INIZIATIVA DEL CIRCOLO "DELEDDA" DI SARONNO IL 5 DICEMBRE: AD UBOLDO, CONCERTO DI SILVIA SANNA ED INTERVENTO DI SALVATORE PATATU PER PARLARE DEL CANTO IN SARDEGNA


di Luciano Aru

DOMENICA 5 DICEMBRE 2010 — ORE 21.00
CINEMA-TEATRO S. PIO – UBOLDO (VA)
Silvia Sanna in concerto
INGRESSO LIBERO
Interviene durante lo Spettacolo il:
Prof: Salvatore Patatu
Docente Lingua Sarda
Giornalista, Scrittore e poeta
 
Il suo intervento per spiegare come nasce il canto in Sardegna, il cui Canto a tenore, nel 2005, è entrato a far parte del patrimonio immateriale dell’umanità. La sua conversazione parte dalla constatazione che il canto in Sardegna nasce come preghiera e la sua armonia (il bibirimbò) lo accompagna per rendere la perorazione più gradevole e più bella. Successivamente, gli ordini religiosi venuti a catechizzare l’isola, modificano questo canto, trasformandolo in polifonico. Nel XV secolo, poi, arrivano gli aragonesi che, portando la chitarra, sostituiscono l’armonia del bibirimbò con questo strumento armonico per eccellenza. Nasce, quindi, il canto a chitarra, genere, cui appartiene Silvia Sanna. Il tutto verrà esemplificato con cortissime, ma esaurienti, registrazioni, che chiariranno meglio i concetti espressi. Durante la presentazione dello spettacolo, si dimostrerà anche che il canto in Sardegna e le altre esecuzioni musicali in generale, ivi comprese quelle che accompagnano il ballo, non sono una forma banale di folclore, ma rappresentano una profonda e sentita esigenza umana, che nasce da un modello di vita ed è parte integrante di essa. Gli etnomusicologi più accreditati (quasi tutti stranieri) affermano che la Sardegna è l’unica regione in Europa, e una delle poche al mondo, ad aver conservato ancora il “canto popolare libero”. Anche questo verrà dimostrato nel corso dello spettacolo.
 
Silvia Sanna è di origini galluresi e logudoresi, l’amore per il canto è nato con lei, da donna sarda e fiera di esserlo non solo nell’aspetto, ma anche nel cuore, ha scelto di cantare in limba per trasmettere e conservare il tesoro del canto isolano, che con canti puri semplici e sanguigni irradiano la fierezza e la personificazione della Sardegna. Di grande poliedricità, con una voce potente che spazia dai timbri più dolci a quelli più graffianti, una grinta non comune che esprime tutta la sua carica mediterranea, un possesso del palcoscenico innato che rendono Silvia un vero talento. Silvia Sanna presenta nelle piazze un persorso etnomusicale che attraversa tutte le diversità geografiche e culturali della Sardegna, un repertorio di canti religiosi, d’amore, solitudine, gioia, dolore e festa, interpretando in modo coinvolgente tutte le più belle e classiche canzoni, ma anche quelle più recenti che rappresentano la storia della musica sarda di oggi. Il concerto ha lo scopo di risvegliare l’identità dei Sardi, ma anche di far conoscere l’attaccamento alle tradizioni, il desiderio di conservare e far rivivere la propria storia e cultura con un momento di aggregazione culturale unico nel suo genere, quale strumento per la valorizzazione, salvaguardia e diffusione del patrimonio di musica etnica della Sardegna coinvolgendo la popolazione alla festa come motore garante della conservazione di una cultura ultramillenaria. Ha inciso un Cd intitolato “ che Maria… “ che contiene i brani isolani più conosciuti nel mondo e sta per uscire un nuovo lavoro discografico prodotto da Franco Madau con testi di Polo Pillonca e Michele Pio Ledda che sarà sul mercato la prossima primavera
Testimonial: BIT di Milano per la Provincia di Sassari ; Cavalcata Sarda;
Vincitrice: I° Premio Maria Carta 2003; Festival di Lanusei “Rock Amicizia” 2005
Collaborazioni con: gli Equipe 84, Francesco Baccini, il quartetto jazz del violoncellista Paolo Damiani con Diana Torto,

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