Ad Illorai Piero Marras canta le poesie religiose di Mario Puddu

di Cristoforo Puddu (immagine di Mario Puddu)

 

Il canto, espressione fondamentale di culto e testimonianza di fede, è primario segno devozionale nella ricca tradizione cristiana della Sardegna. La fusione di musica e canto nella preghiera, abbinata all’intensità emotiva della poesia, realizza un’armonia di profonda spiritualità che penetra e beneficia l’anima e il cuore. E appunto su questa linea emozionale, il 31 gennaio a Illorai, nella chiesa parrocchiale di San Gavino Martire, si è tenuta la presentazione della silloge poetica religiosa "Osanna a Tie, Segnore !", del linguista e scrittore Mario Puddu, con la presenza del noto cantautore Piero Marras che ne ha musicato ed eseguito alcuni testi di pregevole fattura: "Faghe, o Segnore!; Ammanitzade! e Benénnidu, Segnore!". Mario Puddu, "cristianu pro costuma e conversione" sostiene che "su cristianu ex sistit, est de e fora de su mundhu naturale, ischit de èssere e bolet èssere abbia a s’infiniu Deus, unu èssere apostadamente in s’istrada de s’infiniu e podet e apostadamente depet glorificare a Deus, ca ischit de pòdere e ischit de dèpere, lìbberu cantu responsàbbile. Cosa de fàere cun is òperas. E fintzes cun is foedhos" in cui ora si cimenta, nelle tre varianti in limba Logudorese, Campidanese e Mesania, con la scrittura di canti ecclesiastici e poesia religiosa, dopo un’intensa attività letteraria coronata con la pubblicazione di liriche sociali-identitarie, del romanzo autobiografico "Alivertu" e i monumentali studi linguistici del "Ditzionàriu de sa limba e de sa cultura sarda", "Istoria de limba sarda" e "Grammàtica de sa limba sarda". L’appuntamento di musica-canto-poesia è stato introdotto dal giovane parroco  don Andrea Bechere che, invitando ad un ascolto meditato, ha portato il saluto del Vescovo di Ozieri all’intera comunità illoraese e ringraziato tutti gli intervenuti. Il programma è proseguito con la relazione di Mario Puddu, incentrata sull’alto senso di "cantare a Deus", per ringraziare del prezioso dono della vita attraverso una fede caratterizzata anche dai segni distintivi dell’identità sarda. Il poeta, con la declamazione del componimento "Frade mannu", ha reso un grato omaggio al sacerdote di Illorai don Rofaelle Filia, "chi mi at batizadu ". Il concerto di Piero Marras -cui ha fatto dono ai numerosi presenti di una mirabile interpretazione dei tradizionali "Babbu Nostru" e "Ave Maria"-  e gli interventi sono stati seguiti in diretta dagli anziani e ammalati del centro goceanino attraverso la connessione a circa cento radioline, abilitate alla frequenza della chiesa, con cui è attivo giornalmente il collegamento per seguire le diverse celebrazioni della Parrocchia San Gavino Martire. L’autore ha fatto dono della sua plaquette lirica "Osanna a Tie, Segnore!" a tutti i presenti all’evento e agli scolari e studenti delle scuole locali.

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Un commento

  1. Salvatore "emigrante Illoraese"

    …finalmente, ogni tanto, si legge qualcosa di buono per Illorai… e che qualche paesano salga agli onori per qualcosa fatto per la comunità Illoraese, o quanto meno ne goda gli onori per l’evidenza culturale acquisita da qualche suo figlio “sparso nel mondo” – costretto dell’emigrazione. Un grazie a Mario Puddu per l’attaccamento alla terra natia alla quale ha voluto rendere omaggio nella presentazione delle poesie-canzoni arricchite dalla presenza del cantautore di fama.

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