QUELL’ASSESSORE INADEMPIENTE! QUESTIONE TRASPORTI, IL DISAPPUNTO DELLA FEDERAZIONE DEI CIRCOLI SARDI IN SVIZZERA A NOME DEGLI EMIGRATI DELL’ISOLA NEL MONDO

Antonio Moro, Assessore ai Trasporti Regione Sardegna

Le compagnie di navigazione (TIRRENIA E MOBY LINES) escludono dalle agevolazioni dell’estensione territoriale i sardi emigrati e i loro discendenti nati fuori dai confini regionali, anche se questi sono regolarmente registrati all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) nel loro Comune d’origine, dove gran parte di loro hanno la loro casa d’abitazione primaria e vi coltivano interessi personali e famigliari, dunque sardi a tutti gli effetti che lavorano e vivono all’estero che rimangono fermamente legati alla loro terra d’origine. E l’Assessore ai trasporti della Sardegna, Antonio Moro, che fa? Si dimostra inadempiente verso la comunità dei sardi nel mondo, lasciando che le compagnie di navigazione facciano i loro grassi interessi sulla loro pelle. Tant’è che MOBY LINES e TIRRENIA, sulla base di un loro pseudo regolamento interno (mai reso pubblico e mostrato all’utenza), nega tale diritto ai figli degli emigrati nati fuori dai confini regionali perché ritengono che non abbiano più diritto di cittadinanza (e di domicilio) in Sardegna. È risaputo che si tratta di agevolazioni economiche tese a favorire l’estensione territoriale ai residenti in Sardegna e, appunto, in base alla Legge regionale n° 7/91, ai cittadini sardi nati in Sardegna e ai loro discendenti, ovunque residenti. Non si tratta, dunque, di un gesto di beneficienza delle compagnie di navigazione verso i sardi, bensì di una convenzione d’affari sull’estensione territoriale siglata tra Stato-Regione e le stesse compagnie che, per questo, incassano ben settanta milioni di Euro l’anno. Tagliar fuori una larga fascia di cittadini sardi (decine di migliaia) col pretesto di essere nati fuori dai confini regionali e nazionali, configura un duplice affare speculativo per le compagnie di navigazione: incassare 70 milioni di Euro l’anno e nel contempo fare cassa sulla pelle di quella parte di popolazione sarda nata fuori dai confini regionali e nazionali. Sulle “agevolazioni”, che non possono essere definite tali, non va sottaciuto che coloro che ne usufruiscono, per le traversate Genova – Olbia / Porto Torres e ritorno con auto a seguito, devono comunque sobbarcarsi un costo del biglietto non inferiore ai 550/ 650 Euro per singola persona, mentre un nucleo famigliare ha un costo di 1’000/1’200 Euro. Se, per contro, dovesse trattarsi di persone non originarie e non residenti in Sardegna, la somma lievita fino a 800/900 Euro per singola persona e 1’400/1’600 Euro per nucleo famigliare. È indubbio che, pur considerando le “agevolazioni” (?), ci si trovi di fronte a costi esageratamente alti, speculativi e da monopolio! Si tratta di costi esorbitanti che non hanno riscontro in nessun altro paese o regione d’Europa.  Ciò lascia intravvedere una marcata discriminazione a danno dei cittadini sardi, più in generale per tutta la Sardegna perché privata di capacità competitiva rispetto ad altre regioni d’Italia d’Europa. E il Governo regionale, l’Assessore dei trasporti in primis, cosa fa? Assolutamente niente! Tali ragioni, mi hanno indotto a inoltrare (in data 25settembre 2023) un esposto-denuncia All’Assessore dei Trasporti della Sardegna, Antonio Moro, notificando i problemi su esposti e le decisioni unilaterali prese dalle Compagnie di navigazione – MOBY LINES – TIRRENIA – di escludere gli emigrati dalle agevolazioni derivanti dall’estensione territoriale, ancorché regolarmente registrati all’AIRE nei loro comuni d’origine della Sardegna. Il problema oggetto dell’esposto coinvolge decine di migliaia di Sardi emigrati della prima, seconda e terza generazione che, pur essendo nati fuori dalla Sardegna, hanno sempre tenuto stretti legami con i loro paesi d’origine. Si tratta di un’ampia fascia di emigrati e loro discendenti, che nei loro paesi d’origine non hanno solo la residenza AIRE, ma anche una casa d’abitazione primaria, interessi personali e famigliari che li rende parte attiva della vita politica e nel tessuto socio economico del loro Paese e della loro Regione. D’altra parte, nel sistema economico e finanziario della Regione Sardegna tutt’ora confluiscono nelle diverse forme, dirette e indirette, importanti e costanti rimesse finanziarie provenienti dal mondo dell’emigrazione, che andrebbero maggiormente considerate, per dare il giusto valore al potenziale (da non perdere!) che rappresenta il mondo dell’emigrazione sul quadro politico, economico e sociale della Sardegna. È indubbio, dunque, che si tratti di cittadini italiani – Sardi – ai quali è dovuta la parità dei diritti sancita dalla Costituzione e dalle leggi vigenti sia a livello nazionale che regionale. Non possono, dunque, essere considerati cittadini di terza serie e discriminati sulla base di becere decisioni speculative adottate dalle compagnie di navigazione, per massimizzare i loro profitti già agevolati da una loro posizione di privilegio monopolistico commerciale sulle rotte da e per la Sardegna, anche grazie alla supina accettazione da parte del Governo regionale. Per le ragioni evidenziate, con l’esposto notificato all’Assessore Antonio Moro, sono state chieste risposte chiare sul comportamento scorretto orchestrato furbescamente delle compagnie di navigazione. Ma a distanza di oltre due mesi dall’esposto, malgrado due solleciti, l’Assessore dei trasporti della Sardegna, Antonio Moro, non si è ancora degnato di rispondere, ciò che conferma un suo atteggiamento anti democratico e inadempiente. Va da sé che l’iter procedurale seguirà il suo iter davanti alle istanze competenti.

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2 commenti

  1. Josiane Masala

    grande Nando Ceruso

  2. Francesco Pistis

    Condivido al 100% sia il testo che la sostanza del discorso

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