LA MISSIVA PARTE DAL SINDACO DI OROSEI, CITTA’ CULTURALMENTE LEGATA AD ODESSA: SIGNOR PUTIN, BASTA BOMBE AD UMANITA’ E CULTURA!

di ELISA FARRIS e TOMMASO ESCA

Come Amministratore e cittadino Sardo, Italiani ed Europei La invitiamo a desistere dalla prosecuzione di una guerra devastante, che unilateralmente ha coinvolto la nazione Ucraina.

Sono vostri fratelli e sorelle, Gli Ucraini, dell’intero popolo Russo e di tutta l’Europa.

Lei si Sente sempre accerchiato, pur essendo enormemente più forte e più potente ma non è possibile nel 2022, massacrare civili inermi e senza colpa.

La preghiamo di mettere fine a bombe missili e cannonate e tutte le diavolerie guerrafondaie che stanno portando morte e distruzione in paesi e città ucraine ricche di civiltà e cultura europea;

 dopo aver occupato la penisola di Crimea senza colpo ferire, le mancava quel grande e prezioso gioiello che è il porto militare e civile e la città Di Odessa sul Mar Nero.

Questa città è impregnata di cultura e arte non solo Ucraina, russa Europea, ma dell’intera Umanità.

La preghiamo: “non la bombardi e non distrugga la sua Umanità, i suoi maestosi monumenti, i palazzi in stile ‘700 italiano, le grandi opere pubbliche grande patrimonio dell’umanità ove hanno operato maestranza italiane e anche sarde che sin dai primi anni del 1800, insieme a San Pietroburgo, sono diventate due bellissime città, le più italiane dell’estremo est europeo.

Ancora, la caldeggiamo, non cannoneggi il centro storico di Odessa dove un nostro concittadino di Orosei, l’architetto Francesco Carlo Boffo, è stato il primo e maggior artefice nel progettare e far eseguire autentici capolavori neorinascimentali, ancora oggi ben conservati i quali: il Palazzo civico comunale, il museo civico, i colonnati davanti al porto, la famosa scalinata Potemkin e le numerose ville e palazzi signorili ancora oggi fiore all’occhiello di quella città.

L’architetto Francesco Carlo Boffo nacque ad Orosei alla fine del 1700, studi di architettura a Torino, opera giovanissimo in Svizzera e Polonia, dove completa la sua formazione, per trasferirsi poi a Odessa nei primi dell’’800 ingaggiato dalla Principessa Russa Elisabeth Branicka che insieme al suo consorte, fu sua Mecenate. Per i suoi meriti artistici e culturali, nel 1828 viene fu insignito dell’ordine di Vladimiro di quarto grado, che gli dava i diritti della nobiltà ereditaria Russa.

Insieme a lui furono numerosi gli architetti e ingegneri italiani, suoi collaboratori, che fecero di Odessa un gioiello Architettonico.

La comunità Sarda, e in particolare quella di Orosei culturalmente legata alla città di Odessa, si è già attivata per l’accoglienza dei fratelli Ucraini, così lontani e così vicini a noi, con varie iniziative di solidarietà e di ospitalità nel proprio territorio. Un piccolo contributo a questa enorme tragedia.

Ecco signor Putin, perché le chiediamo di desistere: basta guerra!! basta bombe!! Basta distruzione e morte!!

Vogliamo tutti vivere in pace con lei e con il popolo russo, Odessa e l’Ucraina sono la vita, la storia e l’umanità dell’intera Europa!

Se riterrà opportuno ascoltare questa nostra umile preghiera di desistere da tanta violenza le saremo infinitamente grati, che Dio la conservi in salute e in pace con i popoli vicini e lontani e con l’intera umanità.

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Un commento

  1. L’arte e la cultura costruiscono ponti e la pace . Vanno protette dalla guerra. C’è un pezzo di Italia e anche di Sardegna nelle città ucraine sotto bombardamenti.

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