COME NASCE “SMERALDINA”: E’ DI TEMPIO LA MIGLIORE ACQUA IMBOTTIGLIATA DEL MONDO

il fondatore della “Smeraldina” Giovanni Maria Solinas di Ploaghe
di STEFANIA PUORRO

 “Nell’immaginario comune, viene spesso banalizzata. Ma l’acqua, in realtà, ha veramente tanto da dire”. Mauro Solinas, dal suo ufficio dello stabilimento Smeraldina, in un’area della zona industriale di Tempio, rivolge lo sguardo verso il Monte di Deu, la Montagna di Dio: è lì, a trecento metri di profondità, che viene estratta la preziosa acqua minerale. Tanto preziosa da vincere di recente, negli Stati Uniti, il Berkeley Springs international water tasting, che prende il nome dalla località dove si svolge da 29 anni: la storica città termale di Berkeley Springs, nel West Virginia. Un premio che coincide con la medaglia d’oro nella categoria Best bottled water: la Smeraldina di Tempio è stata infatti considerata la miglior acqua imbottigliata del mondo.

‘‘Non ce lo aspettavamo – dice Mauro Solinas, amministratore unico della società –. La giuria di esperti ha fatto un’accurata ricerca e ha analizzato tredicimila etichette. Non sapevamo che in mezzo ci fossimo anche noi”.
Ma che l’acqua Smeraldina fosse una vera eccellenza, era già noto. Perché da tempo era stata inserita anche nella classifica delle migliori dieci acque del pianeta dalla autorevole e prestigiosa rivista Gayot. Prima dei grandi esperti mondiali di acqua, anche un certo Giovanni Maria Solinas, di Ploaghe, che sarebbe diventato il fondatore della Alb spa e del brand Smeraldina, aveva sentito parlare delle acque buone nella zona di Tempio. Ed è lì che decise poi di trasferirsi nel 1979, quando acquistò un pezzo di terreno nella zona industriale. Nel suo passato, d’altra parte, c’era già una strada ben delineata. Quando era ragazzino, nel 1926, vendeva con un buon profitto bibite prodotte in casa. E quasi trent’anni anni dopo, con la moglie, realizzò la prima vera bottiglia: la Plubium.‘‘Poi nel 1979 mio padre arrivò a Tempio – ricorda Mauro Solinas, uno dei cinque figli che hanno ereditato l’azienda – e il 5 settembre del 1985 venne battezzata la prima bottiglia di acqua Smeraldina. A lui piaceva moltissimo il nome ‘Smeralda’, ma c’era già la Costa Smeralda e quindi fu costretto a cambiare il marchio. Mentre la società era ed è ancora oggi la Alb (che sta per acqua leggera bibite) spa. Si era realizzato il suo sogno e noi figli, oggi, lo portiamo avanti”.

Oltre a Mauro, nell’azienda ci sono Marco, Riccardo, Nicola e Antonio. Nel 1986, in un anno, vennero prodotti 2 milioni di litri di acqua. Nel 2018 si è arrivati a superare i 98 milioni. Da trecento metri di profondità, l’acqua arriva direttamente all’interno dello stabilimento “e corre diritta verso le bottiglie”, come viene spiegato in un opuscolo illustrato destinato ai bambini delle scuole che, numerosi, visitano di frequente l’azienda.
Ma quanto dura il ciclo produttivo? Tre minuti e mezzo. E quanta acqua invece viene imbottigliata giornalmente? La media è pari a circa mezzo milione di litri, ma la capacità produttiva supera il milione e 200mila. Nello stabilimento Smeraldina della zona industriale di Tempio lavorano una cinquantina di persone, che diventano 70 durante la stagione estiva. Giovanni Maria Solinas ha trasmesso ai suoi figli la passione per il lavoro, il rispetto per l’acqua preziosa e per i consumatori.‘‘L’azienda è un bene del territorio e per noi l’obiettivo è quello di trasformare il sogno che ci ha trasmesso nostro padre in un grande valore, che deve essere apprezzato sul mercato – dice Mauro Solinas –. Questa è la missione, nella quale continuiamo a scommettere. E la nascita, a New York, della Smeraldina Corporation, nel 2005, ci ha fatto capire che per crescere bisogna continuare a crederci. Ma sempre con costanza, umiltà e curiosità: sono i segreti del successo. Con una differenza. Quando noi facciamo qualcosa, la dedichiamo a nostro padre. E facciamo appunto ciò che lui avrebbe fatto”.

Con la nascita della Corporation, l’acqua è sbarcata negli Stati Uniti: ogni settimana, infatti, partono cinque container per l’America. Carichi di acqua contenuta in bottiglie di vetro (che rappresenta il 30 per cento della produzione) e Tetra Pak. Le bottiglie di Pet (una plastica nobile), negli Usa non sono invece gettonate.‘‘La Florida, l’Illinois, la California, New York sono tra gli Stati che si contendono la nostra acqua (tutti ordinano on line). E sono solo alcuni esempi. Le richieste arrivano soprattutto dagli alberghi e dai grandi ristoranti, ma anche da catene di supermercati”.

L’acqua Smeraldina si consuma anche in Belgio, in Svizzera, Danimarca, Inghilterra, Francia, Spagna, Ucraina, Bulgaria, Cina, Arabia Saudita e Hong Kong. Le caratteristiche di qualità dell’acqua vengono costantemente controllate con le più sofisticate e moderne strumentazioni di analisi. Nel laboratorio interno all’azienda, il personale specializzato svolge ogni giorno più di 100 analisi microbiologiche e chimiche. E grazie a questo, Smeraldina ha ottenuto tutte le certificazioni di eccellenza e sicurezza alimentare sia in Italia che negli Usa.“Avere un laboratorio interno – continua Mauro Solinas – non è obbligatorio, ma per noi è un investimento fondamentale per tenere alta la reputazione”.

Proprio per questo, l’azienda partecipa costantemente anche ai circuiti di valutazione che vengono organizzati da istituti internazionali. “E il fine è quello di assicurarci che i nostri metodi analitici siano validi. Inseriamo i nostri risultati in un portale e si stila la graduatoria mondiale. E anche in questo caso siamo ai primi posti.Voglio che l’azienda resti sempre a Tempio. Perché è nata qui, perché è stata la scelta di nostro padre e perché qui continua a crescere. Per noi – dice Mauro Solinas – è fondamentale contribuire all’economia sociale di questo territorio, inteso sia come Gallura che come Sardegna. E in questa direzione portiamo avanti tanti progetti: alcuni, a cui teniamo molto, sono legati alla salvaguardia dell’ambiente. Il trenta per cento della nostra produzione è in vetro e anche se sarà difficile immaginare un futuro senza plastica, bisogna comunque impegnarsi per ridurla notevolmente. E tra i nostri sogni c’è anche quello di diventare uno dei principali fautori di questa battaglia andando a indirizzare il consumatore verso il vetro”.

Un esempio arriva da una recente iniziativa. Con lo slogan ‘Qui c’è un bell’ambiente’, le bottiglie di vetro Smeraldina da mezzo litro vengono sistemate in una cassetta elegante, da esporre anche nei bar, proprio per divulgare il messaggio ‘verde’. E, aspetto non di poco conto, c’è il vuoto a rendere. Tra le altre iniziative dell’azienda dei Solinas, c’è il progetto Griffe, legato all’alta ristorazione e al lusso: bottiglie di vetro con tappo color oro per l’acqua gasata e platino per quella naturale. Senza dimenticare lo storico di tutti i progetti: l’Happy Holidays, ovvero le special edition natalizie che sono sempre legate a un progetto benefico e la cui produzione è partita nel 2006 senza mai interrompersi.

Quando parla dell’azienda, per Mauro Solinas è sempre una forte emozione. “Ciò che mi muove – chiude – è la continua voglia di scoprire qualcosa di nuovo. Ciò che mi spaventa è di non avere il tempo di imparare qualcosa in più. Non bisogna mai fermarsi, insomma. Perché questo vuol dire crescere”.

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