UNO SPACCATO D’ORIENTE: A CAGLIARI IL MUSEO D’ARTE SIAMESE CON UNA VASTA COLLEZIONE DI MANUFATTI ASIATICI

Un Museo d’Arte Siamese non è esattamente ciò che ci si aspetta di trovare in Sardegna. Invece c’è, si trova a Cagliari, e offre una delle più interessanti collezioni d’arte proveniente dall’estremo Oriente che si possano ammirare in Europa – certamente la più vasta. Donato alla città dal collezionista Stefano Cardu, fa ora parte del circuito dei Musei Civici, e offre una splendida ‘divagazione’ sul tema che vale davvero la pena di concedersi. Cardu (1849-1933) visse in Thailandia – ai suoi tempi Siam – sin dall’infanzia, diventando un celebre costruttore e progettista. A Bangkok lavorò a diversi edifici importanti, come il Palazzo del Principe Chaturonratsami, il Royal Military College, l’Hotel l’Oriental. Nella sua vita viaggiò molto in Oriente, e raccolse negli anni una collezione di oltre milletrecento manufatti e oggetti d’arte provenienti dal Sud-Est asiatico, ma anche dalla Cina, dal Giappone, dall’India. Una grossa parte di questa collezione fu donata per essere custodita ed esposta nel Museo d’Arte Siamese, aperto al pubblico dal 1918 presso il Palazzo civico Ottone Bacaredda. Fu Cardu stesso ad occuparsi dell’allestimento. La ricca collezione venne spostata per essere messa al sicuro durante la Seconda Guerra Mondiale, fino ad approdare nell’attuale sede della Cittadella dei Musei, polo museale del capoluogo sardo. L’esposizione del Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu offre al visitatore una grande varietà di oggetti artistici e manufatti datati tra il XIV e il XIX secolo. Sculture, monili, porcellane, armi, manoscritti, tempere, dipinti, artigianato legato alla tradizione buddista, principalmente provenienti dalla Thailandia. Particolarmente prestigioso è inoltre il nucleo di avori giapponesi, quello delle porcellane cinesi, delle armi dalla Malesia, e la raccolta di monete antiche dell’Estremo Oriente. Valore aggiunto del museo è il percorso virtuale che permette di visitarlo digitalmente: è possibile entrare nelle varie sale e soffermarsi sui manufatti – cliccando sul simbolo corrispondente, si visualizza una didascalia che ne spiega la storia e il contesto. Il polo museale cagliaritano si trova nel quartiere Castello, il pittoresco rione storico che sovrasta la città dal suo sperone calcareo. Vi si accede da un maestoso portone ottocentesco su Piazza Arsenale, e su un’ampia corte centrale si affacciano gli edifici che ospitano i vari musei. Si tratta del Museo archeologico nazionale, della Pinacoteca nazionale, del Museo delle cere anatomiche Clemente Susini, del Museo etnografico collezione Luigi Cocco e, naturalmente, del Museo civico d’Arte Siamese Stefano Cardu. Questo circuito offre la possibilità di avere in pochi metri quadrati le più importanti collezioni storico-artistiche cagliaritane, probabilmente dell’intera regione, ma tutto il quartiere è, di per sé, una sorta di museo a cielo aperto. Tra edifici storici, bastioni, mura e fortificazioni, torri, architetture religiose, per non parlare dei panorami il quartiere Castello offre davvero molte ragioni per visitarlo.

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