700 articoli sui giornali sardi per parlare di emigrazione. I ringraziamenti a chi me lo ha permesso

di Massimiliano Perlato

 

Anche se la pubblicazione "Tottus in Pari" come contenitore di documenti pertinenti l’emigrazione sarda, esiste sin dal 1997, la mia pura attività pubblicistica è iniziata qualche tempo dopo. Nel 2003 per la puntualizzazione. E da allora, sino ad oggi, gli articoli da me elaborati e divulgati su giornali della Sardegna e non che proferiscono delle iniziative delle associazioni sarde in Italia, sono 700! Settecento modi per raccontare la nostra storia in sei anni. Un traguardo di cui vado fiero e che sento la necessità di condividere con tutti. Ma questo è anche il momento dei ringraziamenti sinceri e doverosi che partono dal cuore. Ringraziamenti per un cammino intrapreso frequentando i circoli dei sardi circa 15 anni fa. Esprimo gratitudine per chi mi ha sempre dato carta bianca al circolo AMIS di Cinisello Balsamo per lavorare liberamente su "Tottus in Pari" che in questi 12 anni è uscito già con 240 numeri. Quindi i vari presidenti che si sono succeduti: Arturo Boi, Nicolò Mura e Carla Cividini. Un grande omaggio a Paolo Pulina che in tutto questo tempo mi ha sorretto, divenendo di fatto, il "padrino" ufficiale del mio libro pubblicato nel 2004 "Occhi e Cuore al di là del mare – L’isola in movimento attraverso lo sguardo del mondo dell’emigrazione": una straordinaria esperienza e una grandissima trepidazione al momento della stampa. In cortesia, è giusto rammentare i circoli dei sardi che mi hanno dato l’opportunità di proporlo: Cinisello Balsamo, Bareggio, Parabiago e Brescia.  Ringrazio la FASI nella figura del Presidente, Filippo Soggiu prima e Tonino Mulas poi. Ma anche il coordinatore della Circoscrizione Lombardia: da Giovanni Loi ad Antonello Argiolas. Il grazie per loro e per avermi sempre coinvolto e reso partecipe di ogni iniziativa importante a cui la FASI prendeva parte. I vari Congressi: Olbia, Genova, Milano. L’esperienza a Bruxelles e la recente Conferenza Internazionale sull’Emigrazione a Cagliari. E poi i giornali. La riconoscenza più grande va attribuita a Giovanni Pinna il direttore del "Nuovo Cammino". La pubblicazione della diocesi di Ales e Terralba è colei che ha la fetta più grossa di questi 700 articoli. Con il "Nuovo Cammino" ho cominciato nel 2003. E per merito di Giovanni Pinna, nel 2006, sono entrato a far parte dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ma non voglio interrompermi qui. Sento di dover dare menzione anche a tutti gli altri: lo storico "Messaggero Sardo" guidato dai fratelli De Candia su cui ho messo la firma in un centinaio di articoli. Quasi 100 anche per "L’Arborense" della diocesi di Oristano magistralmente diretto da Giuseppe Pani. Ma la lista è ancora lunga e procedo come se fosse una classifica di "presenze" nelle loro pagine: "Sardegna Ventirighe" di Sassari guidato da Walter Pallavisini, la "Gazzetta del Sulcis" e il suo leader Massimo Carta,  Paolo Pillonca con il suo splendido bimestrale patinato "Lacanas", "Chorus" della diocesi di Cagliari diretto da Paolo Matta, il mensile "Sardi News" di Giacomo Mameli. Ci sono anche le recenti collaborazioni: rammento la "Gazzetta del Medio Campidano" anche per all’interessamento di colui che storicamente scrive di emigrazione sarda su quelle pagine, ovvero Sergio Portas. E l’agenzia di comunicazione ed informazione "Ad Maiora Media" guidata da Fabio Meloni. E tanti altri fuori dalla Sardegna che hanno di volta in volta dato spazio a manifestazioni legate alla Sardegna che si dipanavano nelle loro zone di competenza. Su tutti il "Giorno" di Milano, la "Prealpina" di Varese, la "Provincia" di Como.  Un plauso alla "Città" di Cinisello Balsamo, che in questi anni ha sempre avuto un occhio di riguardo per il circolo dei sardi di cui faccio parte, pubblicando puntualmente resoconti e commenti. L’unico cruccio, ahimè, è quello di aver fallito sui quotidiani sardi di maggior tiratura: rari scritti sulla "Nuova Sardegna" e qualche scritto "dato in affidamento "sull’Unione Sarda". Ma nulla più. Ci ho provato in tutti i modi, ma senza successo. Pazienza. Andiamo avanti comunque cercando sempre di aggiungere tasselli importanti per far conoscere in Sardegna, il potenziale culturale dell’emigrazione sarda organizzata. Il blog www.tottusinpari.blog.tiscali.it è diventato oggi per me e per chi collabora con il sottoscritto, un ottimo viatico per far apprendere attraverso internet, chi siamo e cosa facciamo.

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4 commenti

  1. Caro Massimiliano e TOTTUS questo ultimo articolo è un sintetico resoconto di tutto il lavoro che hai fatto in questi ultimi anni, per noi e per la Sardegna. Come ti avevo già detto, penso ci sia ancora tanto da fare per aprire e spalancare tutte le porte dell’informazione alla cultura sarda.Non è facile malgrado il tuo evidente impegno, i vari argomenti e numerosi articoli che arrichiscono giornalmente queste pagine. Per questo voglio incoraggiarti a continuare in questo cammino,con lo sguardo attento di noi tutti e con i migliori auguri di buon lavoro!Un saluto sardo da Parigi

  2. Aurelio Piu (Stati Uniti)

    cari amici sardi nel mondo …. BUONGIORNO.

    Un grazie a “Tottus in Pari” perchè dà l’opportunità a tutti di esprimere le proprie idee.

  3. Miss Sardegna

    Ti seguo da diverso tempo.. devo dire con tranquillità che lavori meglio tu di tanti giornalisti a libro paga di quotidiani come La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda… Il tuo lavoro quotidiano, visto che non è retribuito, non può che essere dettato da passione in quello che credi. Bisognerebbe chiedere a tanta gente che si sentono giornalisti professionisti se il loro lavoro lo affrontano con lo stesso stimolo? I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Pensiamo all’Unione Sarda e alla loro redazione di Milano che doveva dare spazio all’emigrazione sarda. Si vergogni chi la gestisce!!!! (.. parlo con cognizione di causa.. so tutta la storia!)

  4. Paolo Pulina (Pavia)

    Le iniziative degli emigrati

    illustrate in settecento testi.

    Per scriverli bisogna essere motivati,

    attenti, tenaci e sempre desti.

    Oggi il Blog Tottus in Pari

    – non c’è timore di smentita –

    nel suo campo non ha pari

    e la sua utilità è da tutti avvertita.

    Questo perché, oltre Max Perlato,

    e modestamente il sottoscritto,

    molti altri e altre hanno dato

    alle sue pagine un contributo scritto.

    Con Max e Valentina sempre sul pezzo

    nessun circolo sardo è trascurato;

    con loro si è sempre nel mezzo di un circuito comunicativo aggiornato.

    Lunga vita dunque al giornale

    al servizio degli emigrati sardi,

    che on line fornisce informazione puntuale,

    che arriva completa e non fa mai tardi!

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