DAL PETROLIO ALLE SPEZIE: LA STORIA COMINCIO’ 90 ANNI FA CON FRANCESCO FLORIS E GIACOMINA SULAS A NUORO

di LUCIA BECCHERE

Era il lontano 1931 quando a Nuoro Francesco Floris e Giacomina Sulas, dopo il matrimonio, hanno dato vita ad una piccola attività alimentare in piazzetta Marghinotti, con la cucina nel retrobottega e la camera da letto al piano superiore.  Qualche anno dopo il negozietto verrà trasferito poco distante in via Solferino 10 e oggi, nonostante i suoi 90 anni, il tempo sembra essersi fermato, la stessa facciata ristrutturata e tinteggiata di giallo ocra, mette a nudo l’antica struttura muraria. Francesco, esercente delle bollette elettriche per conto della ditta Guiso Gallisai, verrà licenziato nel 1962 quando lo Stato decreta la nazionalizzazione delle imprese produttrici di energia elettrica. Da quel momento sarà al fianco della moglie Giacomina nella conduzione di quel piccolo esercizio.  Abbiamo incontrato Mariantonia, 84enne terzogenita della coppia e memoria storica della famiglia che vive da qualche anno su una sedia a rotelle a causa di un’artrite reumatoide.

Mariantonia, che età aveva quando ha iniziato a lavorare in negozio e come ricorda quei tempi?  «Conseguita la licenza elementare, non volendo proseguire gli studi, a 13 anni ho cominciato a dare una mano in negozio fino ai 33 quando sono andata a vivere con mio marito. Allora i tempi erano duri, per poter tirare avanti, la mattina si cominciava a lavorare molto presto e dopo una breve pausa pranzo, si riprendeva fino a tardi».

Che tipo di clientela avevate?  «Durante la guerra quando tutto era calmierato vantavamo 1000 tessere e 30 famiglie a libretto che pagavano a fine mese, inoltre servivamo tutto il rione di “Nugoro novu”. Avevamo l’esclusiva della vendita del petrolio che custodivamo in uno sgabuzzino che ospitava anche un piccolo bagno. Rifornivamo tutto il piccolo borgo di Lollove non ancora dotato di elettricità».

Quali altri articoli vendevate e chi erano i vostri fornitori?  «Tutti gli alimentari: pane, pasta, formaggi, olio e tanti altri generi di prima necessità. Devoto è stato per anni il nostro maggior fornitore, in seguito la merce arrivava in prevalenza da Sassari».

Nella gestione del negozio chi è succeduto a Francesco e Giacomina?  «Nel ’71, alla morte di mio padre la titolarità del negozio è passata a mio fratello Gianni, ragioniere ex dipendente dei Gallisai». Dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2002 a soli 60 anni, sarà la moglie Gonaria a gestire sa butteca. Simpatica e giovanile, l’attuale esercente di 74 anni ci ha accolto con molto garbo, sorpresa di tanta attenzione.

Signora Gonaria, come procede l’attività?  «Con il proliferare dei supermercati e col dilagare delle restrizioni causa pandemia, a noi sono rimasti i clienti più affezionati. Il nostro è l’unico esercizio dove si possono acquistare tutte le spezie (a peso) per la preparazione degli insaccati e per la scelta e la quantità i clienti si affidano sempre ai miei suggerimenti».

Rifarebbe questo lavoro, ma soprattutto lo consiglierebbe ai giovani?  «Lo rifarei senza esitare. Da ragazza ho lavorato come commessa in un supermercato fino a quando sono entrata a far parte di questa famiglia. Ai giovani lo consiglierei purché sappiano mettersi in gioco con entusiasmo e passione, andando incontro alle esigenze dei clienti che vanno accolti sempre col sorriso».

Quale sarà il futuro di questo negozio?  «Dal 2013 il negozio vanta il titolo di “Attività Storica” per l’impegno nella promozione dell’identità e dei valori della Sardegna conferito dall’Assessorato del turismo, Artigianato e Commercio e questo per noi è stato un grande riconoscimento. Con orgoglio dico anche che, dal prossimo mese la titolarità tornerà in capo ad una Floris. Sarà mia figlia Stefania, nipote dei fondatori Francesco e Giacomina a rappresentare la terza generazione della ditta. Vorrei che il vostro giornale facesse onore a mia suocera che ancora oggi ringrazio per avermi lasciato il negozio. Non finirò mai di esserle riconoscente per i tanti sacrifici che ha fatto perché dal frutto di questo lavoro ha portato avanti 5 figli e ha costruito la casa ad ognuno di loro».

per gentile concessione de https://www.ortobene.net/

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