LA DETERMINAZIONE DEI GIOVANI SARDO ARGENTINI: LA PRESENZA IN SARDEGNA COME RAPPRESENTANTE DEL CIRCOLO "RADICI SARDE" DI SAN ISIDRO – BUENOS AIRES

parte della delegazione argentina al Meeting dei giovani emigrati svoltosi in Sardegna

parte della delegazione argentina al Meeting dei giovani emigrati svoltosi in Sardegna


di Magalì Misses

Alla fine del mese di giugno si è tenuto a Chia il meeting di giovani sardi al mondo. Ringrazio eternamente la Regione Sardegna, le ACLI per la possibilità che hanno dato a tutti i giovani di incontrarsi, conoscersi e alimentare l’identità come “sardi del mondo”, sia negli incontri istituzionali che in quelli meno formali. Li ringrazio perché hanno preso a cuore il futuro delle nostre associazioni. Il primo giorno ai partecipanti del meeting sono state donate delle magliette a ogni partecipante. Mi emoziona pensare che centinaia di giovani come me, porteranno quelle magliette, che si trovino in Argentina come in Australia con la Sardegna e i quattro mori disegnati sopra. Va apprezzato lo sforzo che gli organizzatori hanno fatto. E i centinaia di giovani presenti hanno subito creato una rete di contatti molto utili per futuri progetti e confronti . Ringrazio il mio circolo, il “Radici Sarde” di Sant’Isidro a Buenos Aires per aver avuto la possibilità di partecipare insieme alla mia compagna Maria José Altarmiranda. Dalla Federazione Sarda Argentina, eravamo in 16. Alcuni mesi prima dell’evento, ci siamo riuniti nella sede della Federazione per parlare del meeting e pensare e creare diversi progetti internazionali per presentare e proporre alle altre associazioni sarde al mondo. Questi progetti sono stati nominati e esposti nell’ultimo giorno del meeting.  All’inizio non comprendevo in pieno il metodo di lavoro scelto dagli organizzatori, il tutto non appariva adeguato per ottenere uno scambio e un confronto di idee. In un secondo tempo ho compreso che il tutto appariva come una introduzione, per cominciare a conoscerci tra di noi e un modo per farci partecipare attivamente. La dinamicità dei giovani si è manifestata verso la fine e il confronto si può dire che è riuscito in pieno. Molti giovani già dirigenti dei circoli hanno raccontato la loro esperienza e tutti hanno capito cosa vuol dire oggi essere nei circoli degli emigrati sardi. Si è creato un gruppo di face book per mantenere forte il contatto fra tutti, dove sono stati condivisi fotografie, video, pensieri e tanta ilarità prettamente giovanile. Spero che il futuro possa dare ai giovani altre opportunità d’incontro, visto che una base di conoscenza ora c’è, e si può quindi già pensare e riflettere in concreto su come pensare di mantenere in vita i nostri circoli. E riflettere sull’importanza della partecipazione attiva, nella rivalorizzazione delle associazioni, per mantenere vive le abitudini, la cultura sarda e anche per valorizzare l’amicizia. 

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Un commento

  1. Alexandra Porcu

    Ciao, anch’io sono molto curiosa… spero proprio che non siano stati soldi buttati. La Regione ha dato quello che poteva dare, e non era poco (parlo solo di questo evento). Ora tocca a voi! Ora abbiamo Luglio e poi Agosto, sono i tempi più importanti e utili per pianificare le attività culturali per la seconda parte dell’anno. Datevi da fare! sono già molto curiosa di vedere i risultati su totus in pari o nel messaggero sardo o nel gruppo di facebook… perché fino adesso, vedo solo le solite persone e i soliti circoli!

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