“KARALES, IL DOPPIO VOLTO DI UNA CITTA’, RACCONTI DI PIETRE E PERSONE”: IL 9 MAGGIO AL LICEO SIOTTO DI CAGLIARI CON L’ARCHEOLOGA DONATELLA MUREDDU E L’ANTROPOLOGA ROSALBA FLORIS

Area monumentale sotto la chiesa di Sant’Eulalia

Quinto e ultimo appuntamento, giovedì mattina (9 maggio) al liceo “Siotto Pintor” di Cagliari, con il ciclo di conferenze di “Archeologia ritrovata e i giovani” promosso dal GAK – Gruppo Archeologico Karalitano per gli studenti dell’istituto classico in viale Trento. Nell’aula magna “Sergio Atzeni”, a partire dalle 11, l’archeologa Donatella Mureddu e l’antropologa Rosalba Floris parleranno di tre siti archeologici quasi nascosti nel tessuto urbano del capoluogo sardo, e del loro rapporto con la città antica e con le persone che la abitavano, vi lavoravano e vi trovavano sepoltura: l’area monumentale sotto la chiesa di Sant’Eulalia, e gli spazi funerari all’estremità del vico III Lanusei e sotto l’ex albergo La Scala di Ferro.
 
La conferenza, dal titolo “Karales, il doppio volto di una città, racconti di pietre e persone”, sarà come sempre aperta anche al pubblico e si potrà seguire anche in diretta streaming sul canale YouTube del Gruppo Archeologico Karalitano. Al termine dell’incontro, gli studenti di alcune classi del Siotto presenteranno le loro considerazioni sul ciclo di cinque incontri che il GAK ha organizzato nel loro istituto in preparazione delle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata in programma il prossimo ottobre. Istituita nel 2004, questa manifestazione, più volte premiata con Medaglia del Presidente della Repubblica, si svolge contemporaneamente in tutte le sedi dei Gruppi Archeologici d’Italia (GAI), l’associazione di promozione sociale per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali di cui fa parte il GAK, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini alla conoscenza del territorio e dare risalto ai cosiddetti “beni minori”, siti poco conosciuti che rischiano di essere dimenticati e cancellati dalla memoria storica. Per ogni edizione delle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata, viene scelto un sito simbolo in cui tenere l’evento principale, intorno al quale si svolgono escursioni, visite e conferenze: per l’edizione del 2024, il GAI ha designato Cagliari e affidato al Gruppo Archeologico Karalitano il compito di organizzare l’appuntamento, in calendario dall’11 al 13 ottobre, con il patrocinio del Comune, della Città Metropolitana di Cagliari, della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, dell’Università degli Studi di Cagliari e della Fondazione Sardegna. Il programma dell’iniziativa è in via di completamento, ma si prevede già la partecipazione di un centinaio di soci provenienti dalle diverse regioni d’Italia dove i gruppi archeologici hanno sede.
 

Cippi e sarcofagi – area funeraria sotto l’ex albergo La Scala di Ferro


Il GAK – Gruppo Archeologico Karalitano è un’associazione di promozione sociale, che opera nell’ambito della tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio dei Beni culturali. Fondato a Cagliari nel 2018, dallo stesso anno aderisce ai Gruppi Archeologici d’Italia. Presieduto dalla professoressa Maria Spanedda, attualmente conta più di ottanta soci, in gran parte provenienti dal mondo della formazione, ma anche archeologhe e archeologi e studiosi con una lunga esperienza di lavoro nelle Soprintendenze Archeologiche, nell’Università o negli enti locali preposti alla tutela del patrimonio culturale. Nell’ambito della divulgazione dell’archeologia, il GAK ha organizzato conferenze e iniziative rivolte anche al mondo della scuola e dei giovani, ha collaborato a iniziative come il Festival Scienza e Monumenti Aperti, e ha realizzato video didattici e progetti scolastici di Percorsi e Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO).

Area di vico III Lanusei – Vista generale dall’alto

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