FRANCESCHINO DETTORI DALLA POESIA SARDA E IL CANTO A CHITARRA AL ROMANZO “SA PARISTORIA DE SU MARESCIALLU FRANTZISHITTU”

di TONINO OPPES

Franceschino Dettori ha dedicato gran parte della sua vita allo studio della poesia sarda e al canto a chitarra. Da trent’anni promuove, con successo, il premio patrocinato dalle Acli.

Ora il suo amore per la lingua madre lo riversa tutto nel romanzo “Sa paristoria de su maresciallku Frantzischittu” ( 298 pagine, Sprint editrice).

Ambientato negli anni Venti del secolo scorso, il romanzo si sviluppa su quattro storie che, in qualche modo trovano origine nei racconti de sa zente de sa biddas e si nutrono di abitudini, passioni, drammi sociali, lavoro e di inquietanti fatti di cronaca, evidentemente amplificati dalla narrazione orale. 

Tutto parte dalla scomparsa, nella Nurra di Sassari, di alcuni “servi” pastori. Di loro non si sa nulla, sicuramente sono stati uccisi a resolza e fatti sparire. Li hanno cercati inutilmente interi squadroni di carabinieri. Invece basterà l’esperienza di uno solo, il maresciallo Frantzischittu, a risolvere il caso, come nei bei romanzi di Mario Soldati.

Il sottufficiale protagonista de sa paristoria di Dettori è sardo, anche se – come militare – si è formato in Toscana dove ha catturato assassini e ladri di bestiame.

“Ma se è bravo perché lo mandano in Sardegna?” si chiedono i suoi superiori.  Al maresciallo l’idea di tornare nella sua isola non dispiace affatto anche perché potrà vedere più spesso l’anziana madre. 

Dal suo ritorno è un susseguirsi di eventi, con un racconto interamente scritto in sardo logudorese e che si arricchisce dei tanti modi di dire ormai in disuso: molte espressioni usate da Dettori appartengono ad una comunicazione orale che si va perdendo. Dunque non solo romanzo. Questo libro è anche un omaggio alla nostra lingua e insieme un monito a quanti non fanno abbastanza per difenderla.

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Un commento

  1. Libro molto interessante e coinvolgente.
    La storia o meglio Paristoria e raccontata con delicatezza anche se a volte le situazioni non lo erano.
    Ricco di particolari e detti strettamente in sardo, da leggere tutto senza interruzione, come e sucesso quasi a me, (letto in tre volte)
    Grazie Franceschino e ti aspetto al prossimo libro!

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