“LA CONGIURA DEL 5G”: DAVIDE SCANU SI RIPROPONE CON UNA NUOVA OPERA

Davide Scanu

di CARMEN SALIS

Il giovane giallista Davide Scanu ha presentato presso la Libreria Muscas a Cagliari il suo ultimo lavoro: La congiura del 5G (Edizioni Amicolibro).

Davide, Villacasu è ancora teatro di indagini Sì, per quanto buona parte delle vicende di questo secondo romanzo siano ambientate in un Hotel vicino al paesino, dove si tiene un convegno organizzato da un’associazione Novax. Paragonato al primo romanzo, Villacasu in alcune parti della storia è in secondo piano, ma sempre presente.

Anche Villacasu è stata sottoposta al lockdown per gli effetti della pandemia di Covid-19. Sì. Nonostante a Villacasu non ci sia stato nessun contagio, almeno nell’arco di tempo in cui è ambientato il romanzo, il paese si rivela più vulnerabile a un altro virus, a base di teorie del complotto e cospirazioni, che si diffonderà tra gli abitanti dopo l’arrivo nel paesino di alcuni esperti che partecipano al convegno complottista. Tutto ciò porterà Paolo Fadda, il narratore della storia, ad andare con una sua amica, Cecilia, all’Hotel dove si tiene la conferenza e in cui in seguito avverrà il delitto.

Andrea Sanna, l’investigatore, non è mai solo. Anche in questo giallo, come nel precedente, è coadiuvato nelle indagini da abili collaboratori. Sì. In questo romanzo ci sono alcuni personaggi già visti in quello precedente, come il suo amico Paolo Fadda che narra la vicenda, ma anche qualche volto nuovo. Luigi Yang ad esempio è uno psicologo che ha lavorato assieme ad Andrea Sanna in passato, prima che l’investigatore andasse in pensione, e che di tanto in tanto affianca il suo amico in qualche indagine. Un altro personaggio non meno importante è l’ispettore Zanda, che svolge le indagini ufficiali e che lavorerà assieme a Sanna per risolvere il nuovo caso di omicidio.

Nei tuoi gialli non sono mai protagoniste le azioni violente. Credi che questo rimarrà parte del tuo stile anche per i prossimi? Se in futuro dovessi continuare con i gialli deduttivi, quasi sicuramente non ricorrerò a scene cruente. Ho notato che diversi lettori hanno apprezzato questo aspetto anche per il precedente romanzo. Non so se sperimenterò con altri generi al momento. Il motivo per cui non mi sento di escludere totalmente la possibilità di ricorrere a scene violente è perché, come ogni cosa, anche quelle possono avere una loro funzione e utilità in una storia ma, come ho detto prima, dipende dal genere letterario e il giallo deduttivo, normalmente, non è tra questi.

Cosa ti aspetti dai lettori? Diversi lettori che avevano gradito il primo romanzo aspettavano con ansia questo secondo capitolo, quindi posso solo sperare che  soddisfi le aspettative, e che possa comunque piacere sia agli amanti del giallo deduttivo che ai lettori che prediligono altri generi.

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