Tuvixeddu, paesaggio sensibile da tutelare

di Cristoforo Puddu

 

Italia Nostra ha individuato i dieci principali paesaggi urbani, naturali e culturali che lo sfascio ambientale -e soprattutto l’insensibilità politica, l’azione speculativa e l’espansione edilizia- minaccia di far scomparire definitivamente dalla penisola. Tra i paesaggi sensibili, a cui verranno dedicati dibattiti, mostre ed escursioni a partire dal 20 settembre, figurano il paesaggio urbano di Torino, il Parco di Monza, le opere del Palladio a Vicenza, il Lago di Garda, il Delta del Po, la campagna Senese, l’Appia Antica, la Murgia Materana, lo Stretto Sicilia-Calabria e per la Sardegna il luogo simbolo rappresentato dalla necropoli punica di Tuvixeddu a Cagliari; oltre duemila tombe, in un’area trasformata in parte a discarica, ed interessata ad un progetto che potrebbe far sorgere un nuovo mega quartiere. Il Consiglio di Stato ha bocciato i vincoli tutelativi predisposti dalla Regione Sarda che, con la Direzione regionale dei Beni Culturali, intendevano contrastarne la lottizzazione. La necropoli di Tuvixeddu rappresenta la massima presenza fenicio-punica esistente nel bacino Mediterraneo e l’interesse edilizio è puntato alla realizzazione di un significativo Centro Residenziale nell’area tra via Is Maglias e il viale Sant’Avendrace. Il progetto edilizio, al centro del vivace combattivo dibattito politico e di numerose mozioni, prevede ville residenziali a schiera, edifici per abitazioni civili e professionali private, una nuova Casa dello Studente, un Centro Direzionale e chissà che altro ancora. E’ dell’ultimora un’interrogazione presentata al Senato per chiedere al governo "un provvedimento urgente che confermi definitivamente il complesso paesaggistico e culturale di Tuvixeddu e Tuvumannu quale sito di preminente interesse pubblico", mentre in Consiglio regionale è stata avanzata la richiesta dell’istituzione di una commissione d’inchiesta.

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