ANCORA SULLE "STRADE DEL TEMPO", IL PROGETTO CULTURALE ITINERANTE NEI CIRCOLI DEGLI EMIGRATI SARDI

L'appuntamento a Piacenza con il "Gremio Sardo". Nella foto da sinistra: Francesco Ledda, Rino Enne, Mariella Cortès

L'appuntamento a Piacenza con il circolo "Efisio Tola". Nella foto da sinistra: Francesco Ledda, Rino Enne, Mariella Cortès


di Mariella Cortès

Riprende in Svizzera, nell’affascinante Basilea il progetto “Le strade del tempo” ; il  13 Febbraio la storica sede di  Clarastrasse ha fatto da cornice alla complessa storia della Sardegna Nuragica. L’incontro, organizzato dal direttivo del circolo “Eleonora d’Arborea” rappresentato da Elena Boi, ha visto la partecipazione dei membri del Comites di Basilea, dei circoli dei molisani e dei siciliani emigrati  nella città famosa per il Fasnacht, il suo carnevale tipico. Dopo la Svizzera  la civiltà del bronzo con i suoi nuraghi e riti è stata ospite, sempre nel racconto dello storico dell’arte Francesco Ledda,  dei due circoli di Rovereto e Gorizia. Il 5 marzo sulla soglia dell’Auditorium di Rovereto sventolava la bandiera dei quattro mori accogliendo un vasto pubblico di sardi e non che hanno seguito con interesse il percorso del nuragico in Sardegna dando vita a un animato dibattito. Tra il circolo sardo e il comune del Trentino esiste da anni una stretta collaborazione che si è materializzata nel dono fatto agli ospiti della Sardegna da parte del presidente del circolo Antonello Fadda: la copia della famosa campana della pace di Rovereto, simbolo di fratellanza e solidarietà tra popoli. Dall’altro capo del nord est Italia, nella città di  confine per eccellenza, Gorizia, nella mattina del 6 marzo, a seguire il discorso sul periodo nuragico sono stati – grazie all’ottima organizzazione della giovane presidentessa Daniela Careddu unitamente alla Presidente Regionale dei Circoli Sardi in Friuli Venezia Giulia, Maria Marceddu- . oltre a un nutrito gruppo di sardi, gli studenti delle scuole superiori che accompagnati dai docenti di storia dell’arte, hanno scoperto una civiltà antica, fatta di statue preziose e ingegnose costruzioni ma anche di rotte commerciali e scambi culturali che hanno fatto della Sardegna un polo fondamentale del Mediterraneo. Il tour nel Nord Est Italia, organizzato dalla coordinatrice dei  circoli del nord est Italia Maria Antonietta Deroma, si è concluso a Piacenza dove lo scorso 21 marzo, nella suggestiva sala dell’Auditorium della Fondazione Piacenza e Vigevano il Gremio Sardo ha accolto storia e caratteristiche delle oltre 150 chiese romaniche disseminate nell’Isola. Il Romanico in Sardegna è stato in effetti uno dei periodi aurei dell’Isola dove alla produzione architettonica e alle sue innumerevoli soluzioni stilistiche, si accompagnava quella artistico decorativa che rendeva le chiese, anche  le più piccole,  dei veri e propri scrigni d’arte. Non a caso la scelta del direttivo del circolo presieduto da Rino Enne è caduta sulla sala dell’Auditorium che sorge proprio su un’antica chiesa romanica. La consegna delle targhe ricordo a Francesco Ledda e Mariella Cortes, ideatori e curatori de “Le strade del tempo” ha suggellato il quindicesimo appuntamento del progetto  che, inaugurato lo scorso anno a Ginevra, ha portato la storia e la cultura sarda a Losanna, Zurigo, Lucerna e Bodio per due volte consecutive, ancora a Milano, Pisa (in occasione del prestigioso premio di poesia Tinuccio Manca) per proseguire con  i recenti appuntamenti che hanno aperto il 2010.

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