E' MORTO GIOVANNI LILLIU, ARCHEOLOGO DI FAMA MONDIALE: SCOPRI' LA REGGIA NURAGICA DI BARUMINI

la consegna a Giovanni Lilliu nel 2007 del "Sardus Pater" dall'allora Governatore della Sardegna, Renato Soru


ricerca redazionale

Si è spento all’età di 98 anni il professor Giovanni Lilliu, l’archeologo sardo di fama internazionale, ritenuto il massimo conoscitore della Civiltà nuragica. Accademico dei Lincei dal 1990, il prof. Lilliu deve la sua fama alla scoperta della reggia nuragica di Su Nuraxi, a Barumini, suo paese natale a circa 50 km da Cagliari, uno dei villaggi nuragici più importanti e famosi, dichiarato nel 2000 patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.
Era nato il 13 marzo del 1914. Laureatosi in Lettere classiche, è stato allievo di Ugo Rellini alla “Scuola Nazionale di Archeologia” a Roma dove ha ottenuto la specializzazione. Dal 1943 al 1945 ha operato nella “Soprintendenza alle Antichità della Sardegna”. Nel 1955 ha fondato e diretto per 20 anni la “Scuola di specializzazione di Studi Sardi” dell’Università di Cagliari ricoprendo anche il ruolo di Professore ordinario di Antichità sarde. E’ stato anche Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. E’ membro di numerosi istituti scientifici italiani e stranieri, dal 1990 è membro dell’Accademia dei Lincei. Nel 2007 ha ricevuto dalla Regione Autonoma della Sardegna l’onorificenza “Sardus Pater” istituita proprio in quell’anno quale riconoscimento da assegnare a cittadini italiani e stranieri che si siano distinti per particolari meriti di valore culturale, sociale o morale e abbiano dato lustro alla Sardegna.  “Anche il giornalismo sardo è in lutto per la scomparsa del professor Giovanni Lilliu”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Filippo Peretti, nel ricordare che lo studioso di fama mondiale era iscritto all’Albo dal 1983. “L’illustre accademico e padre della moderna archeologia sarda – ha detto Peretti – ha onorato anche la figura del giornalista pubblicista, interpretandola in modo esemplare per prestigio e competenza. Con i suoi memorabili articoli sulle principali testate isolane, Giovanni Lilliu ha testimoniato, in spirito di servizio, il ruolo e il significato di un’informazione intesa soprattutto come strumento a favore dello sviluppo sociale e culturale di un popolo”. “Il prof. Giovanni Lilliu fino agli ultimi mesi di vita è stato vicino al movimento sindacale. Considerava, infatti, le lotte dei lavoratori straordinario veicolo per l’affermazione dello spirito autonomistico del popolo sardo che il professore reputava autentico patrimonio genetico della nostra cultura”. Così il segretario generale della Cisl sarda, Mario Medde, ricorda l’archeologo di Barumini scomparso all’età di quasi 98 anni. “Egli stesso aveva trasmesso questo spirito autonomistico ai suoi alunni insieme con i segreti delle scienze storiche e archeologiche e lo aveva rilanciato e riproposto, qualche volta profeta inascoltato, durante il suo impegno politico nelle istituzioni locali e regionali. Ci mancherà – conclude Medde – la sua figura di sardo sempre innamorato della sua regione e di fedele interprete e difensore dell’identità del nostro popolo”.

 

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2 commenti

  1. siamo stati amici nell’universita’ e nella ricerca lo ricordo con commozione profonda

  2. Marinella Panceri (Cesano Boscone)

    ho avuto modo di conoscerlo durante una vancanza in Sardegna, mio marito ha fatto un’escursione con lui, persona squisita, ascoltarlo nell’esposizione delle sue ricerche affascinante, ne sono dispiaciuta della sua scomparsa, riprenderemo a leggere i suoi libri…

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