Mostra di Salvatore Garau a Saint Entienne (Francia) sino alla fine del mese di aprile

ci riferisce Tonino Mulas

 

La Capricorno Gallery è lieta di annunciare l’apertura della mostra dedicata all’artista Salvatore Garau dal titolo "Fotogrammi con Orizzonte", che si svolgerà dal 23 febbraio al 30 aprile 2009 al  Musée d’Art Moderne Saint-Étienne Métropole in Francia, uno dei centri d’arte europei più vivi ed interessanti. Una mostra importante e corposa, con oltre trentatrè tele esposte di cui venti di grandi dimensioni, oltre a un gigantesco murales, opera site specific, a consolidare la fama di uno dei pittori più prolifici della scena artistica italiana contemporanea, già apprezzato a livello internazionale, e oggi approdato al Museo d’Arte Moderna Métropole di Saint- Étienne per volontà dello stesso direttore del Museo, Lorand Hegyi, che è altresì il curatore della mostra. "Le tele di Salvatore Garau – come sottolinea Lorand Hegyi – si aprono su una scena gigantesca, un orizzonte illimitato che si fa teatro di avvenimenti maestosi e impressionanti… Ci si confronta con un’energia sconosciuta. La mostra fa il punto su un percorso pittorico di rara intensità, ma  di grande coerenza espressiva". Nelle opere presentate – quasi tutte realizzate nel 2008 appositamente per l’esposizione francese – si scorge una costante dominanza del viola elettrico, a suggerire i riflessi  delle pellicole cinematografiche, per meglio raccontare fotogrammi della tragica contemporaneità. Ma allo stesso tempo l’accostamento del verde e dell’argento consolidano il bisogno di un ostinato barlume di speranza. Nei nuovi "Orizzonti" di Garau, oltre agli umori cromatici legati agli elementi naturali, incombono potenti neri geometrici avvolti da bianchi e luminosi celesti, facendo esplodere  letteralmente flussi energetici squarciati dall’argento. I dipinti di Garau ci regalano così, soprattutto nella potenza libera del gesto  e nell’estensione delle superfici,  un’energia sconosciuta, strutture geometriche – come nella serie dei containers – che danno rigore a composizioni meditate che spesso partono dallo studio architettonico dello spazio anche se poi la realizzazione è fortemente istintuale. La mostra sarà corredata da un catalogo di 126 pagine edito da Electa con testo critico di Lorand Hegyi e intervista di Giacinto Di Pietrantonio a Salvatore Garau.

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