DESULO UN PAESINO DA FIABA, COI CAMINI ACCESI E I TETTI BIANCHI NEL FREDDO INVERNO: UN POSTO NEL CUORE CHIAMATO FELICITA’

Desulo nella foto di Alberto Zilaghe

Credo che il tempo più difficile della nostra esistenza, sia il passaggio di diventare grandi, di imparare ad accettare inevitabilmente gli eventi della vita, anche quelli più forti con la morte dei nostri genitori. Uno dei momenti in assoluto, più bui della nostra vita. Nessuno ci ha insegnato a sopportare il dolore della perdita di un nonno, di una mamma, di un padre, di un fratello o di una sorella, e nessuno ci ha preparato alla solitudine che ti avvolge quando si perde una persona a noi cara. Quella solitudine che arriva all’improvviso, senza darti il tempo di capire quando è come è successo che abbiamo perso tutto. Quella maledetta solitudine che non guarda in faccia nessuno, e che ti distrugge con il tempo. Già il tempo! Che noi ingenuamente ci siamo scordati di annotare, ci siamo scordati di scrivere, che quelli erano i giorni migliori, i nostri giorni più felici, e lui inesorabilmente è passato lasciandoci il ricordo di una porta chiusa per sempre, e con essa pure la nostra infanzia. Restano solo i ricordi… tanti ricordi, bellissimi certo! Ma tristi e malinconici. E c’era un paesino in inverno chiamato Desulo, come quello che si vede nei libri di fiabe, con i camini accesi, il fumo nero nero, e i tetti tutti bianchi, perché ogni anno magicamente, la mano di Geova Dio, lo dipingeva con la neve. Lo ricordo piccolo, e allo stesso tempo imponente ai monti del Gennargentu, tutto intorno a me era pieno di cose semplici, e i miei occhi vedevano un mondo felice e meraviglioso. Le giornate non erano mai noiose, anche se lunghe… erano felici da passare, non mancava mai nessuno, c’erano proprio tutti, amici zii cugini nonni e pure i vicini di casa, e ogni cosa si chiamava “Famiglia “

Le sere d’estate tutti si scendeva in piazza grande, e insieme si ballava ” Su Ballu Tundu” mentre dalle porte aperte delle case, veniva fuori un invitante profumo di brodo di casa. Ricordo sempre il camino acceso a casa di mio nonno, la sua barba bianca quando non so perché, decideva di tenerla così per tanti inverni. Le sue gote rosse una grande sveglia con due galli rossi che beccavano il tempo, le sue uova buonissime che venivano cucinate sotto la cenere.

Ricordo una generazione di donne, che aiutavano le donne, una generazione di madri coraggiose, forti e piene d’amore, ed io, seduta su un masso gigante le osservavo estasiata lavare i panni nelle acque gelide di un fiume, che non ho mai capito il perché… non faceva sentire , il freddo dell’inverno Sardo nelle loro mani.

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23 commenti

  1. salvatore litarru

    Almeno così i tetti sono tutti uguali

  2. Antonella De Murtas

    Bellissimo ❤️

  3. Magnifique !

  4. Mariuccia Picconi

    Bello il mio paese nativo 😘😘❤❤

  5. Bello da visitare e poi andare via, ma per.abitarci Pitticcu su mortoriu

  6. Pare una cartolina

  7. Grazie “Tottus in PARI” e la Sig.ra Pietrina Oggianu per aver scelto questa mia foto per l’ottimo articolo su Desulo .

  8. Desulo e Aritzo sono sempre nel mio cuore,ci sono andata tante volte in quanto ad Aritzo ci abitava mia sorella , purtroppo non c’è più era insegnante elementare

  9. Spettacolo ♥️

  10. Spettacolare 🤩🤩🤩

  11. Bellissimo paesaggio

  12. Bellissimo👏👏

  13. Benvenuto Tiberti

    Visitato a settembre Belvì, Desulo, Tonara, Aritzo

  14. Christian Schintu

    Che bello ❤️ sembra un paese nelle alpi

  15. Erminio Mattana

    Desulo è un bel paese

  16. Marignazia Zanda

    Desulo nel cuore Sempre !!!

  17. Anna Maria Pili

    Desulo il paese di mio marito bellissimo

  18. Bello .molto fiabesco

  19. Una foto spettacolare 😍 da cartolina.

  20. Stupendo

  21. Meraviglioso sembra una paese fiabesco

  22. Margherita Usai

    Bellissimo, un paese da fiaba.👏

  23. Maria Concetta Concu

    Ho sempre nel cuore il mio paese di nascita vicino a Desulo (Sorgono)

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