Tributo di New York, alla grandezza musicale di Maria Carta

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Un grosso impatto e tante soddisfazioni per gli appuntamenti dedicati a Maria Carta a New York. Gli eventi, promossi dalla Regione Sardegna, dal Circolo Shardana USA e dalla Fondazione Maria Carta, hanno portato il loro significativo contributo culturale nella grande mela. Il primo appuntamento è stato presso la prestigiosa ed elegante sede del Consolato Generale d’Italia a New York, gremito come non mai per l’occasione. Dopo il saluto del Console Generale, Ministro Plenipotenziario Francesco Maria Talo (che è un appassionato tanto della Regione quanto delle sue bontà eno-gastronomiche, con particolare predilezione dei formaggi stagionati), è giunto il saluto del Presidente del Circolo Shardana USA, Giacomo Bandino. Bandino ha spiegato la funzione promozionale dell’operazione e reso omaggio a quanti si adoperano per promuovere il buon nome della Sardegna e dell’Italia all’estero, con riferimento anche al suo predecessore Bruno Orrù, prematuramente scomparso. È seguito il saluto del Presidente della Fondazione Maria Carta, Leonardo Marras, che ha rivolto ai presenti gli omaggi della Regione. Ha poi consegnato al Console la bandiera della Sardegna, offerta dalla Regione, ed una targa in argento del Premio Maria Carta, che la Fondazione si adopera ad assegnare a musicisti meritevoli. Marras è stato poi seguito dal giornalista Giacomo Serreli, del comitato scientifico della Fondazione. Serreli ha catturato l’attenzione dei presenti con un rapido excursus storico delle radici musicali della Sardegna e del particolare valore filologico di Maria Carta, quale cultrice delle melodie autoctone. L’omaggio a Maria Carta è stato anche sottolineato da un filmato in loop che ne ha ripercorso le tappe principali, dando modo di "vederla" tra il suo pubblico.
La serata ha poi anticipato la natura del concerto e per il quale si è registrato un "sold out" (tutto esaurito). Si sono quindi alternati i virtuosismi del giovane Andrea Pisu alle luneddas, un canto a cappella, suggestivo e magico, regalato dal vivo dalla cantante Clara Murtas, ed un antico saltarello dai Cordas et Cannas, sul quale in molti sono stati tentati a danzare. La breve presentazione è stata poi seguita da un buffet. Un format che è stato particolarmente apprezzato dagli ospiti, alcuni dei quali di origine sarda e che tengono ben alto profilo culturale dell’isola. Molti dei giovani sardi a New York sono infatti ricercatori, medici e banchieri.
Di particolare interesse la presenza del Senior Advisor of the US Mission to the United States, Robert J. Smolik che ha sorpreso per la profonda conoscenza dell’isola e della sua cultura unica. Presenti inoltre capi di istituzioni finanziarie, giornalisti, importatori, distributori ed operatori del mondo universitario. Oltre 150 i partecipanti che hanno poi assistito entusiasticamente allo spettacolo nella giornata di chiusura, che si è aperto con una suggestiva poesia di Maria Carta letta sapientemente da Clara Murtas, voce dell’evento. È seguito un primo intervento di Andrea Pisu alle luneddas che hanno affascinato con il loro antico suono la audience prevalentemente americana. Si è susseguito dunque un mosaico di sensazioni, dalle ninna-nanna fino ad un crescendo coinvolgente di tutti gli artisti intervenuti Durante la manifestazione è intervenuto, appositamente da Washington, il prof. Alberto Devoto, addetto scientifico presso l’Ambasciata, il quale ha dato brevi cenni sulla nuova emigrazione sarda.

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