DAL 17 AL 22 AGOSTO A MOGORO, “PEDRAS ET SONUS JAZZ FESTIVAL” DEDICATO A MICHELA MURGIA

Zoe Pia

Mogoro si prepara ad accogliere l’edizione estiva del Pedras et Sonus Jazz Festival 2023, quest’anno dedicata alla scrittrice Michela Murgia, scomparsa il 10 agosto.

“Quando mi è giunta la notizia della morte di Michela Murgia è stato un tonfo al cuore – dichiara Zoe Pia, direttrice artistica del festival giunto alla sesta edizione – le lacrime si sono, però, trasformate presto in sorrisi colmi di riconoscenza, mentre ripercorrevo le ultime interviste e dichiarazioni da lei date.

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Una donna shardanica che ha tracciato una rotta verso il futuro e ha spinto a prendere in considerazione prospettive importanti per un forte sviluppo etico della nostra nazione”.
    Dal 17 agosto al Nuraghe Cuccurada inizieranno i concerti anticipati dai rituali con alcune delle maschere tradizionali dell’isola nostra. Tra gli ospiti in cartellone il Me’Ta Quartet Reloaded con Antonello Salis, Fabrizio Sferra, Sandro Satta e Riccardo Lay, Zoe Pia, il trio della cantante e pianista Yumi Ito, la cantante Camilla Battaglia, il contrabbassista Paolo Damiani, il progetto Le Scat Noir e la cantante Claudia Aru.
    Parteciperanno ai concerti del festival alcune tra le maschere tradizionali sarde più rappresentative come Su Boe, Su Merdule e Sa Filonzana di Ottana, il Gruppo Etnico Cultuale Mamutzones de Samugheo e le Janas e Amaymonaus di IlBono. Torna anche l’appuntamento con Jatzilleri, il festival nel festival che vive nei locali di Mogoro: tra i protagonisti Antonio Floris, il PNL Swing Trio, Irene Serra e il duo Mebitek e Miriana Millapan.
    Pedras et Sonus Jazz Festival è organizzato dall’omonima associazione, con il sostegno del Ministero dei Beni e Attività Culturali, Fondazione di Sardegna, Comune di Mogoro, Corsica e Sardinia Ferries, e il supporto di numerosi partner. Giovedì 17 agosto alle 21 aprirà il festival la direttrice artistica Zoe Pia con il suo nuovo progetto in solo Mascheras, un susseguirsi di impressioni sonore legate al concetto di maschera, visto non come artificio per nascondersi, ma come strumento per contattare una parte di sé e comunicarla agli altri, andando a esplorare la poesia del mistero ontologico e dell’anima altrui. Protagonista subito dopo sarà il Me’Ta Quartet Reloaded di Antonello Salis (pianoforte e fisarmonica) con Sandro Satta (sax alto), Riccardo Lay (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria).

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