AL CIRCOLO “MONTANARU” DI UDINE, IL CONCERTO DI NATALE CON I CORI “SANTA BARBARA” DI SOLANAS (OR) E “TURDION” DI CAVALICCO (UD)

di PAOLO CERNO

Cosa hanno in comune la frazione di Solanas in quel di Cabras (OR) e quella di Cavalicco in comune di Tavagnacco (UD)?

Poco o nulla, si direbbe di primo acchito; invece hanno molto, anzi moltissimo. Hanno l’amore per quella lingua universale che è la musica che tutti accomuna, tutti comprendono e tutti allieta.

Ne hanno dato un’entusiasmante prova il 17 Dicembre al Circolo Sardi “Montanaru“ di Udine il coro Popolare maschile “Santa Barbara“ di Solanas (OR) e il coro misto  “Turdion“ di Cavalicco  (UD) alternandosi, è proprio il caso di dirlo: “ritmicamente “, nell’esecuzione  calorosamente applaudita, di brani,    noti o notissimi come la friulana Schiarazule-Maracule e l’avvincente Alleluja in calda versione sarda.

Tante e tali sono le affinità che legano chi, con non lievi sacrifici personali, si dedica al canto corale che, sicuramente coi buoni uffici del nostro Presidente Domenico Mannoni, i due cori si sono gemellati con reciproco scambio di doni e gagliardetti e l’auspicata promessa, dell’elegantissimo coro friulano, di un prossimo sbarco nelle limpide acque del golfo d’Oristano inghirlandato da candide spiagge, come abbiamo potuto apprezzare dal breve filmato, con le gentili parole d’invito e benvenuto da parte del sindaco di Cabras, proiettato prima delle esibizioni dei due cori.

Sempre all’inizio della bella serata, il Ns. Presidente ha riassunte le attività svolte durante l’anno che, non senza un velato moto di legittimo orgoglio, sa d’essere, nell’operatività e nel parere di soci e non, l’apprezzato “fiore all’occhiello” … dei circoli sardi regionali.

Poi, come accennato all’inizio, siamo stati cullati dalla musica, più sacra che profana dei due cori, con una parte predominante delle “robuste” voci maschili Sarde, magistralmente dirette dal simpaticissimo “maestro” che ha sottoposto i suoi 14 esecutori ad un autentico “tour de force”, essendosi esibiti, la sera dell’arrivo in terra friulana, nella chiesa di Sant’Osvaldo e la domenica 18 nel Duomo di Udine, accompagnando in “limba”, tutta la Sacra Liturgia, con visibile soddisfazione di tutti i fedeli.

E non solo, la sera del concerto nel Circolo, fra un assaggio e l’altro dei sapidi manicaretti isolani, si sono lasciati coinvolgere estemporaneamente, in brevi e nostalgici brani dell’incantevole penisola del Sinis, ricca di risorse naturali e culturali che spaziano dalle più arcaiche-preistoriche vestigia fino alle odierne freschissime risorse eno-culinarie.

Non poteva concludersi in modo migliore l’annata social/lavorativa del nostro Circolo “Montanaru”; ne auspichiamo un presto rinnovellarsi.