Venerdì 24 a Firenze, l'ACSIT promuove il libro di Diego Manca e Kuniko Uemura

di Elio Turis

 

Questo e’ un appuntamento con un libro a suo modo originale e tutto da scoprire. Infatti presenteremo il Libro "HAIKU -5 7 5-" di Kuniko Uemura e Diego Manca. Libro di poesie  scritto dal Poeta Diego Manca e tradotto  in giapponese. Un interessante interscambio tra cultura sarda e giapponese. Per questo,sono ad invitarVi alla presentazione e prevista per il giorno Venerdì 24 Aprile 2009 alle ore 18.00 presso il Palagio di Parte Guelfa E’ un occasione per vederci e per conoscere uno spaccato di mondo culturale, che e’ vivo e cresce in Firenze

 

Gli haiku sono definiti come le poesie più corte del mondo. Sono una forma letteraria giapponese, composta solo da diciassette sillabe, divise in tre versi di cinque – sette – cinque sillabe. L’Haiku è nato trecento anni fa, concepito da Basho Matsuo, poeta oggi amato da tante persone in tutto il mondo. Ci sono delle regole da rispettare per scrivere un haiku: la prima è che si deve includere sempre un "kigo" (riferimento ad una delle quattro stagioni). Ad esempio, per la primavera "acqua tiepida" (in primavera, il freddo viene finalmente attenuandosi e l’acqua di un stagno o una palude diventa tiepida grazie alla calda luce del sole), per l’autunno "notte profonda" (in autunno, la notte sembra diventare molto lunga e ci si può impegnare a lavorare o a leggere un libro fino a tardi), ecc. In questo modo, l’aggiunta di un kigo che è legato alla vita, al clima ed all’ambiente giapponese, fa immaginare ai lettori scene visive di una stagione. Anche il "kire" (parola-cesura) è un elemento altrettanto importante. Questo è una tecnica che consiste nel tagliare volutamente il flusso di un’espressione in un haiku, per far sentire l’estensione di uno scenario o di un paesaggio e il sentimento degli autori. Questo libro è una raccolta di haiku scritti da una poetessa giapponese, Ikuko Uemura, e da un poeta italiano, Diego Manca. Per ogni opera, ci sono le traduzioni sia in giapponese che in italiano. Inoltre, Uemura ha aggiunto i suoi haiku a quelli originali di Diego, inserendo alcuni kigo elaborati. Attraverso i cinque commenti scritti da ogni autore per le opere dell’altro possiamo scoprire una comprensione comune che va oltre la differenza culturale. Queste due persone che amano gli haiku descrivono le bellezze delle quattro stagioni trovate in Giappone e in Italia.

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