THE SARDINIAN FACTORY OF DEATH: IL DOCUMENTARIO DI LISA CAMILLO SU ‘AL JAZEERA’ CONTRO LA RWM, LA FABBRICA DELLE BOMBE

Lisa Camillo

Si intitola “The Sardian factory of death” (La fabbrica sarda della morte) il nuovo documentario dalla pluri-premiata regista sardo-australiana Lisa Camillo, disponibile ora sul canale Al Jazeera per la serie Close Up.

Il lavoro. Il film narra, in 12 minuti, la storia di un gruppo di iglesienti impegnato da anni a riconvertire la fabbrica di armi situata a Domusnovas e di proprietà tedesca nella direzione del loro marchio di qualità, “WAR _FREE, liberi dalla guerra”. Punta a mettere in risalto i sardi che operano per trasformare quell’industria in una che protegge i lavoratori e rispetta l’ambiente, costruendo un tessuto economico più sostenibile. Secondo la regista: “I cuori dei sardi dovrebbero opporsi a questo scempio, dovrebbero combattere per riappropriarsi della propria terra, dovrebbero dire basta. Io l’ho fatto, ho ricevuto diverse minacce, ma non mi sono mai fermata né mi fermo. Se vogliamo cercare di cambiare qualcosa, prima di tutto dobbiamo informarci e informare i nostri figli che sono quelli che più di tutti pagano e pagheranno il prezzo dell’inquinamento ambientale che avvelena la salute, che causa malattie, che impedisce un sano sviluppo”.

Lisa Camillo. La regista, scrittrice ed antropologa sardo-australiana è autrice del libro “Una ferita italiana” (Ponte alle Grazie, 2019) e del documentario lungometraggio, premiato ed apprezzato in tutto il mondo, “Balentes – I coraggiosi”, uscito nei cinema australiani e oggi disponibile su Prime Video. “The Sardian factory of death” è disponibile sul canale Al Jazeera Close up.

“I cuori dei sardi – dice Lisa – dovrebbero opporsi a questo scempio, dovrebbero combattere per riappropriarsi della propria terra, dovrebbero dire basta. Io l’ho fatto, ho ricevuto diverse minacce, ma non mi sono mai fermata né mi fermo. Se vogliamo cercare di cambiare qualcosa, prima di tutto dobbiamo informarci e informare i nostri figli che sono quelli che più di tutti pagano e pagheranno il prezzo dell’inquinamento ambientale che avvelena la salute, che causa malattie, che impedisce un sano sviluppo”.

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