DIALOGHI INTORNO AL MORIRE PER DARE SENSO AL VIVERE: ARTE, FILOSOFIA E MEDICINA. IL 19 OTTOBRE A CASA SADDI DI PIRRI (CAGLIARI)

sabato 19 ottobre 2019, ore 17

Casa Saddi, via Toti, 24 a PIRRI – Cagliari

con Claudio VERUSIO (direttore della Struttura complessa di Oncologia medica dell’ospedale di Saronno), Giovanna FRONGIA (filosofa Università degli Studi di Cagliari) moderati dal giornalista Giancarlo GHIRRA

e gli artisti Giorgia DAMASCO, ballerina, e Orio BUCCELLATO, musicista.

Interventi pittorici dal vivo del medico Raffaele SECCI

Perché si rifugge dai quesiti sulla morte? Quali sono gli strumenti del medico, dell’ammalato e del familiare di fronte alle esperienze malattia e morte? L’etica può colmare gli interrogativi senza risposta del progresso contemporaneo mentre si sparpagliano le pagine di una qualunque biografia umana? Sono alcuni dei temi – tra medicina, tecnologia ed etica – al centro della conferenza medico artistica “DIALOGHI INTORNO AL MORIRE PER DARE SENSO AL VIVERE. ARTE, FILOSOFIA E MEDICINA”, organizzato dall’associazione Società dei sogni e in programma domani, sabato 19 ottobre 2019, alle 17, a casa Saddi in via Toti, 24 a Cagliari-Pirri.

Moderati dal giornalista Giancarlo Ghirra, intervengono l’oncologo Claudio Verusio, direttore della Struttura complessa di Oncologia medica dell’ospedale di Saronno e la filosofa Giovanna Frongia ricercatrice sui temi del dolore all’Università degli Studi di Cagliari. Non mancherà l’arte con l’ouverture in danza della ballerina Giorgia Damasco, le incursioni pittoriche dal vivo del medico e artista Raffaele Secci e la chiusura al pianoforte del maestro Orio Buccellato con musiche di Chopin.

L’evento rappresenta la prima iniziativa in Sardegna della neonata associazione di promozione culturale Società dei sogni, fondata dalla psicoterapeuta Barbara Corrias, dall’oncologa palliativista Denise Vacca e dall’ingegnere Domenico Renna, che spiegano: “Per statuto ci occuperemo sia dell’avvicinamento dei bambini all’arte che della fragilità in tutte le forme, con particolare attenzione alle situazioni di malattia grave e delle tematiche inerenti alla morte. Per esempio approfondiremo la relazione curante-curato, specie nel fine vita, che implica sempre la necessità di un approccio umanizzato”.

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