I PRIMI BILANCI SULL’ATTIVITA’: I GIOVANI VOLENTEROSI DELL’ASSOCIAZIONE “SARDINIAN EMBASSY” DI LONDRA

di MASSIMILIANO PERLATO e CLAUDIO MOICA

E’ attiva da qualche tempo l’Associazione “Sardinian Embassy” di Londra formata da giovani sardi che sono volati oltre Manica per necessità differenti e che hanno a cuore l’amore per la terra natia ed intendono promuovere nel Regno Unito le tradizioni oltrechè gli aspetti culturali. Agli albori dell’iniziativa, c’è il progetto della Regione Sardegna “Sardinia Everywhere” rivolto agli emigrati e ai suoi circoli, agli addetti economici e intellettuali della Sardegna, agli enti locali territoriali, alle imprese e alle associazioni di categoria. Nasce come spazio di elaborazione, accrescimento e potenziamento dei sodalizi e dell’isola stessa. Molti tra i sardi emigrati hanno raggiunto considerevoli ruoli di responsabilità in aziende ed istituzioni, in Italia ed all’estero. Il progetto intende attivarli a partire da una riscontrata volontà da parte di molti di essi di “restituire” esperienze, professionalità ed opportunità di sviluppo per la Sardegna. Da queste constatazioni sboccia il nuovo network che attraverso una ricognizione tempestiva di competenze e responsabilità consentirà di sviluppare un importante basamento per il tessuto socio economico della Sardegna.

Nell’area di Londra si sono svolti quattro incontri: i primi due volti all’individuazione di un primo gruppo di “ambasciatori” (giovani sardi residenti a Londra da diversi anni e bene inseriti nel mondo del lavoro); il terzo svolto nella forma di un laboratorio di progettazione partecipata secondo l’approccio OST ha visto la partecipazione di 76 giovani sardi, per la durata di una intera giornata di lavoro. Nel quarto si è costituita l’associazione dei sardi a Londra.

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione di Londra è composto da: Luca Puggioni presidente; Bonaria Loi vice presidente; Andrea Demurtas segretario; Karole Coghe vice segretario; Giandomenico Serra tesoriere; Mario Carta vice tesoriere; Chiara Cadau, marketing & membership director.

È stata attivata un’articolata campagna di comunicazione, attraverso Facebook, Twitter, Instagram; creata una piattaforma di collaborazione su Google Drive; una chat WhatsApp per il coordinamento rapido delle attività; un profilo di gruppo “Network Sardinia Everywhere” su LinkedIn, specificatamente indirizzato verso giovani professionisti per il loro avviamento nell’ambito di percorsi di internazionalizzazione e promozione del sistema economico e culturale della Sardegna.

Il primo evento di spessore è stato “Sa die de sa Sardigna”. “Pur avendo a disposizione pochissimi fondi – ha affermato Luca Puggioni – siamo riusciti a organizzare una serata degna della ricorrenza che si doveva commemorare. Sono stati infatti alcuni importanti ristoratori sardi, che vivono e lavorano a Londra da tanto tempo che con i loro contributo hanno permesso ai ragazzi dell’associazione di offrire una cena tutta sarda a 120 persone. Dobbiamo ringraziare Giovanni Fois di Alghero e Agostino Mereu di Budoni che ci hanno offerto gratuitamente primo e antipasti, – racconta il presidente dell’associazione – addirittura Giovanni ci ha messo a disposizione il cuoco !. E poi i vini che sono stati offerti da Roberto Zintu di Olbia che è uno dei più grandi importatori di vino e cibo sardi a Londra e ancora qualcuno che non ha affari direttamente legati alla capitale inglese , ha deciso di fornire vino bianco e passito, direttamente dalle tenute di Costadoria a Valledoria”.

L’obiettivo dell’associazione è quello di trasformarsi in un Circolo dei Sardi a Londra, riconosciuto dalla Regione, ma per ottenere questo scopo devono svolgere attività culturali dirette a diffondere la cultura sarda, per almeno 2 anni. Prima della cena si sono esibiti l’organettista Pierpaolo Vacca di Ovodda e Samuel Zamua, nuorese che hanno suonato ciascuno i propri brani. Dopo il concerto gli invitati sono saliti al piano di sopra per sedersi a una tavola tutta sarda. E non sono mancate le coreografie improvvisate di ballo sardo, accompagnate dall’organetto di Pierpaolo. “Abbiamo ricevuto molte richieste, purtroppo non abbiamo potuto accontentare tutti, l’evento si è svolto all’Istituto Italiano di Cultura, che poteva accogliere al massimo 120 persone – spiega Puggioni- ma l’anno prossimo, visto l’entusiasmo con cui è stata accolta la serata cercheremo uno spazio più grande”.

L’amico Claudio Moica, in un suo recente viaggio a Londra per presentare la versione inglese del suo libro “Spargimi di te” (“Yearning for you” – Pettirosso Editore) ha avuto modo di parlare sempre con il Presidente Puggioni. Questo è uno stralcio dell’intervista poi pubblicata sul magazine “Ajò” (www.ajomagazine.it)

Londra è una grande città e ad oggi non aveva ancora una rappresentanza sarda ufficiale. Come te lo spieghi? I fattori possono essere molteplici inizierei con il fatto che Londra è dispersiva e incontrarsi non è semplicissimo e chi vive in città riesce a rientrare relativamente spesso almeno per un week end e forse sente meno l’esigenza di riunirsi con altri sardi. Poi c’è la particolarità che la città è molto multietnica e specialmente chi arriva da poco si sente inebriato da questa esplosione di culture, lingue, colori e sapori e forse non sente l’esigenza di creare un link con sardi specialmente in una fase iniziale. Inoltre ci sono da considerare anche tutti i ragazzi che rimangono solo per un periodo limitato per migliorare l’inglese a sviluppare nuove competenze; il continuo ricambio rende più difficile creare associazioni stabili

Quanto è difficile riuscire a riunire tutti i sardi in una città estesa come Londra? Come abbiamo detto prima Londra è dispersiva e spesso molte persone sono scoraggiate dalle lunghe distanze che devono affrontare per un semplice incontro, abbiamo esempi anche nella nostra Associazione con Soci che si fanno un ora e venti di metropolitana per un meeting. I social media e internet danno una grande mano per cercare di collegarci a distanza ma crediamo che il vedersi e parlare faccia a faccia sia ancora fondamentale. L’Ultimo sono gli spazi purtroppo di gratuito a Londra non ce niente e i costi sono esorbitanti anche per affittare una semplice stanza e questo può limitare il tipo di eventi da organizzare e quindi scoraggiare alcuni.

Quali sono i progetti che avete pensato per i prossimi mesi? I progetti sono molteplici dai MeetUp a corsi di storia sarda e lingua sarda e divulgare per Londra l’unicità della nostra cultura per i vari motivi menzionati prima ci vorrà un po’ di tempo ma ne siamo consapevoli ma allo stesso tempo motivati dal fatto che raggiungeremo tutti gli obbiettivi prefissati accompagnati dalla nostra grande passione per la nostra isola.

Qual è la canzone sarda che vi rappresenta e che cantate nei momenti di nostalgia? Veniamo da tutti gli angoli della Sardegna e non ci può essere solo una canzone, anche se “No potho reposare” e “Domo mea” sono forse le piu’carismatiche tra le tante molto belle. Una canzone che nonostante il contenuto triste mi dà la carica è “Nanneddu meu”. Ma anche i Kenze Neke, i pezzi più folcloristici e il rap sardo!

 

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2 commenti

  1. Lucia Cireddu

    Complimenti ragazzi

  2. La grande passione non basta….ho sempre detto e esperimentato quanto sia necessario collaborare con le altre associazioni e strutture locali, per ottenere unamaggiore diffusione e visibilita’.

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