo
so pius dolente e afflita
a su ch’apo datu litta
bido in mortales terrores .
Due confratelli delle Anime salgono sull’altare e si collocano dietro la croce altri due prendono posto ai piedi della croce.
Il priore e vice priore si collocano uno a destra e uno a sinistra della Madonna.
4° Su cantatore cantata.
Epruite incravadu
segis Salvadore ?
So crocificadu
pro te pecadore
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Pruite in su costadu
Segis Salvadore
de lanzas passadu
chin grande dolore
e pruite Segnore
segis allanzadu
********
Mentre” su cantatore canta ” i confratelli passano la Fascia( Saemma-in limba) sotto le bracia del cristo.
5°
Su Cantatore Cantata.
Pruite coronadu
de ispinas punghentes
e tantu passadu
segis in sa mente
sende re potente
segis ispinadu.
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Si toglie la corona di spine e la si pone sul capo della Madonna.
6°
Su Cantatore Cantata.
Pruite Redentore
sas manos sacrades
chin grande dolore
tenides cravadas
pruite istiradas
sun tantu segnore
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Si battono tre colpi ad un bracio della croce e si toglie il chiodo della mano sonistra.
Si battono tre colpi all’altro braccio della croce, e si toglie il secondo chiodo della mano destra.
e vengono posti in sa sajetta (vassoio)
7°
Su cantatore cantata.
Pruite sos pedes
tantu bos tirain
pruite sos paganos
sos giaos cravain
pruite maltratain
su corpus sacradu.
Si battono tre colpi di martello e si toglie il chiodo dei piedi.
8°
Su cantatore Cantata.
Pustis chi nos amat
su veru meru messia
perdonu dimanda
custa corfaria
dadenos sa ghia
contra su pecadu.
Si recita il Padre nostro e si procede alla deposizione.
una volta deposto dalla croce lo si porta davanti alla Madonna.
9°
Su cantatore narat.
De samben than garrigadu
de piagas thant tzirridu
e de ispinas coronadu
fizu meu abbaffettadu
chie consolat a mie.
Si depone il Cristo”in su Brossolu” chi porta su brossolu esce dalla chiesa quasi scapando dietro va la Madonna portata dai confratelli del Rosario.
10°
Su cantatore cantata.
Ja chi no li cheren dare
seportura a fizzu meu
dagi pro amore Deus
Azutu pro l’interrare.
Nel sagrato ci si ferma la croce grande, passa avanti, dietro va su brossolu e dietro a questi la Madonna .Si cantano sos gotzos de su Brossolu.
S’incontru Pasca
Per tutta la notte si lavor alla cremente per preparare ” S’arcata ” ( Baldachino con gli archi infiorati )
che deve essere pronta per le undici ore della solenne processione de s’incontru ” incontro del cristoco con la madonna “.
Partecipano gli Oratori del Rosario e di Sant.Croce.
Allacroce col baldachino viene tolto il manto nero, e messo quello della festa solenne, vengono addobate con fiori alle mani e piedi del Cristo crocefisso vengono nascosti i chiodi con fiori bianchi. Tutti i rituali vengono segnalati con rintochi di campane .Un quarto rintocco avvisa che si è pronti per uscire, i quatro confratelli di Santa Croce, nell altra chiesa vicina quelli del Rosario prendono l’arcata e si avviano verso la vicina Piazza del Popolo per L’incontro Tra Maria e Gesù, una volta arrivati all centro della piazza si Cantana il Magnificat. Una volta conclusi questi rituali ci si avvia Verso la chiesa di San Giacomo per la Messa solenne.
Questa Mia ricerca, nasce per lasciare un impronta a sos vennidores, a tutti qui giovani che come me un giorno si affaceranno in questo straordinario mondo di cultura e tradizione. Sperando che la cultura e la tradizione di Orosei Risplenda come una volta, senza gli stravolgimenti dei giorni nostri, che hanno ridotto la Cultura e la tradizione ad un luogo di immagine e pubblicità per cori e gruppi folk