I circoli sardi augurano buon lavoro al prof. Locatelli che lascia Pavia per trasferirsi a Roma

di Paolo Pulina (nella foto: Andrea Barra, Franco Locatelli, Tonino Mulas in una manifestazione organizzata dal circolo "Deledda" di Magenta)

 

I circoli degli emigrati sardi nell’Italia continentale organizzano costantemente manifestazioni che servono a creare sensibilizzazione e solidarietà  sui problemi della talassemia (in Sardegna  c’è un’alta concentrazione di soggetti che soffrono di questa malattia ereditaria del sangue), favorendo  le occasioni pubbliche di confronto tra i talassemici e gli specialisti scientifici della cura. In molte circostanze è stato il prof. Franco Locatelli (ricordiamo che  nel 2004 televisioni e giornali nazionali si occuparono  di lui per aver guarito un bambino talassemico grazie alle cellule staminali del sangue prelevato dal cordone ombelicale di due fratellini gemelli) l’invitato d’onore a questi incontri ed egli ha sempre partecipato con cortese disponibilità affrontando a viso aperto tutte le questioni, anche etiche, sollevate dalle sue "operazioni". (Cito dal resoconto di una sua relazione ad un convegno organizzato dal circolo sardo di  Magenta pubblicato nel dicembre 2002 dal mensile della Regione Sardegna per gli emigrati, "Il Messaggero Sardo": "Il prof. Locatelli ha anche parlato del trapianto di cellule di sangue placentare che sta dando risultati straordinari. Ha anche posto il problema di bioetica sulla possibilità che si decida di fare un figlio solo per ‘produrre’ le cellule per salvarne un altro"). Il prof. Locatelli con la sua presenza  alle manifestazioni organizzate dai circoli sardi  ha notevolmente favorito  la raccolta di fondi  necessari per finanziare  gli studi  sulla talassemia cui si dedicano diverse associazioni sarde e nazionali (in particolare la Fondazione italiana "Leonardo Giambrone" per la guarigione dalla talassemia, che promuove in tutt’Italia, ogni anno, la Giornata Nazionale della Ricerca Scientifica sulla Talassemia). Sono degni di elogio quanti (poeti, scrittori, editori, comuni volontari) si  impegnano con continuità per dare un aiuto economico alla ricerca scientifica sulla talassemia e un sostegno morale ai talassemici. Merita sicuramente un plauso e un incoraggiamento ( in particolare da parte dei sardi) il prof. Locatelli per i risultati eccezionali raggiunti in questi anni nella battaglia contro la talassemia, che danno qualche ragione di conforto e di speranza ai talassemici. Alla luce di tutto questo i circoli sardi rivolgono al prof. Locatelli (fino a ieri direttore del Reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia), nel momento in cui comincia a Roma, presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, una nuova esperienza ospedaliera (a Pavia manterrà però l’incarico come docente all’Università), i migliori auguri di buon lavoro.

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