“PELLEGRINO NEL TEMPO”, LE POESIE DI PIETRO MARONGIU

di TONINO OPPES

Sono pagine di vita, di uomini semplici, le poesie di Pietro Marongiu, raccolte nel libro “Pellegrino del tempo”, editrice PTM. Spaziano nelle stagioni, e si alternano danzando in silenzio nell’ascolto di passi e di sguardi quieti anche quando l’urlo è dentro il cuore. I pensieri vagano e, allora, l’oblio è il rifugio per non soffrire.

Pietro Marongiu, giornalista pubblicista, da anni collaboratore de La Nuova Sardegna dallaprovincia di Oristano, scrive parole pure, essenziali, senza enfasi. I suoi versi semplici abbracciano un vissuto che raggiunge l’angolo nascosto di ognuno di noi.

Quelle ombre, quelle mani, quella vita e quell’amore si ripetono costantemente, quasi a volerci portare dietro l’angolo del firmamento e della natura, che sono richiami sonori di un’infanzia e, appunto, di uno scorrere del tempo. E’ davvero “un pellegrino nel tempo”, l’uomo con le sue incertezze, le nostalgie, la tristezza, gli amori, la morte, e quel sentimento che non abbandona, come l’ombra… del tempo.

L’uomo è combattuto. A volte è come una barca: segue le onde, va spinto dal vento, si ferma, si perde, talvolta trova la forza nella preghiera.

Il ricordo si fa vivo. I visi sorridenti dei bambini si scontrano con le immagini buie della guerra, magari quella che Pietro Marongiu ha visto da vicino quando, da luogotenente dell’Esercito, è stato impegnato in missioni all’Estero: la poesia illumina anche quando il cuore si rattrista. Sullo sfondo, o forse all’origine, c’è“l’ipocrisia” del tempo in lotta perenne con se stesso e contro se stesso.

E l’uomo? Ognuno vaga circondato da mille persone ma spesso vive nella sua più intensa solitudine.

“Ma dove va il tempo? “ si chiede ancora Pietro Marongiu. La risposta non c’è!

 

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Un commento

  1. Grazie di cuore a Tonino Oppes, amico e maestro di giornalismo, per la bellissima recensione che ha dedicato alla mia silloge Pellegrino nel tempo, che molto mi gratifica e mi onora. Grazie alla redazione di Tottus in pari per lo spazio che ha dedicato alla mia opera. Saluto con affetto i sardi emigrati e quelli residenti nella nostra meravigliosa isola, lettori e amici di questo importantissimo spazio editoriale. Un abbraccio ideale a tutti.

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