GIUSEPPE MERCURIO: STUDIO, CULTURA E IDENTITA’. INSEGNANTE E DIRETTORE DIDATTICO, SI DEDICO’ ALLA RICERCA PER LA SUA OROSEI E LA BARONIA

Giuseppe Mercurio

di LUCIA BECCHERE

Insegnante elementare, dopo la laurea in pedagogia a Cagliari, Giuseppe Mercurio nato ad Orosei nel 1919, è stato direttore didattico a Fonni, Siniscola e Milano dove è vissuto per oltre 30 anni fino alla sua morte avvenuta nel 1994. Ispettore scolastico, poi Presidente dell’Unione Nazionale Direttori e Ispettori Scolastici (UNADIS), giornalista pubblicista ha collaborato a riviste pedagogiche e diretto il mensile Direzione e Scuola. Fra le sue opere pubblicate postume gli Actus Apostolorum, traduzione in sardo-baroniese degli atti degli apostoli, S’Allega Baroniesa, grammatica del sardo-baroniese e Il tesoro di Kala, un racconto considerato dall’autore “un atto d’amore verso la propria Terra d’origine e la gente di Baronia”. Di prossima pubblicazione numerosi testi riguardanti la storia, la poesia, il costume e la tradizione del suo paese.

Poiché intendeva valorizzare il potenziale culturale di Orosei e di tutto il territorio, aveva elaborato un progetto di ricerca interdisciplinare, ancora oggi sconosciuto, fondato sull’istruzione e sulla formazione della persona all’interno di una comunità. La sua ricerca didattico-umanistica-divulgativa, durata oltre 35 anni, si fondava sull’idea di “curricolo aperto” dove interagivano varie branche del sapere, in particolare sullo studio e la conoscenza delle fonti. Mercurio lo ha fatto da una visione privilegiata, quella dell’insegnante che voleva divulgare la realtà politico-sociale-culturale quando ancora non si parlava di ambiente, di natura, di territorio e di patrimonio linguistico.

Alla fine degli anni 50, quando scrisse Il tesoro di Kala, era l’unico nel paese ad aver conseguito un titolo di studio. Pubblicato dalla famiglia con la collaborazione del comune di Orosei nel 2008, questo racconto è il suo testo più identitario. Ambientato ai primi del secolo scorso, narra storie di ragazzini alla ricerca di un tesoro che da millenni giaceva sepolto nel villaggio di Muros a 10 chilometri dal paese, un sito archeologico che l’autore, nel voler sensibilizzare la classe dirigente, intendeva sottrarre all’anonimato, al saccheggio e alla macchia incolta che lo nascondevano agli abitanti del luogo e ai numerosi visitatori delle spiagge che caratterizzano quel tratto di costa orientale. Solo intorno agli anni 70 i politici cominciarono ad interessarsi allo studio del folclore e delle tradizioni popolari, fino a quel momento appannaggio di pochi studiosi.

Nel testo notevoli le informazioni che riguardano la storia, il territorio, i miti e le tradizioni intese in senso antropologico, molte delle quali tramandate per via orale. Viene descritta la società del tempo, oggi trasformata per l’apporto della tecnologia, da interventi politici ed economici, dai cambiamenti sociali dovuti al fenomeno del modernismo e della globalizzazione che spesso minano l’identità di un popolo.

“Raccontava il suo paese – ha detto il figlio Stefano ingegnere in pensione -, esattamente come lo descrive nel Tesoro di Kala.  Attorno alle storie si snodano la cultura, i valori della sua famiglia e della gente oroseina. Il paradiso vissuto da ragazzino, doveva essere preservato prima che tutto andasse perduto.Era una persona onesta, socievole e disponibile. Non incline ai compromessi. A scuola, dove era molto stimato, ha sempre privilegiato le attività culturali volte ad arricchire l’istruzione e la formazione degli alunni.

Vorrei venisse ricordato – ha concluso – per la sua integrità morale, il suo impegno civile e le sue ricerche, ma soprattutto per l’amore verso la sua gente e la sua terra. Faceva sua la citazione di Orazio: Coelum, non animum mutant qui trans mare currunt (mutano non il loro animo ma il cielo coloro che vanno per mare)”.

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Un commento

  1. Omine saviu e de grande cultura Pini nu Mercurio, chi at istidiatu, documentatu e iscrittu de una comunidade sarda e non solu, in su tempus de cambiamentu de agro-pastorale ad agro-industriale e turistica.

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