“NON E’ LEI”, IL PRIMO ROMANZO DELLA GIORNALISTA MARIA FRANCESCA CHIAPPE

Maria Francesca Chiappe

di TONINO OPPES

“Muore una donna, brutalmente uccisa, e il delitto non basta. Bisogna dissacrarne la memoria, magari con un susseguirsi di invenzioni e cattiverie sulla sua vita privata.”

Purtroppo capita, e capita sempre più spesso che di fronte all’assassinio di una donna la cronaca prenda una certa direzione, con la morbosità che a volte prevale sui fatti che pure sono sacri. Se poi la donna uccisa è una magistrata, brava e bella, separata ma non sola, beh allora la curiosità diventa quasi pruriginosa.

Ed è attorno a questa deriva mediatica che ruota il romanzo – Non è lei, edizioni Castelvecchi – di Maria Francesca Chiappe che, da esperta cronista di giudiziaria, sembra guidare la mano dell’altra protagonista femminile del suo bel libro: la giornalista televisiva Annalisa Medda, che è anche la migliore amica della donna uccisa a Villasimius in una calda giornata di ottobre.

La donna al centro del libro è, appunto, una giudice: si chiama Eleonora Cabras e lavora al palazzo di giustizia di Cagliari. Un matrimonio alle spalle, un successivo fidanzamento di breve durata, forse un amore segreto… ma esiste un amore segreto? … un viaggio a Villasimius in una lunga spiaggia dalla sabbia finissima, quasi deserta, alcuni scatti con la nuova macchina fotografica, due passi sulle rocce, l’incontro con la morte e la storia dell’assassinio che presto occupa le prime pagine dei giornali.

Nessuno ha visto, l’indagine si presenta difficile e allora che fare? Si va oltre la cronaca. Vittima di uno stalker respinto? Vendetta di qualcuno che crede di aver subito un torto per una sentenza? Un improvviso tentativo di violenza cui la donna si è ribellata con tutte le sue forze? E che rapporti aveva la magistrata con l’immigrato di colore che vende fazzoletti al semaforo? Si scandagliano scatti custoditi su Wahtsapp e soprattutto si cercano titoli a effetto, si costruiscono gossip, l’esistenza privata di una donna riservata viene ulteriormente massacrata senza nessun riguardo. La vita sentimentale completamente sezionata, quella intima sbattuta in piazza.

Maria Francesca Chiappe è una giornalista scrupolosa e capace, conosce le regole della buona scrittura piacevolmente sostenuta dal gran ritmo che caratterizza ogni pagina del libro; e conosce, per averne scritto per anni, tutti i passi della cronaca giudiziaria, il lavoro investigativo di chi è chiamato a risolvere un caso che non si presenta di facile soluzione. Ecco perché nel libro, e nella costruzione della sua storia, c’è molto della vita professionale dell’autrice che ci consegna un romanzo ricco di colpi di scena ambientato in luoghi di magia; sullo sfondo Cagliari e, spesso, un mare da favola, quello di Villasimius e Mari Pintau, capace di regalare scorci da cartolina che si alternano, in un giallo davvero intrigante, a rivisitazioni del passato e metodi di indagine non proprio cristallini.

L’inchiesta sembra aver preso una brutta piega ma c’è chi non cede, ed è l’altra protagonista femminile del libro. Sarà proprio il lavoro scrupoloso e costante della cronista televisiva Annalisa Medda a rimettere a posto ogni tassello e ristabilire la verità. Concentrando le sue ricerche sui social, Facebook, Twitter, Instagram e, passando al setaccio vecchie foto ormai sbiadite, offre al capo della mobile Fernando Corallo numerosi elementi per la conclusione del caso che si risolve diciotto giorni dopo l’omicidio della magistrata Eleonora Cabras. L’assassino confessa facendo emergere una incredibile verità.

La memoria della donna uccisa è salva.

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Un commento

  1. Se è alla seconda ristampa un motivo ci sarà
    @mfchiappe
    👏👏👏👏👏👏👏 la scrittura è il suo elemento

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