TOTTUS IN PARI, 352: GIOVANI, ULTIMA CHIAMATA (il Meeting internazionale "La Sardegna nel mondo": a Chia, il confronto fra le nuove generazioni)

Tottus in Pari, luglio 2011 - numero 352

Tottus in Pari, luglio 2011 - numero 352


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5 commenti

  1. Mirella Vargiolu (Francia)

    Ancora una volta grazie per tutte queste interessantissime informazioni e buona estate a tutti !!!

  2. Nello Rubattu

    Caro Massimo Perlato, personalmente sono da molto un lettore di Tottus in pari che in questi anni particolari di tagli ai bilanci dell’emigrazione ha supportato la cronica mancanza di informazione sulla vita dei circoli dei sardi di fuori. Posta questa premessa, ho ricevuto una tua velata protesta rivolta ad un post da me inoltrato sullo sfidanzamento di Elisabetta Canalis. Se ho offeso la tua sensibilità me ne dispiace, ma devo anche dirti che scrivendo quel post mi sono trattenuto con le parolacce. Ci sono cose infatti che mi danno veramente fastidio a cominciare dal gossip che personalmente non trovo per nulla divertente. Mi sembra una funerea e gotica espressione di un mondo che ogni giorno ci sbatte in faccia i suoi costosi privilegi. Questa gente ruba a man bassa quei quattro euro che ancora rimangono nelle casse di noi tutti, alimentando falsi miti a forza di tette finte e velinate varie. In un mondo in crisi, dove i nostri ragazzi non riescono a trovare neanche uno straccio di lavoro, questi signori, Elisabetta Canalis insieme all’amata schiera di tette e muscoli italioti, rimpinzano di sogni del cavolo l’immaginario delle nuove generazioni. Perciò, caro Massimo, tutti coloro che campano “truffando sui nostri sogni” ogni tanto mi viene voglia di mandarli a quel paese e non me ne pento affatto. Specialmente se penso che la notizia dello sfidanzamento di Elisabetta Canalis, sugli organi di informazione italiani, ha avuto molta più eco di altri nostri problemi isolani. Pensa al disastro che sta provocando alla Sardegna, l’aumento delle tariffe e al fatto che sull’argomento i giornali italiani (non quelli isolani, per fortuna) a mala pena ne parlano. Eppure quell’aumento delle tariffe voluto dalla lobbyes dei trasporti marittimi, sta portando ad una drastica diminuzione del nostro turismo. Pensa al disastro che provocherà in termini di ricchezza generale e di posti di lavoro! Eppure, sul Corriere, Repubblica, la Stampa e via informandomi, devo sorbirmi i problemi della Canalis e del suo cinquantenne fidanzato. Beh, caro Perlato, una mandata a stretto giro forse non risolve nulla ma ogni tanto fa bene allo spirito. Ti saluto e non mollare con il tuo giornale online.

  3. Massimiliano Perlato

    Carissimo signor Rubattu, non la conosco di persona ma sono consapevole di tutte le positività che ha prodotto in questi anni per l’emigrazione sarda organizzata. Parole di elogio nei suoi confronti, le ho sentite da Tonino Mulas e Alberto Mario DeLogu, tanto per fare un esempio.
    Quindi, aver letto quel post, con quel tono accesissimo mi ha colpito…
    Non si preoccupi della mia sensibilità, non ci sono problemi. La mia non voleva essere nemmeno una protesta ma una semplice sorpresa…
    Fra me e me ho pensato: “ecco il signor Nello ci è cascato”. Nel senso che non è resistito alla tentazione di esternare il suo pensiero, fra l’altro condivisibile!
    Della questione in particolare riguardante Elisabetta Canalis e i suoi amori sfioriti, del culo di Pippa.. beh credo non ci sia nemmeno tanto da commentare…
    E’ quanto l’Italia oggi vuol sentire parlare.. basta osservare il tenore dei tg che passano in televisione: non mi stupisco.
    Le faccio un altro esempio che mi fa rivoltare lo stomaco: ha mai visto la versione online dell’Unione Sarda nella parte bassa? siamo su quel livello..
    Eppure come lei sottolinea, la Sardegna vive oggi fra mille inquietudini, problemi ben più pressanti da superare. Ma è meglio dar spazio al gossip piuttosto
    che alle problematiche dei trasporti, di quirra, dell’economia che va a picco, tanto per fare degli esempi!
    La ringrazio per i complimenti a tottus in pari, servono anche quelli per avere la forza quotidiana di proseguire in questo lavoro, che alla fine non è un lavoro
    ma una missione!

  4. Anna Cau (Cagliari)

    ho appena letto il n. 352 di tottus impari, in particolare gli articoli sul meeting. Mi domando se quello intitolato “troppi i giovani presenti confusi e smarriti” è un tuo articolo come osservatore , che non ha dovuto nascondere la carta di identità grazie a Mulas, cioè ? facci capire.
    Comunque, quanto c’è scritto sulla burocrazia è completamente falso, e vorrei sapere chi è la fonte. Dove sono le lettere minacciose e regole che variano a piacimento dei funzionari ? tutte le persone che telefonano dai circoli trovano risposte e chiarimenti, ringraziano con entusiasmo annunciando contatti futuri e precisando ” …ci avevano detto che non bisogna chiamare agli uffici regionali…”
    Forse ci sono persone che vogliono alzare un muro (inesistente) tra la Regione e l’emigrazione organizzata, anche scrivendo quella roba che ho appena letto ????
    che squallore !

  5. Giusy Porru (Parigi - Francia)

    Caro Massimiliano
    hai fatto benissimo a darci una sintesi abbastanza chiara di questo incontro (che troppo pomposamente viene chiamato “meeting” di giovani chiamati in causa o in estremis per salvare un’organizzazione che urge rinnovare nei vari contesti e reali esigenze delle associazioni. I giovani non sanno neanche cosa vuol dire "Circolo" per farne la futura classe dirigente…..altro che Ferrari, si tratta di un cavallo stanco e fuori uso!
    Ma quanti congressi, incontri e relazioni sono state fatte sino ad oggi e tantissimi soldi spesi per tornare poi ai soliti punti di partenza. Avevano creato persino una commissione di esperti del mondo dell’emigrazione, con giovani e meno giovani, i risultati non li abbiamo.
    In realtà oggi non esistono più neppure gli emigrati, ma sardi che cercano disperatamente lavoro e studio all’estero.
    Lo squallore che vediamo noi fuori dell’isola è ben diverso da quello osservato all’Ufficio emigrazione.
    E non si tratta di burocrazia, io la chiamo tecnocrazia……
    Gli anni passano e si mantiene lo stesso ritmo, con assoluta testardaggine ritroveremo anche il Messaggero Sardo, una testata storica d’accordo ma in pratica serve a ben poco, e se DIO vuole si cambierà la legge 1991 che dovrebbe regolare tutto questo mondo “organizzato”.
    Qualcuno è riuscito ad abbassare la benda dei 4 mori, mi chiedo quando sarà per i sardi!
    Saluti Giusy Porru

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