LA MILLENARIA STORIA DI NORA: L’ANTICA CITTA’ CHE SI AFFACCIA SUL MARE DI PULA, MERITA UNA VISITA

ph: Nora

di BENEDETTA PIRAS

Tra i siti più rappresentativi e affascinanti della Sardegna, l’antica città di Nora ha conosciuto ben quattro popoli che, nel corso dei millenni, hanno lasciato dietro di loro testimonianze inestimabili. Oggi una parte di essa è ancora ben visibile e si affaccia sul mare da Capo di Pula, una lingua di terra situata nel sud dell’isola.

Da alcuni ritrovamenti di ceramiche presso la vicina Punta di Coltellazzo e la presenza di un antico pozzo non scavato nelle vicinanze, gli archeologi hanno ipotizzato che furono i Nuragici i primi a stabilirsi su questo capo erigendo degli insediamenti poi spariti nel corso dei millenni.

E’ nel VII secolo a.C. invece che i Fenici, guidati dal condottiero Norax – da cui la città si dice prenda il nome – fondano quella che si pensa sia stata la prima città della Sardegna. La scelta del luogo non fu casuale: la sua posizione strategica perfetta per commerciare via mare e l’ottima esposizione ai venti ne facevano un punto di interesse da non lasciarsi sfuggire.

Dopo il popolo fenicio la fase punica rimane perlopiù un mistero: l’architettura peculiare di alcuni edifici religiosi come un tempio probabilmente dedicato al dio Esculapio, insieme alla presenza di alcune statuette del dio risalenti al II secolo a. C. fanno pensare che per qualche tempo questo popolo abbia abitato anche il sito di Nora, tuttavia non si sa per certo. È con Roma che la città conosce il massimo splendore, diventando municipio e polo commerciale e crescendo significativamente anno dopo anno. Sarà abbandonata soltanto intorno al V secolo sotto le costanti pressioni del popolo dei Vandali.

Oggi la prima cosa che cattura lo sguardo nel sito di Nora è la presenza delle imponenti rovine romane, le più visibili in quanto costruite per ultime, ancora non reclamate dal mare.

Con una visita guidata è possibile passeggiare tra le antiche strade lastricate e avvicinarsi alle poche colonne che ancora si ergono contro gli elementi come ultime testimonianze dei templi costruiti là intorno. 

Non troppo distante dalle colonne e tutto intorno è ancora ben visibile l’antico foro romano, vicino al quale è possibile ammirare i quartieri antichi e il bellissimo teatro semisferico con i gradoni in bella vista. Le terme sono tra i punti di interesse più stupefacenti: qua infatti si trovano i mosaici di Nora, intricate composizioni di tessere dai colori pastello che facevano da fondo alle vasche termali impreziosendole.

Passeggiando verso la costa poi si possono vedere i resti di edifici cristiani, luoghi di culto, altri impianti termali e quartieri abitativi a metà fra la terra e l’acqua che fanno intuire quanto la costa sia erosa durante i millenni. Molti edifici infatti sono inevitabilmente finiti sotto il livello del mare, scomparendo agli occhi dei visitatori ma divenendo uno spettacolo per chi volesse avventurarsi tra i fondali marini durante lo snorkeling.

Ma la storia di Nora non finisce nel luogo degli scavi, né tantomeno tra gli abissi di fronte alla costa. L’ideale dopo il tour all’area archeologica e la full immersion di storia nuragica, fenicia, punica e romana è di visitare il Civico Museo Archeologico “Giovanni Patroni”, dedicato a tutti i ritrovamenti fatti nel sito e l’ideale per chi desiderasse qualche approfondimento sulle diverse civiltà che hanno abitato quel luogo millenni e millenni fa.

https://www.costasmeralda.it/

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