VENTI SEDIE VUOTE NEL SILENZIO DI URI: LA PRESENTAZIONE FANTASMA PER ‘MADRE ISOLA, FESTIVAL ITINERANTE DELLA LETTERATURA E DELLE ARTI’

Emma Fenu e Pier Bruno Cosso

Una bellissima presentazione fantasma davanti a venti sedie vuote? Fatto!

Grazie al sindaco di Uri che ha collaborato con noi mesi per organizzare una serata dedicata alla letteratura e alle arti. Ma poi dov’era?

L’idea era, è, nonostante lui, molto bella e impegnativa. Così è nato il “Madre Isola, Festival itinerante della letteratura e delle arti”. L’abbiamo portato con grande successo a Sassari, alle Messaggerie Sarde, poi a Lula (NU) e ieri a Uri (SS). Ma presto andremo a Cagliari, a Siurgus Donigala , a Muravera, a Elmas, per far incontrare il pubblico con autori, scrittori, poeti, musicisti e artisti. Un’iniziativa trascinante d’entusiasmo di cui parleremo ancora

Il pubblico in un confronto con noi, per costruire insieme una serata di libri, musica e arte. Lo sappiamo: l’impegno è altissimo e la soddisfazione sempre poca. Ma di Uri ci resterà il selciato deserto, i potenti zampilli solitari della fontana, e quella leggera brezza fresca che giocava allo slalom tra venti sedie vuote.

Grazie signor sindaco per aver portato e disposto in buon ordine tante belle sedie di plastica marron uso ufficio. Ma lui, poi, dov’era?

Una scrittrice di romanzi e di saggi, Emma Fenu, una poetessa Maria Piras, un cantautore, Francesco Pais, e io con con le mie storie di diversi romanzi pubblicarti. Arriviamo per tempo, proviamo tutto, l’amplificatore, i microfoni, la chitarra. Aspettiamo…

Avevamo interessato anche la Proloco, una associazione che a Uri è attiva dal 1989 per organizzare eventi. Arrivano, ci dicono che hanno bisogno di un po’ di tempo per organizzarsi, e spariscono. Abbiamo capito, stasera a Uri un vento estivo misterioso inghiottisce le persone, e le catapulta in un iperspazio dove non esistono libri, musica e parole. Vero signor sindaco? Ma dov’è andato?

Ecco che arriva qualcuno, finalmente. Un contadino anziano in sandali ci saluta sorridendo, ci oltrepassa per arrivare alla fontana, dove si lava con cura piedi e ciabatte: «Buona sera a voi, perché non approfittarne? Tanto l’acqua c’è». Sorride gioviale e giovale sparisce.

«Ma aspetti, dobbiamo parlare di musica, dobbiamo parlare di li…». Inghiottito anche lui dal mostro delle sedie vuote.

Riguardiamo tristemente il programma, che ci è costata tanto, e vediamo che la serata e il posto sono quelli giusti, ma forse anche la locandina ha sbagliato strada e non è approdata in Municipio: «Signor sindaco le era arrivata la locandina? Signor sindaco, ma dov’è?».

Gli scrittori lo sanno, che può capitare una serata sbagliata con poca gente, e che anche il sindaco non possa venire, e mandi in rappresentanza un paio di consiglieri e l’assessore alla cultura. Lo fanno perché magari alla cultura ci credono, oppure perché hanno sacro rispetto per i cittadini e per il loro stesso ruolo. Ma stasera solo l’acciottolato chiaro, lo scorrere impetuoso e incessante della fontana, e due signore che ci guardano sorprese e scorro via.

Si ristabilisce il silenzio. Il silenzio vince su tutto. Continua…

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48 commenti

  1. È bellissima questa cosa Pier Bruno. Tu potevi parlare e dire tutto quello che il cuore diceva e così pure Emma….

  2. Mi dispiace immensamente , può succedere , coraggio avrete altra accoglienza in altri luoghi , fa male pensare a chi in loco non si è degnato neanche di salutare , dove finirà l’ ospitalità sarda ? Noi a Muravera stiamo stiamo organizzando per voi .

  3. Se organizzavi la sagra delle lumache, avresti visto come il sindaco sarebbe andato!
    E non solo quel sindaco, magari migliaia di persone.
    Questa è la situazione che viviamo chi organizza con impegno eventi culturali.
    Forse dovremmo mollare? Siamo resistenti più dell’acciaio, lasciamo pure che le lumache si affoghino nel sugo che bolle. Dalla pancia al bagno il passo è breve.
    Non aggiungo altro. Forse mancava l’aglio!

  4. Sono sbalordita. Che tristezza! Le assenze parlano del vuoto nel quale siamo immersi e dove rischiamo di sprofondare. Ma a voi non accadrà, non vi lascerete scoraggiare e continuerete il vostro viaggio. La forza la trarrete dalla passione che vi guida, convinti che non possa esistere progresso senza la bellezza dell’arte.❤

  5. Ma non é andato nessuno a vedere la presentazione? Non ho capito

  6. Mirella Morelli

    Gli scrittori lo sanno.
    I curatori, pure.
    Gli organizzatori di eventi culturali sanno che talvolta viene preferita una sagra con vino e porchetta. Lo so, lo so, non si dice: perché fa male.
    Si sussurra. Ma si sa, quando si inizia a organizzare un festival il terrore è sempre quel flop, quelle sedie vuote, quel silenzio.
    Immancabilmente arriva, per fortuna solo talvolta.
    E allora che si fa?..
    Si riparte! Ben consapevoli che non è colpa nostra, non è colpa nostra, non è colpa nostra!
    Peccato per chi non c’era, non per noi che ci abbiamo provato😆
    E via, avanti, più forte, sempre!
    In bocca al lupo a Madre Isola👏👏Da adesso, sola discesa

    • Mi dispiace ma io non ci sto a tutta questa sceneggiata. Quanto scritto sotto forma di articolo non fa altro che inquadrare il nostro paese come un posto di ebeti e ignoranti. Quanto scritto vuol quasi porre sotto pessimi riflettori il nostro Sindaco, uno che proprio di cultura, letteratura e tradizione se ne mette in tasca parecchi per preparazione, passione e massima attenzione anche per il ruolo che ricopre a Uri. Inoltre, visto con quanta cura organizza e partecipa in prima persona decine di eventi dello stesso genere ogni anno viene davvero da chiedersi se non manchi qualche importante tassello alla versione del vostro racconto sull’evento in quel paesello che vi ha ospitati.
      Uri non è come lo rappresentate in questo articolo e il nostro Sindaco, oltre che essere un uomo di cultura, è anche persona molto attenta alla cura dei rapporti relazionali e del bon ton in quanto ad ospitalità.
      Giampietro Vargiu

  7. Oddio mi dispiace davvero molto

    • Io cittadina di Uri sarei venuta se l’informazione fosse passata😞come per questo post, apparso per caso nel mio cellulare,in un attimo di tempo per leggere mail e comunicazioni.. Mi spiace perché queste iniziative favoriscono anche la condivisione di conoscenze e la socializzazione ( oramai sempre più delegata ai freddi like e mi piace).. per un futuro mi piacerebbe che si condividesse…non solo su fb o altro ma con tutti i canali di informazione disponibili per dare la possibilità anche a chi non è “Nato digitale” o “improvvisato tecnologico” di partecipare e conoscere. Grazie. Scusate per il commento lunghissimo e mi spiace per la serata 😞

  8. Giuseppina Carta

    Mi dispiace. Da fastidio ma sono sicura che la prossima andrà meglio. Non scoraggiamoci. Lo dico a voi ma lo ripeto a me stessa .

  9. Tranquille ragazze accade prossimo giro prossima corsa. Accade a tutti

  10. Maria Giovanna Campus

    Ho letto con crescente’amarezza e posso immaginare quanta ne abbia ingenerato in voi l’inutile attesa. I veri perdenti sono i cittadini del paese che hanno sprecato l’ occasione. Quanto a voi, state già andando avanti: buon proseguimento! 🍀

  11. Pier Bruno Cosso

    I libri sono poco attrattivi? No solo un sindaco negativo

  12. Anna Maria Ventroni

    Che tristezza leggere questo post!
    Complimenti soprattutto al primo cittadino.

  13. Ebbene sì, succede a volte per colpa di chi organizza, ma stavolta no, a volte perché la cultura, la determinazione, la passione, lo studio, l’accoglienza valgono meno di tutto. Di quale tutto? Bisognerebbe chiederselo. Io non mollo perché ci sono paesi e persone con cui ho voglia di confrontarmi. Buon festival a noi e complimenti a Pier Bruno Cosso che solo per questo articolo meriterebbe di essere seguito in tutte le piazze 💪🏻

  14. Grazie Pier Bruno Cosso per la descrizione perfetta di una serata che si è rivelata deludente e desolante. La vittoria è sempre di chi si impegna per progetti ed eventi che possono solo aggiungere valore a noi stessi e agli altri. Quindi sempre a testa alta senza mai perdere l’entusiasmo e la determinazione. 👏👏👏👏

  15. Valentina Caboni

    Che dispiacere!

  16. Alessandra Sorcinelli

    Può capitare

  17. Agnese Pasquale

    Purtroppo la bellezza della letteratura e delle arti non viene più tanto incentivata e compresa…Mi dispiace,avrete sicuramente qualche soddisfazione altrove.❤🌹

  18. Perle ai 🐖

  19. Questa società è lo specchio della pochezza. Bisogna avere caparbietà e coraggio per continuare a divulgare cultura, bellezza e armonia. Complimenti a Emma e a tutti i suoi collaboratori, autori per la determinazione.

  20. Siete comunque una squadra vincente, 😘

  21. Maria Antonietta Macciocu

    Succede. Una volta in una biblioteca zero persone

  22. Ok il sindaco non c’era, non si è presentato nessuno.
    Premetto , ieri era l’ ultimo diventò della Rassegna Letteraria Muraverese, nonostante il patrocinio del Comune, non ho mai visto presenti alle nostre serate gli amministratori in maggioranza e il sindaco , presenti ad altri eventi , sagre e sport si .Ma tutta l’ organizzazione ha lavorato sui social e con le locandine .Abbiamo avuto serate col pienone ,,alcune meno , ma mai zero presenze .Penso dobbiamo pensare perchè quel vuoto .Chi c’era in loco per gli inviti? Se il festival non aveva contatti diretti sul posto , forse sarebbe stato meglio ,puntare a altri luoghi più accoglienti . La mia vuol essere una critica costruttiva, penso dobbiamo valutare meglio anche i luoghi dove il festival deve fare tappa.Posti dove la cultura trova spazio w persone collaborative . Il patrocinio del comune , le sedie in una piazza non servono se non hai li chi ha preparato il terreno con le persone , sono le persone che ti garantiscano il loro impegno nel pubblicizzare in più modi l’ evento , un invito personale, fatto a voce , insistere con un conoscente ,può essere più proficuo di tanto altro.Per esperienza di tanti anni da libraia e organizzatrice di rassegna, so quanto sia importante fare rete con le persone per avere collaborazioni, chi è coinvolto partecipa , questo vale con le associazioni, come con i singoli e la bibliotecaria . In questo modo riesci a far diventare abbitué persone che non pensavi, è un lavoro faticoso . Uri ha sprecato un opportunità, mi dispiace perchè lo stesso evento in altro luogo avrebbe avuto un’ accoglienza diversa e ripeto sindaco o non sindaco . Avessi avuto io la possibilità di una seconda presentazione a Muravera o nella mi zona , sicuramente qualcuno ci sarebbe stato , non perché sono brava , ma perchè so quanto lavoro c’è da fare , sono una libraia stolcherante in senso buono .Comunque ,anche questa esperienza penso abbia insegnato qualcosa. Teniamone conto ,anzi sarebbe bene discuterne a livello di organizzazione , non ci sono energie , soldi e eventi da sprecare con chi non merita ,forse i luoghi difficili, vanno lasciati a quando si avrà più esperienza e risorse .

  23. Quanti festival ci sono in Sardegna?

  24. Leonardo Boscani

    Ci vuole o una Lamborghini, o un selfie sicuro con l influencer di turno o lo spuntino per riempire un festival in Sardegna.

  25. Mi dispiace! Peggio per gli assenti. Non sapranno mai cosa si sono persi .

  26. ci scriverei un bel racconto…

  27. Maria Francesca Mureddu

    Un festival non si nega a nessuno in provincia…

  28. Marina Agostinacchio

    A me capitò a Brescia, anni fa. Ero stata invitata dall’ editore a presentare il libro, appena pubblicato con lui, alla fiera del libro di case editrici diverse.
    Tanta gente, tanto movimento.
    Arrivate al padiglione assegnato, un’ amica che mi avrebbe presentata, proiettando immagini con musica e dialogando con me sulle poesie del libro, al vedere solo i due custodi, adibiti al padiglione, facenti funzione di pubblico, rimase senza parole.
    Eseguimmo tutto ugualmente: lettura, dialogo, proiezione di immagini, sincronizzazione con la musica. Almeno si deliziarono i due messi a guardia del padiglione!
    E pensare che l’ editore non aveva fatto nulla per organizzare l’ evento.
    Mi sentii mandata allo sbaraglio.
    Che dire di più?

  29. Pier Bruno Cosso

    carissima Manuela, hai perfettamente ragione, e infatti quando si va in paesi dove non si conosce nessuno ci si affida a chi ci ospita, confidando che faccia tutti i passi che dici. Come fai tu, e si vede, e come fanno tanti altri, Ma essere ospitato da chi promette tanto, e sembra sinceramente interessato, e poi non si cura, o sparisce, è davvero deleterio. Certo che con i politici il rischio è sempre molto alto

  30. non so se ci siano più festival o più sindaci ignoranti…

  31. Vorrei sottolineare una finezza dell’articolo di Pier Bruno Cosso che non è rivolto a un uomo. Rileggetelo e vedrete la figura dell’ intellettuale nel nostro contesto sociale, del laureato che espatria, di chi attende giustizia. O forse sono troppo affascinata dal leggere fra le righe.

  32. Vissuto sulla mia pelle in un altro paese. Ci siamo fatti una chiacchierata con le bibliotecarie, bevuti un aperitivo e via. Certo, non fa piacere, tanto più se si sono percorsi molti chilometri.

  33. Ciò che viene esposto non rispecchia Uri e il sindaco , sempre presente e in prima linea per valorizzare la cultura dei libri e qualsiasi manifestazione . Questa è una diffamazione poetica che lascia l’amaro in bocca. Mi auguro si faccia chiarezza. Imparare a pubblicizzare , a coinvolgere i luoghi nei quali si presentano i libri , il sindaco di Uri è sempre in prima linea , tutto ciò è molto strano, probabilmente anche gli autori hanno qualche lacuna.

  34. Mariangela Vargiu

    Le spiegazioni approfondite del Sindaco chiariscono bene la situazione reale, molto diversa da come appare nel vostro articolo. Tutti sanno quanto il Sindaco, l’amministrazione comunale e la Bibliotecaria siano sensibili e puntuali nell’attenzione agli eventi di carattere culturale.
    Una migliore e più puntuale organizzazione sarebbe stata risolutiva.
    Uri e gli Uresi non meritano la descrizione e l’immagine emersa nell’articolo.
    Saluti e auguri per i vostri prossimi eventi.

  35. Che tristezza

  36. Tottus in PARI complimenti per la figuraccia 😉 la disonestà intellettuale ripaga sempre profumatamente.

  37. Dominique Dettori

    il sindaco ha fatto il suo dovere e lei doveva scendere dal piedistallo. Altrimenti il sindaco poteva fare come qualche altro sindaco che gli ha rifiutato la piazza

  38. Grazia Villasanta

    Pensavo non potesse mai succedere……

  39. Antonella Podda

    Tutti stupiti che ci siamo stupiti 🤦‍♀️ certo che è difficile da capire .

  40. Quirico Dettori

    La comunicazione prima di tutto,cara Lella se non eri al corrente di quanto successo,cerco di spiegarlo. Matteo credo che sia il sindaco che ha portato avanti le serate culturali più di tanti altri, ha sconsigliato vivamente di non fare quella serata in quella data perché c’era la festa della Madonna della Pazienza,li ha informati che lui non avrebbe potuto presenziare,ma che ci sarebbe stato il v. sindaco, che così è presentato dopo 15 minuti e non c’era più nessuno, il pomeriggio hanno chiamato dicendo che non c’erano sedie ,allora il sindaco ha trasportato da solo ben 24 sedie,poi voglio ricordare che l’amministrazione comunale tramite la biblioteca da il patrocinio ,il suolo pubblico gratis ,ma non credo che debba pensare anche al pubblico, è mancata la comunicazione o la pubblicità , è mancato anche G.M. Virdis, perché? Secchi ha presentato un libro e hanno partecipato più di cento persone, perché?comunicazione,io stesso ho presentato cc due libri ,la prima volta 200 persone,la seconda oltre alla pre senza delle autorita civili e militari , c’è stata la partecipazione di due vescovi con un pubblico di oltre 230 persone,bene l’indomani mattina mi è stato chiesto :come hai fatto a portare tutta questa gente?ho risposto:COMUNICAZIONE

  41. Si credo anch’io che il sindaco avrebbe dovuto fare da cassa di risonanza per l’ evento e magari mandare una rappresentanza che mostrasse interesse e partecipazione per i temi. Ma allo stesso tempo è mai possibile che si tutta la cittadinanza di Uri , nessuno sia stato se non interessato almeno incuriosito dai temi affrontati in quell’ occasione?

  42. Gabriella Cocco

    Invece è successo. Vorrei poter credere, che si sia trattato di una carenza, dovuta alla scarsa informazione. Purtroppo, così non è, e mi duole appurare, che l’empatia per la cultura, sta scivolando lentamente nel totale disinteresse, da parte dei cittadini. In generale si avverte una disaffezione, verso tutto ciò che è conoscenza. Mi dispiace tantissimo per Emma Fenu, scrittrice raffinata, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, e del quale apprezzo il suo grande impegno culturale. Impegno che non verrà meno, dopo questa esperienza, che sarà senza ombra di dubbio, motivo di nuove collaborazioni e stimolazioni per nuove avventure

  43. Rossana Serafini

    Mamma mia che tristezza 🥺 a incominciare dal sindaco che di certo ha fatto una magra figura 😡 bel esempio complimenti 👏👏👏👏

  44. Innocenzo Satta

    tristissimo……sotto ogni punto di vista.

  45. Probabilmente non c’è stata una buona comunicazione,

  46. Mi sa che non ci sarà una prossima volta e con ragione….

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