“VISIONI SARDE” A OZIERI: I CORTOMETRAGGI DELLA RASSEGNA SARANNO PROIETTATI IL 2 OTTOBRE

di BRUNO CULEDDU

Ozieri è diventata una tappa fissa dei lunghi tour intrapresi da “Visioni Sarde” per promuovere l’Isola e i registi sardi nel mondo, e quest’anno ospiterà i suoi cortometraggi per il quarto anno consecutivo.

Quella di venerdì 2 ottobre presso il teatro civico “Oriana Fallaci” sarà certamente una serata all’insegna del cinema di qualità: un cinema inteso come stimolo alla consapevolezza e alla discussione, come riflessione, come momento  collettivo per condividere emozioni, dubbi e pensieri. Le otto opere proposte al pubblico ozierese non sono legate da una singola tematica, ma sanno ben interpretare i multiformi aspetti dei nostri tempi arrivando dritte al cuore e alla mente dello spettatore per la forza delle immagini, l’emozione delle musiche e il sapiente intreccio delle narrazioni.

Con queste credenziali appariranno sullo schermo, dalle ore 20:30, “Dakota dynamite” di Valerio Burli, “Destino” di Bonifacio Angius, “Fogu” di Alberta Raccis, “Fragmenta” di Angelica Demurtas, “Gabriel” di Enrico Pau, “L’abbraccio” di Simone Paderi, “Lasciami andare” di Roberto Carta e “Valerio” di Gianni Cesaraccio.

“Dakota dynamite” di Valerio Burli.

Una bambina in vacanza in Sardegna viene rapita. Cercherà aiuto dalla sua eroina a fumetti preferita.

 “Destino” di Bonifacio Angius.

Una giornata allo sbando di un uomo indolente che si sente perseguitato dalla sfortuna.

 “Fogu” di Alberta Raccis.

Il fuoco per liberare dalle impurità il cibo. Il fuoco per mondare lo spirito e farlo entrare in contatto con il sacro.

Fragmenta” di Angelica Demurtas.

La storia di una donna narrata attraverso le immagini d’archivio e la rielaborazione dei ricordi.

 “Gabriel” di Enrico Pau.

L’annuncio del sacro evento attraverso il cammino di Gabriel nel silenzio ovattato dei boschi e il bianco abbacinante della neve.

 “L’abbraccio” di Simone Paderi.

Sopraffatta dall’emozione Marina racconta la propria esperienza lavorativa.

 “Lasciami andare” di Roberto Carta.

Uomini perduti. Un ragazzo, aspirante bandito, assiste un latitante che, a sua volta, pensa di essere in contatto con gli alieni.

 “Valerio” di Gianni Cesaraccio.
Lo stato di abiezione e squallore umano di una persona meschina, cinica e ladra.

“Visioni Sarde” è realizzata grazie al sostegno finanziario della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro e della Fondazione Sardegna Film Commission. È condotta dall’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci”, presieduta da Enzo Cugusi, può contare sul prezioso apporto della Cineteca di Bologna e, in particolare, di Anna Di Martino, direttrice di “Visioni Italiane”. Il Festival si avvale inoltre del lavoro volontario dei soci dell’Associazione bolognese “Visioni di Ichnussa“.

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