IN UNA REALTÀ DISTOPICA, TRA IL 2049 E IL 2050, LA TERRA SARÀ RIGENERATA E L’UMANITÀ POTRÀ SPERARE DI NUOVO: “IL PROFUMO DELL’ALBA”, IL TERZO ROMANZO DI MARIA CRISTINA MALAGOLI

Maria Cristina Malagoli

di CARMEN SALIS

Presentato a Capoterra, presso la Biblioteca Comunale Sergio Atzeni, il terzo romanzo di Maria Cristina Malagoli, Il profumo dell’alba – Edizioni Amicolibro.

Ambientato in un prossimo futuro a Porto Giunco, in Sardegna, vede Sara e Thomas, protagonisti dei romanzi precedenti, impegnarsi in una lotta contro l’inevitabile distruzione del pianeta causata dell’incuria dell’essere umano.

Il disastro ambientale può essere arginato anche con la divulgazione di un romanzo? Sicuramente più se ne parla meglio è. La divulgazione di un qualsiasi problema può passare attraverso svariate vie, e un romanzo può essere un tramite per sensibilizzare le coscienze verso un problema, purtroppo, tristemente attuale quale l’inquinamento ambientale. È sotto gli occhi di tutti il cambiamento climatico che sta accelerando le previsioni, nel 2021 stiamo assistendo a uno scenario che coinvolge il pianeta e anche il nostro territorio con temporali a carattere burrascoso, cicloni, tempeste, riduzione della calotta polare con inevitabile innalzamento dei mari. Nel mio romanzo ho voluto affiancare una storia che possa alleggerire un po’ la tematica, di per sé abbastanza pesante, con protagonisti che addirittura arrivano dal pianeta Htrae. Senza mai distogliere l’attenzione verso il disastro ambientale per cui si sta cercando ora, frettolosamente, di porvi rimedio.

I tuoi protagonisti hanno mantenuto con coerenza le promesse che avevano fatto sin da ragazzini. I miei protagonisti, che nei primi due romanzi erano giovani adolescenti poi diventati ragazzi universitari, in questo terzo sono ormai adulti e con famiglia. Diventati paladini della sensibilizzazione verso il rispetto del proprio habitat naturale grazie a Thomas, un alieno venuto da Htrae che sulla Terra è in missione speciale, nel terzo romanzo, che chiude la trilogia, li vediamo adulti con mestieri che abbracciano la tematica dell’ecologia. Camilla è un’oncologa che cura i tumori presso un ospedale di Cagliari, Luca è diventato un imprenditore delle energie rinnovabili e Matteo, laureato in bio tecnologie marine, è a capo di un importante settore che vigila sulla salute dei fondali marini. Sara, la protagonista principale, aveva preso un’importante decisione che le avrebbe fatto cambiare vita, ma comunque abbracciando in pieno l’ideologia che un habitat mantenuto pulito e in salute avrebbe permesso a chiunque di vivere una vita migliore.

Perché hai scelto Porto Giunco? L’ambientazione della storia si svolge in uno dei territori più belli della Sardegna, un luogo che mi aveva affascinato sin dalla prima volta che ci avevo messo piede. La spiaggia con la sua sabbia bianca, il mare dai colori di un turchese meraviglioso, la montagna che cade a picco sul mare con una torre che sovrasta sulla cima, mi avevano incantato a tal punto che avevo deciso che quello sarebbe stato il luogo del mio romanzo. Come si suol dire… amore a prima vista!

Maria Cristina con Carmen Salis (editore AmicoLibro)

Quali sono gli strumenti che dobbiamo utilizzare per fermare la nostra stessa distruzione? Gli strumenti sono abbastanza pubblicizzati in qualsiasi trasmissione TV, sui giornali e nei convegni a carattere scientifico. Bisogna lasciare perdere l’utilizzo dei combustibili fossili, dell’ozono, di vari tipi di solventi, delle plastiche, dei composti di zolfo e azoto e quant’altro, in favore di azioni che hanno come obiettivi lo sviluppo sostenibile, come raccomandato dall’Agenda 2030 firmata da 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu. L’Agenda è costituita da diciassette obiettivi che mirano entro il 2030 allo sviluppo sostenibile in vari settori: ambientale, sociale ed economico. Lotta contro la povertà, le diseguaglianze, i cambiamenti climatici e i diritti umani. Nel mio romanzo si combatte soprattutto contro i cambiamenti climatici che comunque porterebbero vantaggi sia dal punto di vista sociale sia da quello economico. La trama è un avvertimento e si basa su dati scientifici che ho pazientemente raccolto per cercare di creare attenzione, per poterci fermare a riflettere in un momento in cui siamo ancora in tempo per poter rimediare ai danni causati al nostro ambiente.

L’amore nei tuoi romanzi è protagonista in varie forme. Nonostante tratti un argomento forte e allarmante che coinvolge tutti indistintamente, nei miei romanzi l’amore è sempre il filo conduttore, dove la speranza si aggrappa per poter sopravvivere. L’amore per il mio territorio, per il benessere in tutte le sue forme, per l’amicizia, per l’ambiente, l’amore verso un uomo o una donna che a volte può sembrare distruttivo ma, che poi risorge prepotente per generare altro amore, tutto questo è un elemento focale che serve ad alimentare la nostra vita che altrimenti sarebbe spoglia e disadorna. Inoltre, in quest’ultimo romanzo, ho voluto mettere in luce anche l’amore che nutro per gli animali, dove anch’essi sono protagonisti in varie vicende e che riescono a dimostrarsi compagni insostituibili per il genere umano.

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