I SAVERIANI SARDI, IL RICORDO DELLE FIGURE MISSIONARIE CHE HANNO TESTIMONIATO CRISTO NEL MONDO


Il volume “Missionari e Missionarie – Saveriani Sardi Defunti”, attraverso le memorie biografiche riguardanti 27 confratelli saveriani e 11 consorelle defunte, ripercorre e rivitalizza le ricche esperienze personali di vita e di fede nel diffondere ed annunciare a tutti Gesù Cristo, con senso di estrema generosità e operatività missionaria.

La pubblicazione dona l’opportunità di scoprire e meglio comprendere il fertile terreno d’origine e identitario – le piccole e formative comunità parrocchiali locali della Sardegna – in cui hanno avuto l’impulso iniziale  tante storie di vocazioni irripetibili e generato altrettante vicende  missionarie di “martirio” e di testimonianza, interpretando interiormente l’alto senso di totale servizio all’umanità, fino ai confini ultimi e degli ultimi.

Figure missionarie di grande integrità vocazionale e spirituale, formate per immani sfide culturali e sociali, su ogni condizione “al limite” e “di confine”, motivati dal profondo mistero di rendere testimonianza di Cristo e del Suo messaggio evangelico d’amore e di giustizia a tutti gli uomini. Dunque, missio ad gentes come paradigma del fervore missionario introdotto dal Concilio Vaticano II; uomini e donne di Sardegna, artefici di una linea di missionarietà evangelizzatrice ad gentes coltivata nel dialogo, nelle azioni di testimonianza, nell’attenzione al confronto interreligioso, nella condivisione e nell’elevato rispetto alle alterità culturali.

Il testo rende omaggio alla Sardegna e ai suoi figli che si sono donati al mondo missionario saveriano; se ne narra la storia e la presenza  nelle case di formazione (Tortolì, Macomer, Cagliari) e dal 1985 la proficua e stabile azione delle Missionarie di Maria a Oristano. Si ricordano le idealità di padre Mirto, nel 1947 a Tortolì, come seme fruttifero di entusiasmo missionario nell’Isola e a seguire i profili dei padri Angelo Lampis, Serafinangelo Muscas, Mario Delrio, Giovanni Angius, Pietro Marchesi, Valter Giua, Salvatore Deiana, Giovanni Picci, Antonio Ibba, Salvatore Mellai, Flavio Cossu, Pietro Edmondo Lamanna, Giuseppino Mattu, Ivaldo Casula, Dorio Mascia, Bruno Spina, Giovanni Pes, Sebastiano Murgia, Bruno Orrù, Alessio Cabras, Remigio Serra, Luigi Caria, Angelo Pisano, Alfio Coni, Giuseppe Tavera, Guglielmo Saderi, Giuseppe Scintu e delle sorelle saveriane Missionarie di Maria: Caterina Loi, Felicita Tatti, Efisia Fadda, Francesca Pierina Sechi, Francesca Manca, Ersilia Picci, Dolores Isgrò, Caterina Sias, Stefanina Loi, Maria Rosaria Garau e Giuliana Picci.

Alcune figure di missionari ricordati nel volume sono vive nei miei ricordi personali, legati agli anni delle scuole medie e prima superiore frequentati nell’Istituto Saveriano di Macomer. Ricordo, tra gli altri, padre Alfio Coni (1942-2019) di Ales, conosciuto negli anni 1970-71, sensibile educatore e “compagno” coinvolgente in intense partite di calcio; appassionato di fotografia, amava cogliere la bellezza e la semplicità divina della natura. A lui devo la prima scoperta e visita dei luoghi gramsciani.

Altro missionario indimenticabile è padre Angelo Lampis (1901-1973) di Arbus, conosciuto come “il patriarca” ed infaticabile “luminoso” evangelizzatore in Cina, dove subì la prigionia in campo di concentramento, la persecuzione ed infine la dolorosa espulsione dopo la Grande Marcia e  con l’avvento al potere di Mao Tze Tung. La Cina, l’ideale sogno di Francesco Saverio, con la creazione  di Guido Maria Conforti dell’Istituto per le  Missioni Estere aveva registrato una continuativa presenza missionaria dal 1899 al 1953. Sul finire degli anni ’60 i giovanissimi sentivano i fermenti politicizzanti della società e non era raro “l’entusiasmo e curiosità” (anche nel mio caso a Macomer) per il Libretto Rosso con le citazioni dalle opere di Mao: nel mondo occidentale e nell’area dei movimenti anticapitalismo, alimentavano un’idea di socialismo reale. Padre Lampis, dall’alto della sua esperienza diretta, mai si sottraeva all’argomento Cina; nel caso specifico dei dubbi pensieri del Libretto ne frenava gli scontati slanci euforici da quattordicenni con acute analisi sociali ed evidenziando le molteplici “contraddizioni” della propaganda politica filo-maoista.

Salvatore Deiana

Una memoria particolare corre al mio coetaneo Salvatore Deiana (1956-1987) di Ardauli, un “martirio” contrassegnato da una morte tragica che, dopo troppi anni di silenzio, richiede il forte bisogno di verità e giustizia. Tore concluse la sua esistenza a soli 31 anni e dopo quattro anni di missione in Brasile, in un incidente al Km 23 della Trans-Amazzonica il 16 ottobre 1987. Allora si parlò di “incidente premeditato” per colpire l’azione del vescovo di Xingu dom Erwin Krautler e dei suoi missionari, impegnati a sostenere le proteste dei contadini: proprio in quei giorni si attuavano diverse manifestazioni davanti alle sedi governative. Nessuna inchiesta fu avviata per chiarire la dinamica e la responsabilità dell’incidente, provocato da un  camion “lanciato a forte velocità” contro l’auto occupata dal vescovo, da padre Matteo, dall’animatrice laica Sonia, feriti, e da Tore che perisce istantaneamente. Nella relazione  che il vescovo di Xingu presentò a suo tempo all’assemblea dei Vescovi del Brasile escluse “senza ombra di dubbio l’ipotesi dell’incidente “, parlando di tentato omicidio nei suoi confronti e di omicidio per padre Tore. Dal febbraio 2018, ad Ardauli, il missionario è ricordato nel “Giardino dei Giusti”, area verde di Piazza Matteoti: luogo simbolo con albero e stele per non dimenticare Tore e  la sua “missione religiosa, umana e sociale a beneficio dei popoli indios, dei contadini senza terra e della foresta pluviale, cuore della biodiversità planetaria”.

L’opera, a cura dei Missionari Saveriani di Cagliari, è frutto del laborioso lavorio di padre Oliviero Ferro. Stimato e apprezzato  giornalista pubblicista,  di origine piemontese, collabora attivamente al giornale e radio diocesana di Cagliari. In Sardegna dal 2020, attualmente impegnato nell’animazione missionaria, dopo essere stato per tre lustri in Congo RDC e Camerun.

Il libro può essere richiesto a: Missionari Saveriani via Sulcis 5  09121 Cagliari; alla mail: cagliarisx@gmail.com o al numero telefonico 070 290891.

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