NO A SA GHERRA: LA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI SARDE IN ITALIA ESPRIME SOLIDARIETA’ AL POPOLO UCRAINO

L’invasione dell’Ucraina per mano della Russia di Putin ha profondamente scosso la comunità internazionale testimone della terribile aggressione a una nazione indipendente in piena Europa. Tutti quanti siamo stati sommersi da immagini e notizie, in un turbinio di emozioni: angoscia e paura, rabbia e sopraffazione, empatia e tristezza.

Anche dal mondo dell’emigrazione sarda FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) arriva alto il messaggio di solidarietà per il popolo ucraino: “NO A SA GHERRA”. 

“Vogliamo esprimere la nostra vicinanza al popolo dell’Ucraina, nella speranza che il conflitto termini quanto prima e che si trovi una soluzione” afferma il presidente Bastianino Mossa “Il nostro è un messaggio di solidarietà a tutti i cittadini di quei territori, e in particolare ai bambini vittime innocenti dell’orrore di questa guerra”. Unanime il coro delle 70 associazioni dei sardi che fanno parte della FASI “Siamo contro qualsiasi tipo di conflitto e non possiamo restare in silenzio rispetto a quello che sta succedendo. Ci sentiamo molto vicini agli ucraini in Sardegna, che secondo l’ultimo censimento ISTAT sono oltre 2500, che si sono trasferiti nell’isola per motivi di lavoro e che magari vivono lontano dai propri familiari. Una sensazione che noi emigrati conosciamo molto bene e che ci fa sentire ancora più vicini a tutto il popolo ucraino” aggiunge Bastianino Mossa.

La FASI esprimere solidarietà a tutto il popolo ucraino e ai circa 230mila residenti in Italia: “Chiediamo alle Istituzioni internazionali, in particolare all’Italia e all’Unione Europea, di impegnarsi in un’iniziativa di contrasto dell’aggressione per porre fine al conflitto” conclude Bastianino Mossa.

Per manifestare ancora più vicinanza al popolo ucraino la FASI lancia una campagna social con l’hashtag #noasagherra. Attraverso una foto o un video con in mano il banner ufficiale della campagna si invitano i sardi, emigrati e non, e tutti gli amici a dare il proprio appoggio a questa richiesta.

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Un commento

  1. E al popolo corso sono nostri fratelli vicini

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