"IL CALCIO E I FAVOLOSI ANNI 60": LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GIAN LUIGI CARON AL CIRCOLO "DESSI'" DI VERCELLI IL 18 FEBBRAIO


di Dino Musa

Gian Luigi Caron, nipote di Giampiero Boniperti, è nato a Vercelli il 2 Aprile 1957, dove tuttora risiede. Ha frequentato il Liceo Classico di Vercelli e si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Camerino. Insegna discipline giuridiche ed economiche e psicologia nelle scuole medie superiori. Ha collaborato con i settimanali “La puntura” e “Il mio giornale” entrambi giornali satirici diretti da Giovanni Migliavacca, negli anni 1987 e 1988. Ha pubblicato i libri “E che Dio ce la mandi buona” (1988), “Oltre al volo delle farfalle” (1999) e  “Il ritorno degli Dei” (2008). Nel libro sono presenti storie di calcio che ancora oggi ricordiamo con passione come nelle pagine in cui si raccontano, oltre ai viaggi al comunale di Torino con i treni e i tram per assistere alle partite della Vecchia Signora  o quelle in cui si narra la incredibile finale per la promozione in Serie C agli inizi degli anni 70′ con il doppio spareggio disputato prima a Novara e poi a Torino tra la gloriosa Pro Vercelli e la rivale Biellese, anche le gesta di un giovane calciatore emergente,un certo GIGGIRRIVA ROMBODITUONO. Ed è così, racconta l’autore del libro, che una domenica di autunno abbastanza inoltrato del Sessantasei vedo per la prima volta i bianconeri dal vivo : si gioca Juve-Cagliari. Questa Juve parte bene, ma sembra destinata a un ruolo di comprimaria, in quanto a dominare la classifica è sempre e comunque l’Inter, protagonista di una partenza a razzo. Dal suo canto il Cagliari, in Serie A da poche stagioni, (approdato in serie A anche per merito di un altro illustre giocatore vercellese, cresciuto nella Pro Vercelli:il portiere Martino Angelo Colombo) diventerà una forza emergente e protagonista in campionato negli anni immediatamente successivi ed annovera già tra i suoi giocatori un portiere saracinesca, Reginato, ancora imbattuto dopo le prime giornate di campionato, ed un certo Riva in attacco, giocatore all’epoca semisconosciuto, ma che in seguito farà la storia del Calcio in Nazionale oltrechè al Cagliari con la conquista dell’unico scudetto ed al…calcio mercato, per via di un suo acquisto da parte delle grandi squadre che non avverrà mai, ma di cui si discuterà animatamente ogni estate di quelli anni immediatamente a seguire….. Ha così, continua l’autore, inizio la partita e con una punta di sorpresa  noto che non c’è la voce del telecronista a commentarla dall’altoparlante, come con ingenuità e fantasie tutte infantili mi aspettavo………Quella partita, finisce l’autore, mi rimane sempre scolpita nella mente. Gli idoli infantili della mia generazione avrebbero potuto essere Sivori, Mazzola, Rivera, Riva e di certo tanti altri. Ma Giggirriva Rombodituono per un bimbo ancora sognante può di certo rappresentare Sandokan che lotta contro il nemico tradizionale, un generale figlio di Albione. I suoi tiri al fulmicotone, i suoi inesorabili colpi di testa e la sua proverbiale grinta sono un monito a credere sempre in qualcosa nella vita. Ed anche nelle gesta dei fior di attaccanti che gli sono succeduti si intravede una traccia profonda di tale leggendario campione.

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